Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Salute e atteggiamento del coniuge importanti per matrimoni lunghi e felici

La personalità gradevole e la buona salute del marito sembrano fondamentali per prevenire i conflitti tra le coppie di anziani che sono insieme da molto tempo, secondo uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Chicago.


La relazione ha rilevato che, per le mogli, tali caratteristiche sono meno importanti per limitare i conflitti coniugali, forse a causa delle aspettative diverse tra donne e uomini nelle relazioni durature.


"Le mogli riferiscono più conflitti se il loro marito è in cattive condizioni di salute", ha detto l'autore principale dello studio, James Iveniuk, dottorando di ricerca del Dipartimento di Sociologia. "Se la moglie è in cattive condizioni di salute, non sembra esserci alcuna differenza in termini di qualità del matrimonio per il marito".


Lo studio riporta i risultati di un sondaggio nazionale [USA] con l'analisi dei dati di 953 coppie eterosessuali sposate o conviventi. I partecipanti avevano un'età tra 63 e 90 anni e la durata media dei loro rapporti era di 39 anni. L'indagine, effettuata sugli anziani che partecipano al «National Social Life Health and Aging Project» finanziato dal National Institute on Aging, ha confrontato le caratteristiche dei mariti con quelli delle relative mogli, e viceversa, sulla base di interviste in cui è stato chiesto a ogni persona di descriversi.


Iveniuk e i co-autori hanno trovato molte differenze di genere quando hanno esaminato i tratti della personalità, tra cui l'apertura all'esperienza, la coscienziosità, l'estroversione, la gentilezza e l'ansia. Hanno aggiunto una nuova misura denominata «positività», una caratteristica generale definita come il desiderio generale di una persona per essere visto in una luce positiva. "Le mogli, i cui mariti mostrano elevati livelli di positività, riferiscono meno conflitti. Tuttavia, la positività delle mogli non aveva alcuna associazione con le segnalazioni di conflitto dei loro mariti", ha detto Iveniuk.


La co-autrice Linda J. Waite, Professore «Lucy Flower» di Sociologia Urbana e direttrice del Centro Invecchiamento al NORC, dice che le misurazione dello studio sul conflitto coniugale potrebbero essere riassunte dalla domanda: "Quanto ti dà fastidio il tuo coniuge?". Gli scontri non sono una questione di lotta o di violenza, ma piuttosto se uno dei coniugi critica l'altro, fa troppe richieste, o in generale suscita i nervi dell'altra persona.

Può essere rilevante perché ...

L'Alzheimer e la demenza in generale sono associate, tra l'altro, alla depressione, all'ansia, alle proccupazioni, allo scarso senso di appagamento e di autostima.

Una vita felice e serena di coppia, con pochi conflitti, può quindi favorire e prolungare il periodo di salute mentale quando si entra nella vecchiaia. 


Un altro dato è che gli uomini che si descrivono come nevrotici o estroversi tendono ad avere mogli che si lamentano di più sulla qualità del matrimonio. Gli uomini con mogli auto-descritte come nevrotiche possono considerare di preoccuparsi di avere un ruolo più «appropriato al genere» per le donne. I mariti hanno segnalato più critiche e richieste dalle loro mogli in generale, ma anche livelli più elevati di sostegno emotivo.


"Ci sono stati diversi studi in precedenza sulle implicazioni dello stato civile sulla salute"
, dice la Waite. "Questa ricerca ci permette di esaminare i singoli matrimoni e non «le persone sposate». Abbiamo rapporti sulla qualità del matrimonio di ogni persona, sulla propria personalità e la propria salute".


I ricercatori suggeriscono che degli studi futuri potrebbero esaminare la questione se bassi livelli di conflitto nei matrimoni richiedano, non solo l'assenza di fattori frustranti (come la cattiva salute) e tratti negativi, ma anche un migliore equilibrio delle responsabilità emotive tra marito e moglie. Si dice che alcune di queste differenze tra marito e moglie possano cambiare, quando i ricercatori studiano le coppie più giovani che entrano nell'anzianità, rispetto alla attuale generazione di coppie anziane che possono avere ruoli di genere più convenzionali.


Lo studio è stato pubblicato dal Journal of Marriage and Family.

 

 

 

 

 


Fonte:  Jann Ingmire in University of Chicago(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  James Iveniuk et al. Marital Conflict in Older Couples: Positivity, Personality, and Health. Journal of Marriage and Family, March 2014 DOI: 10.1111/jomf.12085

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)