I ricercatori del Health Science Center dela University of Texas a San Antonio hanno identificato la seconda molecola del duo tossico dell'Alzheimer.
Come due ragazzi indisciplinati che hanno bisogno di essere divisa in classe, una coppia di molecole proteiche lavora insieme per accelerare gli eventi tossici nell'Alzheimer.
Ma la nuova scoperta potrebbe portare a farmaci che ostacolano l'interazione, e quindi bloccano o rallentano l'insorgenza o la progressione dell'Alzheimer, una malattia cerebrale progressiva caratterizzata da alterazioni delle cellule nervose e da perdita completa finale del funzionamento cognitivo - pensiero, memoria e ragione. Molti malati di Alzheimer hanno lesioni cerebrali chiamate placche amiloidi, che consistono in frammenti di proteina chiamata beta-amiloide, piccoli aggregati considerati cruciali per la degenerazione delle cellule cerebrali nella malattia.
La nuova scoperta riguarda un frammento di beta-amiloide chiamato AICD. Gli scienziati sanno che l'AICD controlla l'espressione dei geni che contribuiscono all'Alzheimer, ma come lo fa non era chiaro fino ad ora.
"Abbiamo scoperto una molecola proteica che comunica con l'AICD per attivare i geni bersaglio", ha dichiarato Thomas G. Boyer, professore di medicina molecolare presso l'Health Science Center. "Speriamo di sfruttare questa conoscenza per identificare composti o farmaci che possono interferire con questi segnali, portando ad un trattamento innovativo ed efficace per questa malattia", ha aggiunto.
Sebbene diversi farmaci possono rallentare temporaneamente il peggioramento dei sintomi, nessuna cura è attualmente disponibile per rallentare o arrestare la degenerazione delle cellule nervose che è alla radice della malattia.
Pubblicato su SciFy News.com il 4 febbraio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.