Anche se sono un fastidio comune in casa, i moscerini della frutta hanno dato un grande contributo alla ricerca nel campo della genetica e della biologia dello sviluppo.
Ora un ricercatore dell'Università di Tel Aviv (TAU) è sta di nuovo rivolgendo a questo parassita quotidiano per rispondere alle domande fondamentali sul funzionamento dei neuroni a livello cellulare – per scoprire i segreti di malattie neurologiche come l’Alzheimer.
Circa il 75 per cento dei geni legati a malattie negli esseri umani si possono trovare anche nel moscerino, dice Ya'ara Saad, dottorando nel laboratorio del Prof. Amir Ayali al Dipartimento di Zoologia e alla Scuola Sagol di Neuroscienze della TAU.
Ci sono molte somiglianze nel funzionamento del sistema nervoso in entrambi gli organismi, e osservando come crescono e funzionano fuori del corpo le reti neuronali prelevate dal moscerino, ci sono molti indizi sul modo in cui interagiscono le cellule neuronali umane e i fattori che influenzano la loro capacità di vivere e la fisiologia.
Il lavoro della Saad, pubblicato nel Journal of Molecular Histology , potrebbe aiutare i ricercatori a capire meglio come si modificano fisicamente e chimicamente i singoli neuroni in risposta alla malattia e all’intervento terapeutico, per portare a nuovi trattamenti.
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Fonte: Materiale della American Friends of Tel Aviv University.
Riferimento: Yaara Saad, Mai Anabosi, Sarit Anava, Golan Nadav, Yoram Yerushalmi, Amir Ayali. Fly neurons in culture: a model for neural development and pathology. Journal of Molecular Histology, 2012; 43 (4): 421 DOI: 10.1007/s10735-012-9417-z.
Pubblicato in ScienceDaily il 25 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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