Convivere con molto stress in mezza età può aumentare il rischio di sviluppare la demenza a fine vita, almeno tra le donne, suggerisce una nuova ricerca pubblicata sulla rivista online BMJ Open.
Le risposte agli eventi della vita quotidiana possono innescare cambiamenti fisiologici duraturi nel cervello, dicono gli autori.
Essi basano le loro conclusioni sullo studio di 800 donne svedesi, la cui salute e benessere mentale sono state formalmente monitorate per un periodo di quasi 40 anni, nell'ambito dell'ampio Prospective Population Study of Women a Gothenburg in Svezia, iniziato nel 1968.
Le donne, tutte nate nel 1914, 1918, 1922 e 1930, sono state sottoposte ad una batteria di test neuropsichiatrici ed esami nel 1968, quando avevano 38, 46, 50 e 54 anni, e poi di nuovo nel 1974, 1980, 1992, 2000 e 2005. Per la valutazione iniziale, le donne sono state esaminate per l'impatto psicologico di 18 fattori di stress comuni, come il divorzio, la vedovanza, una grave malattia o morte di un bambino, le malattie mentali o l'alcolismo in un famigliare, la disoccupazione personale o del partner, e lo scarso supporto sociale. In ogni valutazione sono stati osservati i sintomi di disagio, come irritabilità, paura, e disturbi del sonno, e quanto spesso erano stati sperimentati nei cinque anni precedenti.
Nel 1968 un quarto delle donne aveva sperimentato almeno un evento stressante; una percentuale simile (23%) ne aveva avuto almeno due, mentre una su cinque ne aveva subito almeno tre, e il 16% quattro o più. Il fattore di stress riferito più comunemente era la malattia mentale in un parente stretto. Durante il periodo di monitoraggio, 425 delle donne sono morte, all'età media di 79 anni. Tra il 1968 e il 2006, circa una donna su cinque (19%, 153) ha sviluppato una demenza, che per 104 di loro era Alzheimer. In media, ci sono voluti 29 anni perché la demenza si sviluppasse, ed è stata diagnosticata in media a 78 anni.
Il numero di fattori di stress segnalati dalle donne è stato associato a sintomi perduranti di difficoltà in tutti i punti del tempo di valutazione, indipendentemente dall'anno di nascita. Ed il numero di fattori di stress segnalati nel 1968 è stato associato ad un elevato rischio (21%) di sviluppare l'Alzheimer e ad un alto rischio (15%) di sviluppare un qualsiasi tipo di demenza, secondo l'analisi. I risultati sono rimasti validi anche dopo aver tenuto conto dei fattori che possono influenzare i risultati, tra cui una storia familiare di problemi di salute mentale.
Gli autori sottolineano che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati del loro studio, ed esaminare se la gestione dello stress e la terapia comportamentale potrebbe essere di aiuto. Ma essi suggeriscono che "lo stress può provocare una serie di reazioni fisiologiche nei sistemi centrale nervoso, endocrino, immunitario e cardiovascolare", e citano altri studi che dimostrano che lo stress può causare danni strutturali e funzionali al cervello e promuovere l'infiammazione.
Inoltre, la ricerca ha anche dimostrato che gli ormoni dello stress possono permanere ad alti livelli molti anni dopo aver sperimentato un evento traumatico.
Fonte: Sahlgrenska Academy at Gothenburg University, Mölndal, Sweden
Riferimenti: Lena Johansson, Xinxin Guo, Tore Hällström, Maria C Norton, Margda Waern, Svante Östling, Calle Bengtsson, Ingmar Skoog. Common psychosocial stressors in middle-aged women related to longstanding distress and increased risk of Alzheimer's disease: a 38-year longitudinal population study. BMJ Open 2013; e003142 doi:10.1136/bmjopen-2013-003142
Pubblicato in MedicalXpress (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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