Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le cellule immunitarie del cervello iniziano un'attività anomala anni prima dei sintomi di AD



Sappiamo poco sul ruolo del sistema immunitario del cervello nell'Alzheimer.


I ricercatori del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative (DZNE) e dell'ospedale della Ludwig-Maximilians-Universität (LMU) di Monaco di Baviera hanno ora trovato che esiste una risposta immunitaria precoce nei soggetti con una predisposizione genetica alla malattia: il loro cervello mostra reazioni immunitarie anormale fino a 7 anni prima della comparsa della demenza.


Questi risultati dimostrano che nei casi di Alzheimer, i processi infiammatori nel cervello evolvono dinamicamente e sono precursori della demenza.


Queste risposte immunitarie possono essere rilevate mediante una proteina nel liquido cerebrospinale, offrendo ai medici la possibilità di tracciare la progressione della malattia. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.


Gli scienziati guidati dal Prof. Christian Haass e dal Prof. Michael Ewers sono riusciti a rilevare una crescente attività immunitaria nel cervello misurando i livelli della proteina TREM2 nel liquido cerebrospinale. La TREM2 è segregata dalle cellule immunitarie del cervello chiamate microglia, delle quali rispecchia quindi l'attività.


Nei casi della forma ereditaria dell'Alzheimer, i tempi dell'insorgenza della demenza possono essere previsti con precisione. I ricercatori sono riusciti quindi a monitorare l'ascesa dei livelli di TREM2 vari anni prima della comparsa prevista dei sintomi di demenza.


"L'attività delle microglia è stimolata dalle cellule del cervello morenti, non dai depositi di proteine ​​amiloidi, chiamate placche, che sono pure presenti nell'Alzheimer", osserva Haass. "Le microglia possono avere una funzione protettiva, che viene però sospesa dal progredire della malattia. Stiamo quindi cercando farmaci per aumentare l'attività delle microglia".


A questo studio hanno partecipato 127 individui con una predisposizione genetica all'Alzheimer, con un'età media di 40 anni, e nella stragrande maggioranza senza sintomi di demenza o solo con disturbi cognitivi lievi. Lo studio è stato condotto nell'ambito del cosiddetto progetto DIAN (Dominantly Inherited Alzheimer Network), una rete mondiale per la ricerca sulla forma ereditaria dell'Alzheimer.


Secondo Ewers, "ci sono molte somiglianze tra la forma ereditaria della malattia e la sua cosiddetta variante sporadica, che è molto più comune. I livelli di TREM2 potrebbero quindi essere un biomarcatore usato per tracciare l'attività immunitaria mentre il morbo progredisce, indipendentemente dal fatto che la malattia sia genetica o no. La TREM2 può anche servire come marcatore terapeutico per monitorare la risposta ai farmaci. Esamineremo questi aspetti nel futuro".

 

 

 


Fonte: DZNE - German Center for Neurodegenerative Diseases (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M. Suarez-Calvet, M. A. Araque Caballero, G. Kleinberger, R. J. Bateman, A. M. Fagan, J. C. Morris, J. Levin, A. Danek, M. Ewers, C. Haass. Early changes in CSF sTREM2 in dominantly inherited Alzheimers disease occur after amyloid deposition and neuronal injury. Science Translational Medicine, 2016; 8 (369): 369ra178 DOI: 10.1126/scitranslmed.aag1767

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)