Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Disturbi del sonno legati ad amiloide nelle aree cerebrali colpite dall'Alzheimer

I partecipanti anziani sani alla ricerca che hanno riferito di essere più assonnati e meno riposati hanno livelli più elevati di deposizione di amiloide nelle aree del cervello colpite dall'Alzheimer, secondo un rapporto presentato ieri al meeting annuale dell'American College of Neuropsychopharmacology a Phoenix in Arizona.


Se i disturbi del sonno fossero la causa dell'accumulo di amiloide, potrebbe essere un primo obiettivo di intervento per prevenire la progressione dei deficit cognitivi in età avanzata.


Numerosi studi hanno dimostrato l'importanza del sonno e l'effetto che la sua privazione può avere sul nostro cervello. L'apnea del sonno è associata a disfunzioni cognitive nel corso della vita e sia l'apnea non curata che i disturbi del sonno sono associati ad un aumento della disfunzione cognitiva nei pazienti con Alzheimer.


Valutare i cambiamenti fisici nel cervello e come essi sono legati alla qualità del sonno può aiutare a determinare la misura in cui il sonno può fornire una finestra sul funzionamento del cervello e sulle sue patologie.


Con l'aiuto della tomografia ad emissione di positroni (PET), abbinata ad un tracciante che visualizza i depositi di amiloide (una proteina elevata nel cervello dei pazienti con Alzheimer), Ruth Benca ed i suoi colleghi dell'Università del Wisconsin di Madison hanno studiato il rapporto tra la qualità del sonno e i livelli cerebrali di amiloide in un gruppo di 98 volontari cognitivamente sani, da 50 a 73 anni di età.


I soggetti, iscritti al Wisconsin Registry for Alzheimer's Prevention, hanno compilato questionari sul loro sonno e sui problemi connessi. Coloro che hanno riferito una maggiore sonnolenza hanno anche dimostrato di avere un maggiore accumulo di amiloide nelle aree della corteccia cerebrale che sono pesantemente colpite dall'Alzheimer: l'area orbitale mediale frontale e quella sopramarginale. Una quantità più alta di amiloide in queste regioni è stata anche legata ad un sonno meno riposante e a più problemi di sonno.


Anche se è allettante ipotizzare che il legame tra disturbi del sonno e la deposizione di amiloide nel cervello possa aiutarci ad identificare un marcatore precoce modificabile dell'Alzheimer, è troppo presto per trarre questa conclusione.


"Abbiamo ancora bisogno di stabilire se i disturbi del sonno promuovono la deposizione di amiloide nel cervello, o se il processo neurodegenerativo produce i disturbi del sonno", ha commentato il dottor Benca. E' necessario ulteriore lavoro per rispondere a questa domanda e per determinare se gli interventi che migliorano il sonno possono impedire i cambiamenti cerebrali che portano all'Alzheimer.

 

********
Questa ricerca è stata finanziata dai National Institutes of Health: National Institute on Aging, National Institute of General Medical Sciences, e dal Clinical and Translational Science Award Program.

 

 

 

 

 


Fonte: American College of Neuropsychopharmacology via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.