Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La depressione è una forma di adattamento?

Un gruppo di ricercatori che studiano le radici della depressione ha sviluppato un test per misurare il pensiero analitico e la ruminazione, che sono caratteristiche della depressione, portandoli più vicino all'idea che la depressione può effettivamente essere un adattamento che serve ad aiutare le persone ad affrontare problemi complessi come le malattie croniche o la rottura del matrimonio.


I ricercatori della McMaster University e del Centro Dipendenze e Salute Mentale hanno dimostrato una connessione significativa tra le risposte al loro questionario da 20 domande e la ruminazione analitica, un tipo di pensiero resistente alla distrazione che è caratteristico della depressione clinica e sub-clinica.


"La depressione è da molto tempo vista solo come un problema", dice Paul Andrews, assistente professore di Psicologia, Neuroscienze e Comportamento alla McMaster. "Ci stiamo chiedendo se possa effettivamente essere un adattamento naturale che il cervello usa per affrontare certi problemi. Abbiamo ora più evidenze che la depressione può essere un adattamento necessario e utile per affrontare questioni importanti e complesse che sfidano la facile comprensione".


I ricercatori sottolineano che la depressione clinica rimane un problema serio di salute mentale, e che capirne i meccanismi di base in gioco può portare ad un trattamento più efficace. Non c'è attualmente consenso sulla patologia di base dei disturbi depressivi, ed i sintomi utilizzati per la diagnosi compongono uno spettro che varia da lievi a gravi.


I ricercatori hanno somministrato il test a circa 600 soggetti e lo studio appare nella rivista PLoS ONE. Il test ha rivelato che i soggetti stavano sperimentando una ruminazione analitica a diversi livelli di intensità, e ha trovato una relazione tra questi risultati e i soggetti che stavano vivendo sintomi depressivi.


La ricerca suggerisce che la depressione può essere una condizione naturale in cui la mente si concentra involontariamente su una questione complessa al punto da allocare risorse per analizzare il problema del momento, diminuendo la concentrazione su altri aspetti della vita, dando forse origine ad alimentazione, sonno e interazione sociale perturbate, che sono associate con la depressione.

Può essere rilevante perché:

La depressione è fattore di rischio per l'Alzheimer.


Essere in grado di misurare la ruminazione analitica è un passo verso lo sviluppo di modi nuovi, e forse più produttivi, per ridurre gli effetti nocivi della depressione, dicono i ricercatori.


"Abbiamo una serie di elementi che medici e ricercatori possono usare per capire come stanno pensando le persone affette da depressione", dice Skye Barbic, ricercatore post-dottorato del Centre for Addiction and Mental Health. "Sulla base delle risposte alle nostre domande, siamo in grado di delineare livelli adeguati di cura e supporto. Questa serie di domande può anche informare discussioni completamente diverse tra il medico e il paziente. Invece di considerare la malattia come un «male», i medici potrebbero essere in grado di aiutare i pazienti a usare informazioni sugli scopi potenzialmente adattativi del loro pensiero e come questo può essere usato come punto di forza per andare avanti nella vita".


"Quando si lavora con molte persone che soffrono di malattie croniche, la depressione è spesso il fattore limitante per il recupero e il raggiungimento degli obiettivi", dice Zachary Durisko, anch'egli borsista post-dottorato al CAMH. "Il test ha il potenziale di dirci rapidamente quando le persone stanno lottando per identificare i loro problemi, stanno cercando di fissare degli obiettivi, o cercando di andare avanti nella loro vita. Noi ipotizziamo che siano richiesti livelli di supporto e di cura molto diversi nel corso di questi diversi stadi del pensiero".

 

 

 

 

 


Fonte: McMaster University via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Skye P. Barbic, Zachary Durisko, Paul W. Andrews. Measuring the Bright Side of Being Blue: A New Tool for Assessing Analytical Rumination in Depression. PLoS ONE, 2014; 9 (11): e112077 DOI: 10.1371/journal.pone.0112077

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)