Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Disuguaglianze di genere nella sanità: le donne sentono di ammalarsi di più

Un nuovo studio del progetto europeo SOPHIE ha valutato la relazione tra il tipo di politiche familiari e le disuguaglianze di genere nella sanità in Europa.


I risultati dimostrano che i paesi che hanno politiche tradizionali per la famiglia (Europa centrale e meridionale) e i paesi con politiche contraddittorie (Europa Orientale), presentano le maggiori disuguaglianze nella salute auto-percepita: le donne di questi paesi hanno riferito di percepire una salute peggiore degli uomini.


Le disuguaglianze sanitarie sono particolarmente notevoli nei paesi dell'Europa meridionale, dove le donne hanno un rischio maggiore del 27% di avere problemi di salute rispetto agli uomini.


Gli autori di questo studio, pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine, hanno analizzato i dati provenienti da 26 paesi europei, estratti dall'European Social Survey 2010. L'indagine ha raccolto i dati di 28.655 donne e 23.782 uomini che hanno risposto alla domanda «Come va la tua salute in generale? Diresti che è molto buona, buona, giusta, cattiva o molto cattiva?», che dà una misura dello stato di salute auto-percepita. Studi precedenti avevano dimostrato che questa domanda riflette lo stato generale di salute, ed è stata associata, ad esempio, alle malattie croniche e alla morte.


I paesi analizzati sono stati classificati in cinque categorie, in base al loro modello di politica familiare, che influenza la situazione delle donne rispetto al lavoro retribuito e non retribuito.

  • Il modello a doppio reddito (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia) incoraggia la partecipazione continua delle donne alla forza lavoro e cerca di ridistribuire il lavoro di assistenza all'interno della famiglia.
  • Il modello di politiche tradizionali per la famiglia presume che le donne abbiano la responsabilità primaria della cura a casa, con sfumature diverse nei paesi centrali (Belgio, Germania, Francia e Paesi Bassi) e meridionali (Cipro, Spagna, Grecia e Portogallo [e presumibilmente Italia, anche se non ha fatto parte della ricerca]).
  • Il modello orientato al mercato (Svizzera, Regno Unito e Irlanda) è caratterizzato da un forte capofamiglia maschile in cui il mercato è l'istituzione principale che disciplina l'accesso degli individui e delle famiglie alle risorse.
  • Infine, il modello contraddittorio (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Croazia, Ungheria, Lituania, Polonia, Russia, Slovenia, Slovacchia e Ucraina) conserva una divisione altamente sessuata del lavoro, ma supporta anche la famiglia a doppio reddito.


I risultati ottenuti mostrano che esistono disparità di genere nella sanità dei paesi con politiche familiari tradizionali e contraddittorie, meno orientati alla parità di genere e che assumono che le donne sono per lo più responsabili del lavoro domestico e della cura della famiglia. Le donne hanno una probabilità più alta del 27% di avere problemi di salute nei paesi del Sud tradizionali, del 13% nei paesi dell'Europa centrale tradizionale e dell'8% nei paesi contraddittori. Sulla sponda opposta possiamo trovare i paesi a doppio reddito e quelli orientati al mercato, dove la differenza di "cattiva salute" cade a un insignificante 5 e 4%, rispettivamente.


Secondo l'autore principale dello studio, Laia Palencia: "I paesi dell'Europa meridionale hanno sviluppato un modello di solidarietà familiare dove le donne hanno un ruolo principale come caregiver e un ruolo secondario nel mercato del lavoro, mentre la fornitura di servizi e il sostegno finanziario del governo sono limitati". All'estremo opposto ci sono i paesi nordici, dove secondo la Palencia "c'è un coinvolgimento maggiore dello stato nella cura dei bambini, degli anziani e dei dipendenti attraverso i servizi pubblici, il che significa che le donne hanno meno carico familiare e un impegno di lavoro superiore".


Il team di ricerca indica che "l'attuazione di politiche che promuovano la parità tra donne e uomini, comprese le politiche di assistenza familiare, la promozione dell'accesso al mercato del lavoro o della rappresentanza politica delle donne, può avere un effetto nel ridurre le disuguaglianze di genere nella sanità".


Precedenti studi avevano dimostrato che la salute dipende principalmente dalla condizioni di vita e di lavoro. Inoltre è stato ampiamente riportato che le donne tendono ad avere una salute auto-percepita più scadente, pur avendo una aspettativa di vita più lunga.

 

 

 

 

 


Fonte:  HorizonHealth via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Laia Palència, Davide Malmusi, Deborah De Moortel, Lucía Artazcoz, Mona Backhans, Christophe Vanroelen, Carme Borrell. The influence of gender equality policies on gender inequalities in health in Europe. Social Science & Medicine, 2014; 117: 25 DOI: 10.1016/j.socscimed.2014.07.018

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.