Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I 5 fattori di stile di vita che tagliano il rischio di demenza

L'esercizio fisico e la dieta aiutano a diminuire il rischio di  Alzheimer e le attività salutari possono tagliare la minaccia di demenza del 36%.


Lo stile di vita è responsabile, fino al 76%, delle variazioni del cervello che invecchia, secondo Age UK, e i cambiamenti cruciali dello stile di vita hanno il potenziale di ridurre il rischio di sviluppare la demenza di ben il 36%.


Cinque sono le azioni che le persone possono fare per mantenere la salute del cervello (regolare esercizio fisico, dieta mediterranea, non fumare, bere con moderazione e prevenire il diabete), secondo una revisione delle evidenze effettuata dall'organizzazione no-profit.


L'esercizio fisico (come quello aerobico, di resistenza o le attività di equilibrio) è risultato il modo più efficace per scongiurare il declino cognitivo nelle persone anziane sane e per ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer. Gli studi suggeriscono che il beneficio deriva da 3/5 sessioni di esercizio alla settimana da 30 minuti ad 1 ora l'una.


Ci sono molti più nuovi casi di Alzheimer tra i fumatori regolari, rispetto ai casi di persone che non hanno mai fumato, secondo la ricerca.


La revisione conferma anche la considerazione che bere molto, in modo pesante, si collega alla demenza, con conseguente perdita di tessuto cerebrale, soprattutto in alcune parti del cervello responsabili della memoria e dell'elaborazione, e dell'interpretazione delle informazioni visive. Livelli moderati di consumo di alcol, invece, si sono rivelati protettivi del tessuto cerebrale, aumentando il colesterolo «buono» e abbassando quello «cattivo».


Uno grande studio britannico, fatto per più di 30 anni, ha scoperto che gli uomini da 45 a 59 anni che aderiscono a 4 o 5 dei fattori di stile di vita identificati, hanno un rischio più basso del 36% di sviluppare il declino cognitivo e un rischio inferiore del 36% di sviluppare demenza rispetto a quelli che non lo fanno.


Caroline Abrahams, direttrice di Age UK, ha detto: "Anche se non c'è ancora una cura o un modo per invertire la demenza, queste evidenze dimostrano che ci sono dei modi semplici ed efficaci per ridurre il rischio di svilupparla fin dall'inizio. Di più, i cambiamenti che dobbiamo fare per mantenere sano il nostro cervello hanno già dimostrato di fare bene al cuore e alla salute generale, quindi è puro buon senso cercare di implementarli nella nostra vita. Prima si inizia, migliore è la nostra possibilità di avere una vita sana più tardi".


La demenza è un insieme di comportamenti o "sintomi" che suggeriscono difficoltà con la funzione cognitiva. I sintomi più comuni includono perdita di memoria, confusione, cambiamenti di umore e personalità, problemi a pianificare e ad eseguire le attività nel giusto ordine. La demenza è diagnosticata quando questi problemi impediscono alla persona interessata di far fronte alle attività quotidiane, quando vive in modo indipendente senza assistenza.


Ci sono più di 100 tipi e molte cause della demenza. L'Alzheimer ad insorgenza tardiva, la malattia diagnosticata dai 65 anni in poi, è la forma più comune, rappresentando circa i due terzi dei casi di demenza. La demenza vascolare è il secondo tipo più diffuso. L'Alzheimer ad esordio precoce, che si ritiene rappresenti meno di un caso su 1.000, è di solito diagnosticato prima dei 60/65 anni, e sono state identificate delle cause genetiche dell'Alzheimer familiare, che indicano che con un genitore con la malattia si ha di solito una probabilità del 50% di ereditarla.

 

 

 

 

 


Fonte:  Caroline Davies in The Guardian  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)