Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I figli di portatori della mutazione C9ORF72 rischiano prima la demenza frontotemporale

La causa genetica più comune della demenza frontotemporale (FTD) e della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una mutazione nel gene C9orf72.


Ricercatori della VIB (Vlaams Instituut voor Biotechnologie) e della University of Antwerp, diretti dalla Prof.ssa Christine Van Broeckhoven, hanno dimostrato che, se un genitore che è portatore della mutazione la passa ai figli, essi ne saranno interessati in età più giovane (rispetto al genitore). Non ci sono indicazioni che la malattia progredisca più rapidamente. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale JAMA Neurology.


La Prof.ssa Christine Van Broeckhoven (VIB-UAntwerp) dice: "Questa ricerca si basa sui risultati precedenti del nostro team, che avevano dimostrato che la stessa mutazione C9orf72 porta sia FTD che SLA. Poiché questa mutazione è presente in un gruppo sostanziale di pazienti SLA e FTD, è importante estrarre più conoscenza possibile su questa mutazione e sul processo di malattia".

 

Malattie cerebrali associate alla neurodegenerazione

La demenza frontotemporale (FTD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono due malattie cerebrali associate alla neurodegenerazione, alla morte anormalmente rapida delle cellule cerebrali. Nella FTD, i lobi frontali e quelli temporali sono colpiti prima, causando cambiamenti nel comportamento e nella personalità del paziente, o problemi con il linguaggio. La perdita delle funzioni di memoria si verifica solo in seguito nel corso della malattia.


Dopo l'Alzheimer, la FTD è la forma più comune di demenza nei pazienti giovani. Una frazione dei pazienti di FTD mostra sintomi compatibili con la SLA, una malattia che interessa le cellule nervose del cervello, del midollo spinale e quelle che controllano i muscoli. Questo fa sì che i pazienti affetti da SLA perdano progressivamente la massa muscolare, con conseguente perdita di forza degli arti e problemi a parlare, a deglutire e a respirare. La SLA è più comune senza sintomi di FTD.

 

Un fattore ereditario comune

Ricerche precedenti del gruppo della Prof.ssa Van Broeckhoven avevano dimostrato un legame genetico tra FTD e SLA, in particolare una mutazione nel gene C9orf72 stesso.


Ancora la Prof. Christine Van Broeckhoven: "La mutazione C9orf72 è la mutazione più frequente in FTD e SLA. Nella popolazione belga, il 37% dei pazienti con SLA e il 25% dei pazienti con FTD può essere spiegato dalla presenza di questa mutazione, che è presente nell'88% dei pazienti con FTD più SLA". Questi risultati risalenti al 2012 sono stati pubblicati su The Lancet Neurology (Gijselinck et al.).


La mutazione C9orf72 consiste in una ripetizione della sequenza breve GGGGCC del DNA, che può espandersi nei pazienti fino a diverse migliaia di ripetizioni. Non è ancora noto il motivo per cui alcuni pazienti contraggono la FTD e altri la SLA.

 

La lunghezza della ripetizione C9orf72 è determinante per l'età di insorgenza della malattia

L'età di apparizione iniziale dei sintomi della malattia varia da 29 a 82 anni, anche nei pazienti appartenenti alla stessa famiglia. Fino a poco tempo fa, non c'era alcuna spiegazione di questa variabilità. I ricercatori del VIB-UAntwerp hanno dimostrato nel 2016 che l'età di insorgenza è determinata dal numero di ripetizioni GGGGCC: più sono le ripetizioni, prima insorge.


Nelle famiglie con C9ORF72, in cui il genitore affetto aveva una età di insorgenza tarda e i suoi figli affetti avevano un'età di insorgenza più precoce, i ricercatori hanno fornito prove che la ripetizione GGGGCC nel gene C9orf72 passa da una breve sequenza (meno di 200) a una lunga (più di mille) (Psychiatry Gijselinck et al. Molecular 2016).


La Dott.ssa Sara Van Mossevelde (VIB-UAntwerp) dice: "In un nuovo studio clinico su 36 famiglie C9ORF72, abbiamo analizzato l'età di insorgenza dei pazienti di 2 o 4 generazioni. Abbiamo scoperto che c'era una differenza significativa nell'età di insorgenza tra le generazioni successive. Nella maggior parte delle famiglie, i bambini sono colpiti dalla malattia in età più giovane, ma non ci sono indicazioni che la malattia stia progredendo più rapidamente. Abbiamo anche trovato che nelle famiglie con pazienti sia di FTD che di SLA, se il genitore aveva la FTD, il figlio aveva più probabilità di avere la FTD, e un principio simile vale per la SLA".

 

 

 


FonteVIB - Flanders Interuniversity Institute for Biotechnolog (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari

Riferimenti: Sara Van Mossevelde, Julie van der Zee, Ilse Gijselinck, Kristel Sleegers, Jan De Bleecker, Anne Sieben, Rik Vandenberghe, Tim Van Langenhove, Jonathan Baets, Olivier Deryck, Patrick Santens, Adrian Ivanoiu, Christiana Willems, Veerle Bäumer, Marleen Van den Broeck, Karin Peeters, Maria Mattheijssens, Peter De Jonghe, Patrick Cras, Jean-Jacques Martin, Marc Cruts, Peter P. De Deyn, Sebastiaan Engelborghs, Christine Van Broeckhoven. Clinical Evidence of Disease Anticipation in Families Segregating a C9orf72 Repeat Expansion. JAMA Neurology, 2017; DOI: 10.1001/jamaneurol.2016.4847

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.