L'incapacità dei pazienti di comunicare a causa della compromissione sensoriale o cognitiva può essere un ostacolo significativo per la gestione del dolore, secondo un articolo di ricercatori sulla rivista Nursing Older People.
Uno studio su infermieri che lavorano in case di cura a lungo termine selezionate in Irlanda ha scoperto che le barriere cognitive, come il delirio e la demenza, e i problemi sensoriali come il deficit di udito e vista, pone ai pazienti un rischio di ricevere un trattamento sub-ottimale.
Gli autori hanno anche riferito che gli atteggiamenti dei pazienti, come lo stoicismo e la necessità di nascondere il loro dolore agli altri, sono percepiti dagli infermieri come un ostacolo significativo per fornire un adeguato sollievo dal dolore.
"E' quindi essenziale che i pazienti siano incoraggiati a verbalizzare il loro dolore alla famiglia e al personale di assistenza", hanno detto i ricercatori.
Lo studio ha anche rivelato le barriere organizzative e derivanti dai caregiver nella gestione del dolore. Ad esempio, il personale potrebbe attribuire il comportamento dei pazienti con demenza a cause associate alla demenza stessa, invece di verificare se il comportamento sia il risultato del dolore. Questo potrebbe portare a prescrizioni improprie di antipsicotici.
Gli autori raccomandano una formazione continua sul dolore per tutti gli operatori sanitari che lavorano in strutture di assistenza a lungo termine, con particolare attenzione all'applicazione pratica di strumenti di osservazione, come la scala del dolore Abbey da usare con i pazienti di demenza.
Fonte: RCN Publishing Company, via AlphaGalileo.
Riferimenti: Mary Egan, Nicola Cornally. Identifying barriers to pain management in long-term care. Nursing Older People, 2013; 25 (7): 25 DOI: 10.7748/nop2013.09.25.7.25.e455
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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