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Dieci consigli in mezza età per evitare una brutta vecchiaia

"Più invecchio, più diffido del detto familiare che l'età porta saggezza". (Henry Louis Menken)

Forse l'età non porta saggezza, ma non è solo questo. Forse l'età porta anche tanti altri forti strazi che distorcono la saggezza.


Io sono vecchio, ma non ancora così tanto vecchio. Ho appena compiuto 58 anni. Sin da quando avevo 30 anni ho tenuto d'occhio i modelli di ruolo dell'invecchiamento, gli anziani che vorrei emulare, e quelli che non mi piacerebbe diventare.


Cerco di capire cosa, oltre a buoni geni e buona fortuna, fa la differenza tra essere buona o cattiva compagnia da vecchi. Qui sotto elenco le mie regole, le lezioni con le quali sto cercando di vivere per evitare di diventare il tipo sbagliato di anziano.


Io non sono l'autorità, ma allora non lo sono necessariamente nemmeno gli anziani. Qualsiasi sia il ceto sociale, le persone di successo sono raramente esperte su ciò che le rende di successo, e molti pensano di essere di successo quando non lo sono. Le 10 regole seguenti sono solo ipotesi ottimali dell'aspirante anziano per compensare l'accumulo naturale di strazi che allontanano gli anziani dalla saggezza.

  1. Non vivere secondo il tuo passato: Noi intuiamo che la vita buona è quella che ci rende orgogliosi del nostro passato e che la vita cattiva sia quella che ci fa guardare indietro con rimpianto. Viviamo per una scena gloriosa sul letto di morte e per un funerale sincero e ben frequentato. Vivere per il passato è come lavorare come un cane tutti gli anni di buona salute, per poter godere di noi stessi quando siamo troppo decrepiti per divertirci. Non preoccuparti per la fine del gioco. Spesso è disordine. Inoltre, i vecchi non sono notoriamente bravi a ricordare con precisione, il che significa che se sei un anziano allegro, sarai in grado di fare una autobiografia immaginaria positiva e se sei un anziano irritabile, sarai in grado di fare una autobiografia romanzata di un passato triste. Vivi invece con i piedi per terra allegramente in vecchiaia. La tua autobiografia eroica nell'immaginazione fluirà naturalmente dal tuo stato d'animo allegro e riconoscente.
  2. Anticipare le aspettative calanti: In qualche modo tra oggi e i 90 anni, dovrai ridurre le tue aspettative al punto che fare i tuoi bisogni sarà una giornata produttiva. Aspira, raggiungi, tieni alti, con tutti i mezzi le tue aspettative. Conta le benedizioni, il bicchiere mezzo pieno, e tendi ad ottenere di più, il tuo bicchiere sarà mezzo vuoto, ma sappi che alla fine ognuno avrà un bicchiere più piccolo, uno che sentirai di poter riepire di meno. Assapora la giornata al sole, e non aspettarti di conservarti nel modo in cui eri abituato.
  3. Potrai sovra- e sotto-stimare la velocità dell'invecchiamento: Tra gli 8 e i 30 anni la maggior parte di noi diventa adulto. Durante questa fase di crescita muoviamo gli obiettivi e come tali sono difficili da leggere con precisione. Gli adulti sovra- e sotto-stimano la maturità dei giovani, aspettandosi che facciano cose che non sono pronti a fare, e impediscono loro di fare le cose che sono più che pronti a fare. Questo fa impazzire i ragazzi, ma questo è quello che ottengono cambiando in modo così drammatico. Allo stesso modo, da qualche parte tra i 45 e i 90 anni la maggior parte di noi diventa di nuovo bambino. Durante questa fase di contrazione, muoviamo di nuovo gli obiettivi e tendiamo a sovra- e sotto-stimare la nostra velocità di invecchiamento. Ci farà impazzire, ma è quello che ottieniamo nel cambiare in modo così drammatico.
  4. Ricordi la crisi di mezza età? Ritornerà, con una vendetta: Si parla dell'orologio biologico di una donna. Bene, ora c'è anche un orologio sociologico e fa tic-tac per tutti noi, nel senso che è meglio che lasciamo il nostro marchio prima che sia troppo tardi. In qualche momento della mezza età, molti di noi si accorgono di quanto è piccolo il marchio che abbiamo prodotto. La crisi di mezza età porta qualche aggiustamento delle aspettative, ma se siamo abbastanza fortunati da avere molti più anni in salute, non sentiremo il tocco della campana. Basta anticiparlo in astratto. A 70 anni, la campana diventa reale. Aspettatela. Aspettati di essere insoddisfatto per quello che hai fatto. Soprattutto ora, dato il particolare periodo che stiamo vivendo. Il mondo non ha mai avuto così tanta gente libera di esprimersi, anticipando consensi, successo e riconoscimenti. In termini percentuale il numero di noi che produce un segno duraturo è là sotto, nella polvere decimale. La marea della cultura laverà via quasi tutti noi. I nostri nomi saranno dimenticati in poco tempo. Le nostre realizzazioni travolte in giorni. Pensa al momento, nel parcheggio, dopo il tuo funerale, quando molte persone diranno: "Bel funerale. Ora, dove andiamo a mangiare?". Cerca di fare del tuo meglio, ma anche di lasciar perdere.
  5. Saggezza non è far parte dell'associazione dei pensionati: A 50 anni ti mandano una tessera di adesione a un sindacato o associazione di pensionati. Ma non inviano una carta-saggezza. Tu non sei saggio solo perché sei vecchio, quindi fai attenzione a non diventare la tua maschera intelligente: la barba, i capelli grigi, le caratteristiche rocciose. Avrai voglia di essere intervistato, ma è più facile che le domande che sentirai siano carità, non curiosità. Il che non vuol dire rinunciare a cercare la saggezza. Cercala. Cerca una definizione di essa. Dedicati a diventare un intenditore di essa. Diventa saggio non auto-dichiarandoti saggio, ma attraverso lo studio e auto-minando le facili posture della saggezza. Non c'è un migliore uso dell'anzianità della ricerca della saggezza; non c'è peggiore abuso dell'anzianità della facile pretesa di averla trovata.
  6. Un futuro più breve significa ricevere meno dal cambiamento. Non scambiare la mancanza di motivazione per un impegno di principio al modo giusto di vivere: Si possono insegnare a un cane vecchio trucchi nuovi, ma perché preoccuparsi? Dopo tutto, quanti anni restano per metterli in risalto? Mentre gli anziani migliori e più brillanti coltivano nuove competenze il più a lungo possibile, ci sarà una tendenza all'indurimento delle intelligenze; gli anziani si fissano nei loro modi perché cambiare non li ripaga semplicemente del tempo e dello sforzo, dato il poco tempo che rimane per esibire le modifiche che hanno fatto. Questo va bene. Il giovane asseconda i vecchi testardi, perché intuisce che non vale la pena incoraggiarli a cambiare. Comunque, facciamo una gentilezza al giovane, non fingendo che la nostra intransigenza sia una posizione di principio. Ammettere che il ritorno non vale la pena, piuttosto che insistere che non si cambia perché siamo già giusti.
  7. I giovani non troveranno le vostre nuove intuizioni così interessanti e nuove com'erano per voi. Tu eri all'avanguardia di un movimento importante verso la metà del secolo scorso. Ma quello che allora era drammaticamente nuovo è ormai un cappello vecchio. Proprio quando hai scoperto il vero significato della vita, l'hanno cambiato. La notizia di ieri è cliché di oggi. Non essere Cliché Guevara. Non tirar fuori quelli che sono diventati luoghi comuni come se fossero ancora rivoluzionari. Accetta che il mondo continui a girare. Non c'è saggezza in questo, e neppure a lamentarsi sentimentalmente per la perdita dei vecchi valori o pretendere che la tua rottura dei valori vecchi e statii sia l'ultima rottura che il mondo aveva in serbo.
  8. Ti meriti meno pietà di quelli che sono morti giovani. E con il modo in cui stanno andando le cose, dei giovani: L'artrite è difficile, ma morire nel fiore degli anni è peggio. Abbi pietà per loro più di quanto tu ne abbia per te. E il giovane solidarizzerà con te, ma non dimenticare di solidarizzare con lui. Per tutto quello che sai, essi moriranno prima di te, o almeno vivranno meno anni di quelli che hai vissuto. E comunque, se qualche vivente merita pietà, probabilmente è la gioventù di oggi. Si sono mostrati in tempo per la grande festa, lo spettacolare falò, mentre bruciamo milioni di anni di combustibili fossili accumulati e accumuliamo debito nazionale. Sono qui per la festa, ma solo per la fine della coda. Noi anziani potremo uscire di scena presto, lasciando la pulizia e le conseguenze a loro. Se hai vissuto per gran parte del secolo scorso, hai cultura umana al culmine. Molto fortunato. Riduci al minimo l'autocommiserazione.
  9. Non sei esente. Quello che fanno i vecchi, lo farai anche tu: Finché possiamo, facciamo finta di essere esenti dall'invecchiamento, per esempio sostenendo di sembrare più giovani dei nostri anni, più spesso di quanto crediamo. Questa è una buona strategia. Ci manterrà giovani e ambiziosi finché possiamo farcela. Ma alla fine non lo potremo più. Non siamo esenti. Quello che fanno i vecchi, lo faremo anche noi, se siamo abbastanza fortunati da vivere così a lungo. Se amavi il suono della tua voce quando eri giovane, ci sono buone probabilità che, come la maggior parte dei vecchi, l'amerai quando sei vecchio, aggrappandoti ai segni che puoi fare ancora brillare. Potrai parlare troppo e dire troppo poco. Lavora per compensare tale tendenza.
  10. Vergogna per i capelli: Potrai o no finire per prendere l'Alzheimer, ma è certo che i tuoi capelli dimenticheranno dove crescere. Compra un rasoio per i peli del naso. Potrai respirare meglio. E sii un piacere per gli occhi.

 

 

 

 

 


Fonte: Dr. Jeremy E. Sherman in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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