Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Buon cibo, sonno ed esercizio mitigano l'impatto dello stress sull'invecchiamento

Un nuovo studio della University of California di San Francisco dimostra per la prima volta che, anche se l'impatto dei fattori di stress della vita si accumulano nel tempo e accelerano l'invecchiamento cellulare, questi effetti negativi possono essere ridotti mantenendo una dieta sana, esercizio fisico e buon sonno.


"I partecipanti allo studio che hanno fatto esercizio, dormito bene e mangiato bene, hanno un minore accorciamento dei telomeri rispetto a quelli che non avevano tenuto stili di vita sani, anche a livelli simili di stress", ha detto l'autore principale Eli Puterman, PhD, professore assistente nel dipartimento di psichiatria della UCSF. "E' molto importante promuovere una vita sana, soprattutto nelle circostanze delle esperienze tipiche dei fattori di stress della vita come la morte, il caregiving e la perdita del posto di lavoro".


Il documento sarà pubblicato in Molecular Psychiatry, una rivista scientifica peer-reviewed [=a controllo dei pari] del Nature Publishing Group.


I telomeri sono i cappucci di protezione alle estremità dei cromosomi, che influenzano la velocità di invecchiamento delle cellule. Essi sono combinazioni di DNA e proteine ​​che proteggono le estremità dei cromosomi e li aiutano a rimanere stabili. Man mano che diventano più corti, e la loro integrità strutturale si indebolisce, le cellule invecchiano e muoiono più velocemente. I telomeri si accorciano anche con l'età.


Nello studio, i ricercatori hanno esaminato tre comportamenti salutari (attività fisica, dieta e qualità del sonno), per un anno, di 239 donne non-fumatrici in post-menopausa. Le donne hanno fornito campioni di sangue all'inizio e alla fine dell'anno per misurare i telomeri e hanno informato sugli eventi stressanti che si erano verificati durante quei 12 mesi.


Nelle donne con livelli minori di comportamenti sani, c'è stato un calo significativamente maggiore della lunghezza dei telomeri nelle cellule immunitarie, per ogni importante fattore di stress della vita che si è verificato durante l'anno. Invece le donne che hanno mantenuto uno stile di vita attivo, dieta sana e buona qualità del sonno sono apparse più protette quand'erano esposte allo stress; l'accumulo dei fattori di stress della vita non sembrano portare ad una maggiore riduzione [dei telomeri].


"Questo è il primo studio che supporta l'idea, almeno osservazionale, che gli eventi stressanti possono accelerare l'invecchiamento delle cellule immunitarie negli adulti, anche nel breve periodo di un anno. Di interessante, però, c'è che questi risultati suggeriscono anche che mantenersi attivi, e mangiare e dormire bene durante i periodi di forte stress è particolarmente importante per attenuare l'invecchiamento accelerato delle nostre cellule immunitarie", ha detto Puterman.


Negli ultimi anni, telomeri più corti sono stati associati ad una vasta gamma di malattie legate all'invecchiamento, incluso l'ictus, la demenza vascolare, le malattie cardiovascolari, l'obesità, il diabete, l'osteoporosi, e molte forme di cancro.


La ricerca sui telomeri, e l'enzima che li produce (telomerasi), è partita da tre americani, tra cui il biologo molecolare dell'UCSF e co-autore Elizabeth Blackburn, PhD, che ha contribuito a scoprire l'enzima telomerasi nel 1985. Gli scienziati hanno ricevuto il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 2009 per il loro lavoro. "Questi nuovi risultati sono entusiasmanti seppure osservazionali a questo punto. Essi forniscono la spinta per andare avanti con interventi di modifica dello stile di vita per coloro che subiscono molto stress, per verificare se il logorio dei telomeri può veramente essere rallentato", ha detto la Blackburn.

 

*******
Hanno collaborato l'autore senior Elissa Epel, PhD, del reparto di psichiatria, Jue Lin, PhD, del Dipartimento di Biochimica e Biofisica, entrambe della UCSF e Jeffrey Krauss, MD, della Divisione di Medicina Fisica e Riabilitazione alla Stanford University. Lin, Epel e Blackburn sono co-fondatrici della Telome Health Inc., una società di diagnostica per la valutazione della biologia dei telomeri. Lo studio è stato finanziato dalla Baumann Foundation e dalla Barney & Barbro Foundation. Puterman è supportato dal National Heart, Lung and Blood Institute dei National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


Fonte:   Juliana Bunim in  University of California, San Francisco (UCSF)(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  E Puterman, J Lin, J Krauss, E H Blackburn, E S Epel. Determinants of telomere attrition over 1 year in healthy older women: stress and health behaviors matter. Molecular Psychiatry, 2014; DOI: 10.1038/mp.2014.70

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)