Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Intercettare le chiacchiere tra le cellule cerebrali

Tutto quello che facciamo - tutti i nostri movimenti, pensieri e sentimenti - sono il risultato di neuroni che comunicano uno con l'altro, e studi recenti hanno suggerito che alcune delle conversazioni potrebbero non essere proprio così private.


Le cellule cerebrali conosciute come «astrociti» potrebbero essere in ascolto, o anche partecipare ad alcune di queste discussioni.


Ma un nuovo studio sui topi suggerisce che gli astrociti potrebbero essere in sintonia solo per una parte del tempo, e in particolare quando i neuroni diventano veramente entusiasti di qualcosa. Questa ricerca, pubblicata in Neuron, è stato sostenuta dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke (NINDS), parte dei National Institutes of Health.


Da molto tempo i ricercatori pensavano che gli astrociti, a forma di stella (il nome deriva dalla parola greca stella) erano semplicemente cellule di supporto ai neuroni.


Si è scoperto invece che queste cellule hanno una serie di compiti importanti, compresa la fornitura di sostanze nutritive e di molecole di segnalazione ai neuroni, regolando il flusso di sangue, e la rimozione di sostanze chimiche cerebrali chiamate neurotrasmettitori dalle sinapsi. La sinapsi è il punto di trasferimento delle informazioni tra due neuroni. In questo punto di raccordo, vengono rilasciati i neurotrasmettitori da un neurone per influenzare le proprietà elettriche degli altri. Le lunghe braccia degli astrociti si trovano accanto alle sinapsi, dove possono tenere sotto controllo le conversazioni in corso tra i neuroni.


Negli ultimi anni, è stato dimostrato che gli astrociti possono avere un ruolo nella comunicazione neuronale. Quando i neuroni rilasciano neurotrasmettitori, cambiano i livelli di calcio all'interno degli astrociti. Il calcio è fondamentale per molti processi, tra cui il rilascio di molecole dalla cellula, e l'attivazione di una serie di proteine all'interno della cellula. Rimane misterioso il ruolo di questo calcio astrocitico di segnalazione per la funzione cerebrale.


In questo studio, Baljit S. Khakh, PhD, della University of California di Los Angeles ed i suoi colleghi intendevano capire quando gli astrociti rispondono all'attività dei neuroni con i cambiamenti nei loro livelli interni di calcio. Usando coloranti indicatori del calcio, i ricercatori sono riusciti a visualizzare per la prima volta i cambiamenti dei livelli di calcio nell'intero astrocita. In precedenza, era solo possibile vedere alcune zone della cellula in una sola volta, ottenendo un quadro incompleto di quello che stava accadendo.  Il Dr. Khakh ha detto che uno dei risultati più importanti di questo lavoro era nei metodi che sono stati usati. "Quello che dimostra il nostro uso di questi indicatori del calcio è che possiamo vedere il calcio in tutto l'astrocita. Ciò fornisce un nuovo set di strumenti per la comunità di ricerca da utilizzare ed estendere questi risultati", ha detto.


"C'è grande interesse a capire come gli astrociti facilitano la comunicazione tra i neuroni, ma è solo di recente che è stato possibile effettuare studi con questo livello di precisione", ha detto Edmund Talley, PhD, direttore del programma al NINDS. "Lo studio del Dr. Khakh è un esempio di un progetto entusiasmante di ricerca di base, o fondamentale, che potrebbe dare un importante contributo al campo in movimento della biologia degli astrociti", ha aggiunto.


Per questi esperimenti, ricercatori si sono concentrati sul percorso della fibra muscosa, che collega due aree dell'ippocampo, la struttura coinvolta nell'apprendimento e nella memoria. "Questo percorso ha una architettura unica e anche se è stato molto ben studiato, il ruolo degli astrociti in questo circuito non è stato esplorato in precedenza. Questo studio ci fa capire davvero in dettaglio gli astrociti all'interno di questo particolare circuito", ha detto il dottor Khakh. Il gruppo del Dott. Khakh ha attivato i neuroni (inducendoli a rilasciare neurotrasmettitori con varie tecniche) e hanno poi cercato la risposta degli astrociti vicini. Con l'aumento dei livelli di calcio, gli astrociti si accendono rapidamente. Hanno scoperto che due neurotrasmettitori (glutammato e GABA) inducono gli astrociti a liberare il calcio dai loro magazzini interni.


E soprattutto i ricercatori hanno scoperto che i livelli di calcio aumentano nell'intero astrocita solo se viene rilasciato un grande getto di neurotrasmettitore. "Abbiamo trovato che gli astrociti nel percorso della fibra muscosa non ascoltano costantemente, millisecondo per millisecondo, le chiacchiere sinaptiche che impegnano i neuroni. Al contrario ascoltano quando i neuroni diventano eccessivamente eccitati durante raffiche di attivazione", ha detto il dottor Khakh.


Questi risultati suggeriscono che gli astrociti nel sistema fibra muscosa possono agire da interruttore che reagisce a grandi quantità di attività neuronale, aumentando i livelli di calcio. Tali aumenti di calcio si verificano per più secondi, un periodo di tempo relativamente lungo rispetto a quello osservato nei neuroni. L'estensione spaziale del calcio degli astrociti diventa anche relativamente più grande rispetto alle dimensioni della sinapsi. "Gli astrociti possono stare lì fermi in silenzio e quando c'è eccessiva attivazione del circuito neuronale, rispondono immediatamente con un aumento del calcio, che abbiamo potuto rilevare. E la prossima grande domanda diventa: che cosa fanno con quel calcio?" ha detto il Dott. Khakh.


I risultati di Dr. Khakh del sistema di fibre muscosa differiscono da quegli che altri hanno descritto in altre regioni del cervello. Ciò solleva la possibilità intrigante che gli astrociti non sono tutti uguali e possono avere vari ruoli nel cervello. "Sarebbe molto interessante e importante trovare che astrociti funzionano in modo diverso in diverse aree del cervello, in modo specifico per ogni circuito. Questo studio suggerisce che questo potrebbe essere vero", conclude il dottor Talley.

 

 

 

Questo video mostra gli astrociti nell'ippocampo, che tengono sotto controllo le conversazioni neuronali. I lampi di luce indicano cambiamenti dei livelli di calcio all'interno degli astrociti. Quando i neuroni mostrano una raffica di attività, i livelli di calcio aumentano drasticamente negli astrociti, illuminando l'intera cella. (Video: Baljit S. Khakh, Ph.D., University of California, Los Angeles).

 

 

 

 


FonteNIH/National Institute of Neurological Disorders and Stroke  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Martin D. Haustein, Sebastian Kracun, Xiao-Hong Lu, Tiffany Shih, Olan Jackson-Weaver, Xiaoping Tong, Ji Xu, X. William Yang, Thomas J. O’Dell, Jonathan S. Marvin, Mark H. Ellisman, Eric A. Bushong, Loren L. Looger, Baljit S. Khakh. Conditions and Constraints for Astrocyte Calcium Signaling in the Hippocampal Mossy Fiber Pathway. Neuron, 2014; 82 (2): 413 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.02.041

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)