Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'agopuntura potrebbe, forse, fermare la perdita di memoria che precede la demenza



Una nuova revisione di altri studi suggerisce che l'agopuntura può aiutare a migliorare la perdita di memoria che precede lo sviluppo della demenza.


Dei ricercatori in Cina hanno messo insieme dati provenienti da cinque studi che avevano coinvolto più di 500 persone e hanno scoperto che l'antica medicina alternativa ha migliorato del 10 per cento i punteggi dei test mentali.


Studi precedenti avevano collegato punteggi più bassi dei test a una insorgenza precoce della demenza, per cui migliorare la capacità mentale potrebbe allontanare le malattie neurodegenerative.


Tuttavia gli scienziati ammettono che i risultati potrebbero essere causati da un effetto placebo, in quanto è impossibile effettuare test di agopuntura senza che il partecipante sia consapevole di ricevere un trattamento.


"Anche se negli ultimi anni l'agopuntura è stata usata clinicamente nella gestione del deterioramento cognitivo lieve, non è stata effettuata alcuna revisione sistematica o meta-analisi per valutare l'efficacia dell'agopuntura appositamente per questa condizione", ha detto l'autore Dr Wang Xu Feng, dell'Università Wuhan di Hubei in Cina. "Nel complesso, la nostra meta-analisi suggerisce che l'agopuntura è una terapia utile per migliorare la funzione cognitiva. Ma questi risultati, apparentemente positivi, devono essere interpretati con cautela".


Il lieve deterioramento cognitivo (Mild Cognitive Impairment - MCI) è lo stato di transizione tra l'invecchiamento normale e la demenza, in cui la persona che ne è affetta presenta di solito un sottile deterioramento della capacità di memoria oltre a quanto è logico per la sua età. Intorno al 5-10 per cento dei casi di MCI diventano demenza ogni anno.


Il numero di partecipanti in ogni studio variava da 26 a 94, e il trattamento di agopuntura è stato fornito da tre a cinque volte alla settimana per 8 settimane in quattro studi, e per 3 mesi in uno.


L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato che coloro che avevano beneficiato dell'agopuntura sono andati meglio di quelli a cui era stato dato solo il farmaco nimodipina. E hanno ottenuto punteggi migliori su due dei principali test usati per valutare MCI e demenza: il Mini Mental State Exam (MMSE) e il test di riconoscimento immagine.


Comunque tre delle prove hanno riferito effetti collaterali che comprendevano lo svenimento durante il trattamento e sanguinamento lento sui siti degli aghi.


I ricercatori dicono che servono esperimenti più grandi per trarre una qualsiasi conclusione definitiva sull'efficacia e la sicurezza dell'agopuntura nel trattamento dell'MCI. Hanno anche detto che non potevano escludere un effetto placebo.


E degli esperti britannici hanno avvertito che è troppo presto per dire se l'agopuntura può aiutare a prevenire il deterioramento cognitivo lieve. La Dott.ssa Elizabeth Coulthard, esperta di Neurologia nella demenza, dell'Università di Bristol, ha dichiarato:

"Sarebbe estremamente difficile effettuare uno studio in cieco dell'agopuntura; il paziente e il ricercatore sanno entrambi se l'agopuntura è stata fatta. Quindi questo lavoro è del tutto soggetto all'effetto placebo.

"Ogni beneficio per le persone con MCI potrebbe essere correlato alla riduzione dello stress, piuttosto che a un vero e proprio effetto sui cambiamenti correlati alla demenza nel cervello".


La ricerca è stata pubblicata su Acupuncture in Medicine, rivista di BMJ.

 

 

 


Fonte: Sarah Knapton in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Min Deng, Xu-Feng Wang. Acupuncture for amnestic mild cognitive impairment: a meta-analysis of randomised controlled trials. Acupunct Med doi:10.1136/acupmed-2015-010989

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.