Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli estrogeni possono proteggere contro l'Alzheimer?

Un articolo autorevole nella rivista Progress in Neurobiology fornisce una delle prime recensioni complete di come gli estrogeni sono potenzialmente in grado di proteggere contro l'Alzheimer e altri disturbi neurologici.

L'articolo dell'autore senior Lydia DonCarlos, PhD e colleghi, ci dà in dettaglio come gli estrogeni "diminuiscono il rischio e ritardano l'insorgenza e la progressione dell'Alzheimer e la schizofrenia, e possono anche migliorare il recupero dalle lesioni neurologiche traumatiche come l'ictus".

L'articolo ha recentemente raggiunto il traguardo delle 500 citazioni in articoli scientifici, libri, tesi, estratti, ecc., secondo un conteggio da Google Scholar, mentre un altro indice di citazione, Thomson Reuters' Web of Science, ha contato 471 citazioni. In confronto, il numero medio di citazioni per altri articoli sulla neuroscienza e sul comportamento pubblicati nello stesso anno è di 34,5.

L'articolo della DonCarlos "Neuroprotezione attraverso l'Estradiolo" (un tipo di estrogeno) è stato pubblicato nel gennaio 2001. "Dopo la pubblicazione, ulteriori dati del Women's Health Initiative e altri studi hanno raffinato la comprensione degli scienziati sui benefici e sui rischi dell'esposizione agli estrogeni", ha detto DonCarlos, neuroendocrinologa alla Loyola University Health System, con all'attivo articoli successivi di riesame su estrogeni e cervello.

L'estrogeno può proteggere contro la demenza e altri disturbi neurologici, diminuendo le risposte infiammatorie e rafforzando la capacità delle cellule di sopravvivere ai danni. "E' un modo naturale per il cervello per difendersi, dal momento che il cervello produce normalmente estrodial neuroprotettivi in risposta al danno", ha detto DonCarlos.

Ma ci sono anche dei rischi. Il Women's Health Initiative ha scoperto che l'estrogeno in combinazione con la progestina aumenta il rischio per le donne di malattia cardiache, coaguli di sangue, ictus e cancro al seno.

La DonCarlos e altri ricercatori stanno studiando gli agenti chiamati modulatori selettivi del recettore dell'estrogeno (SERM) che potenzialmente potrebbero fornire i benefici degli estrogeni senza i rischi. Uno di tali agenti è il tamoxifen, che riduce il rischio di cancro al seno, bloccando i recettori degli estrogeni nel seno. Nelle ossa, il tamoxifene ha l'effetto opposto, agendo come estrogeno. "Questo ha l'effetto benefico di ridurre il rischio di osteoporosi", ha detto DonCarlos. "Siamo alla ricerca di altri SERM che potenzialmente potrebbero aiutare a proteggere il cervello, senza aumentare il rischio di cancro al seno o di altri effetti negativi".

La maggior parte degli studi suggeriscono che gli estrogeni hanno effetti benefici sulla funzione cognitiva, DonCarlos ha aggiunto. "Ma abbiamo ancora molta ricerca da fare prima di raccomandare l'uso degli estrogeni nella pratica clinica per questo scopo."

 


Lydia DonCarlos è professore presso il Dipartimento di Fisiologia cellulare e molecolare al Chicago Stritch School of Medicine della Loyola University. I co-autori del documento 2001 sono Luis Miguel Garcia-Segura (primo autore), un professore all'Istituto Cajal di Madrid ed ex presidente della Società Spagnola di Neuroscienze e Iñigo Azcoitia, professore associato di biologia presso l'Universidad Complutense di Madrid.

Fonte: Loyola University Health System

Iinformazioni sul farmaco Estradiolo sistema transdermico.

Letto su Medical News Today [diritti riservati] il 27 gennaio 2011

Liberatoria: questo articolo non propone indicazioni terapeutiche o dietologiche; per qualsiasi modifica della propria cura o dieta rivolgersi a un medico o altro professionista.

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.