Suonare e cantare nell'ambito dell'assistenza sanitaria può migliorare la qualità della vita delle persone anziane, alleviandone il dolore, l'ansia e la depressione.
Secondo un articolo pubblicato su Mental Health Practice, le pratiche possono essere usate facilmente ed efficacemente come interventi infermieristici terapeutici.
Una revisione della letteratura di studi relativi ad ansia e uso della musica come terapia per le persone oltre i 65 anni, ha scoperto che essa ha un'influenza positiva sul benessere, offrendo divertimento, interazione sociale, miglioramento della memoria e inclusione sociale.
Essa riduce anche l'ansia e la confusione nelle persone con demenza, migliora la loro qualità di vita, ed è benefica psicologicamente e fisiologicamente quando viene usata in ambito clinico.
Karen Ealles della University of Essex, l'autrice della revisione, afferma che è facile integrare la musica e il canto nella pratica infermieristica, in quanto sono ampiamente disponibili, poco costosi e non controversi, con minime preoccupazioni etiche, giuridiche e culturali. E conclude: "Ascoltare musica e/o cantare rappresenta un intervento di assistenza infermieristica sicuro, provato e il personale dovrebbe essere incoraggiato a studiarlo e ad usarlo".
Essa aggiunge che si dovrebbero condurre ulteriori ricerche sull'uso della musica, e su simili attività di gruppo, per altri gruppi di utenti, diagnosi e condizioni, nonché sulla durata degli effetti positivi.
Fonte: RCN Publishing Company (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Karen Eells. The use of music and singing to help manage anxiety in older adults. Mental Health Practice, 2014; 17 (5): 10 DOI: 10.7748/mhp2014.02.17.5.10.e861
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