Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'evoluzione ci ha dotato anche dei geni che esprimono l'Alzheimer

In parallelo con l'uomo moderno (Homo sapiens) ci sono stati altri tipi, estinti, di esseri umani con i quali abbiamo vissuto fianco a fianco, come i Neanderthal e i Denisova di recente scoperti nella Siberia.


Eppure solo gli Homo sapiens sono sopravvissuti. Cosa c'era nel nostro patrimonio genetico che ci ha dato il vantaggio?


La verità è che si sa poco sulla conformazione del nostro patrimonio genetico unico, diverso dai nostri cugini arcaici, e come esso ha contribuito al fatto che siamo l'unica specie sopravissuta. Ancor meno si sa circa la nostra evoluzione epigenetica, ma sono proprio questi cambiamenti epigenetici che possono avere delineato la nostra specie.


Mentre la genetica ha a che fare con la sequenza del DNA stesso e le variazioni ereditabili del DNA (mutazioni), l'epigenetica ha a che fare con i tratti ereditari che non sono causati da mutazioni. Al contrario le modifiche chimiche al DNA possono efficacemente attivare e disattivare i geni senza cambiare la sequenza. Questi livelli epigenetici regolatori controllano dove, quando e come vengono attivati i geni, e sono ritenuti la base di molte delle differenze tra i gruppi umani.


Ricercatori della Hebrew University di Gerusalemme ed Europei hanno ora dimostrato che in effetti molti cambiamenti epigenetici ci distinguono dai Neanderthal e dai Denisovan. In un articolo appena pubblicato su Science, il dottor Liran Carmel, il Prof. Eran Meshorer e David Gokhman dell'Alexander Silberman Institute of Life Sciences della Hebrew University, insieme a scienziati provenienti da Germania e Spagna, hanno ricostruito per la prima volta l'epigenoma dei Neanderthal e dei Denisovan.


Quindi, confrontando questo antico epigenoma con quello degli esseri umani moderni, hanno identificato i geni la cui attività è cambiata solo nella nostra specie durante l'evoluzione più recente. Tra questi cambiamenti dei modelli genetici, molti sono espressi nello sviluppo del cervello. Numerosi cambiamenti sono stati osservati anche nei sistemi immunitario e cardiovascolare, mentre il sistema digestivo è rimasto relativamente immutato.


Nel versante negativo, i ricercatori hanno scoperto che molti dei geni la cui attività è unica negli esseri umani moderni sono collegati a malattie come l'Alzheimer, l'autismo e la schizofrenia, suggerendo che questi recenti cambiamenti nel nostro cervello possono essere alla base di alcuni dei disturbi psichiatrici che sono così comuni negli esseri umani di oggi.


Ricostruendo come erano regolati i geni nei Neanderthal e nei Denisovan, i ricercatori forniscono la prima visione dell'evoluzione della regolazione genica nella specie umana e aprono una finestra su un nuovo campo che permette lo studio della regolazione genica nelle specie che si sono estinte centinaia di migliaia di anni fa.

 

 

 

 

 


FonteHebrew University of Jerusalem(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  D. Gokhman, E. Lavi, K. Prufer, M. F. Fraga, J. A. Riancho, J. Kelso, S. Paabo, E. Meshorer, L. Carmel. Reconstructing the DNA Methylation Maps of the Neandertal and the Denisovan. Science, 2014; DOI: 10.1126/Science.1250368

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.