Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Certe fonti di inquinamento danneggiano l'apprendimento e la memoria dei bambini, oltre che gli adulti

Uno studio aumenta le evidenze che il particolato fine PM2.5 è dannoso per la memoria e la cognizione delle persone di tutte le età.

PM25 concentration world map WHO source 2023Concentrazione di PM2.5 nel 2023 (Fonte: OMS)

Un nuovo studio eseguito alla University of Southern California di Los Angeles, e pubblicato su Environmental Health Perspectives, analizzando 8.500 bambini di tutto il paese, ha rivelato che una forma di inquinamento atmosferico, derivante in gran parte delle emissioni agricole, è legata a scarse prestazioni di apprendimento e memoria nei ragazzi di 9-10 anni.


Il componente specifico dell'inquinamento atmosferico da particolato fine (PM2.5), il nitrato di ammonio, è implicato anche nel rischio di Alzheimer e demenza negli adulti, il che suggerisce che il PM2.5 può causare danni neurocognitivi per tutta la vita. Il nitrato di ammonio si forma quando il gas di ammoniaca e l'acido nitrico, prodotti rispettivamente da attività agricole e da combustione di combustibili fossili, reagiscono nell'atmosfera.


"Il nostro studio evidenzia la necessità di ricerche più dettagliate sulle fonti e sui componenti chimici del particolato", ha affermato l'autrice senior Megan Herting, prof.ssa associata di scienze della popolazione e di sanità pubblica dell'USC. "Suggerisce che capire queste sfumature è cruciale per informare le norme sulla qualità dell'aria e comprendere gli effetti neurocognitivi a lungo termine".


La Herting lavora da diversi anni sui dati del più grande studio sul cervello in tutta l'America, l'Adolescent Brain Cognitive Development Study, per capire come il PM2.5 può influenzare il cervello.

 

PM2.5: un pericolo per i polmoni

Il PM2.5, un indicatore chiave della qualità dell'aria, è una miscela di polvere, fuliggine, composti organici e metalli che si presentano in una gamma di particelle con diametro inferiore a 2,5 micrometri. Il PM2.5 può viaggiare in profondità nei polmoni, dove queste particelle passano nel flusso sanguigno e superano la barriera emato-encefalica, causando gravi problemi di salute.


La combustione di combustibili fossili è una delle maggiori fonti di PM2.5, in particolare nelle aree urbane, ma anche altre fonti sono importanti, come incendi, agricoltura, aerosol marini e reazioni chimiche. Nel 2020, la Herting e i suoi colleghi hanno pubblicato uno studio in cui hanno esaminato il PM2.5 nel suo insieme e il suo impatto potenziale sulla cognizione nei bambini, senza trovare una relazione.


Per questo studio, hanno usato tecniche statistiche speciali per osservare 15 componenti chimici del PM2.5 e le loro fonti. È così che il nitrato di ammonio nell'aria - che di solito è il risultato di operazioni agricole e di allevamento - è apparso come il sospetto principale.


"Non importa come l'abbiamo esaminato, da solo o con altri inquinanti, la scoperta più robusta era che le particelle di nitrato di ammonio erano collegate ad apprendimento e memoria più carenti", ha detto la Herting. "Ciò suggerisce che il PM2.5 complessivo è una cosa, ma per la cognizione, è un effetto della miscela di quello a cui sei esposto".


Per il loro prossimo progetto, i ricercatori sperano di esaminare come queste miscele e fonti possano corrispondere alle differenze individuali nei fenotipi cerebrali durante lo sviluppo di bambini e adolescenti.

 

 

 


Fonte: Leigh Hopper in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Sukumaran, [+10], MM Herting. Associations between Fine Particulate Matter Components, Their Sources, and Cognitive Outcomes in Children Ages 9–10 Years Old from the United States. Envir Health Persp, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.