Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le fibre migliorano la cognizione degli anziani? Studio dice che possono ridurre il declino cognitivo.

"È paradossale che l'idea di vivere una lunga vita attrae tutti noi, ma l'idea di invecchiare non attira nessuno" – Andy Rooney


Un nuovo studio ha scoperto che un semplice prebiotico potrebbe aumentare i batteri buoni nell'intestino e migliorare i punteggi in un test cognitivo per gli over-65. Questa potrebbe essere una notizia fantastica per coloro che sono preoccupati per la discesa apparentemente inevitabile nella demenza mentre si invecchia.


Lo studio, eseguito da Clare Steves, Mary Ní Lochlainn, Kevin Whelan e colleghi del King's College di Londra, ha scoperto che le persone che prendevano una fibra prebiotica avevano punteggi significativamente migliori in un test chiamato 'apprendimento di associazioni abbinate' (paired associates learning test). Questo test della memoria visiva viene usato spesso per rilevare i primi segni di Alzheimer.


Uno degli autori, Mary Ní Lochlainn, ha dichiarato: "Quelli che hanno ricevuto il prebiotico hanno fatto la metà degli errori in questo test rispetto al gruppo che ha ricevuto un placebo", e ha osservato che i cambiamenti apportati dal prebiotico sono avvenuti rapidamente. “È stato entusiasmante vedere questi cambiamenti solo in 12 settimane. Questo è molto promettente per migliorare la salute del cervello e la memoria nella nostra popolazione che invecchia", ha detto.


I ricercatori hanno scoperto che la fibra prebiotica ha aumentato dei batteri sani specifici, compresi i bifidobatteri, che sono tra i primi che acquisiamo da bambini con l'allattamento. Il latte materno contiene bifidobatteri e ci fa partire. I bifidobatteri producono acidi grassi a catena corta che nutrono e guariscono le cellule che foderano l'intestino. Mantenere sano l'intestino impedisce ai batteri e alle tossine di filtrare nel flusso sanguigno, dove vengono pompati su ogni organo del corpo, causando potenzialmente infiammazione diffusa.


Alcuni di questi acidi grassi arrivano anche al cervello, dove incoraggiano la crescita e la riparazione delle cellule cerebrali. Quando invecchiamo e consumiamo meno latte, i nostri bifidobatteri diminuiscono lentamente. Ma la dieta americana standard contiene poco di questa preziosa fibra, il che contribuisce a ridurre la quantità di bifidobatteri. Quando abbiamo 65 anni, ci sono rimasti pochissimi bifidobatteri e la loro assenza si avverte in mille piccoli modi, dalle ginocchia rigide al diabete, all'ipertensione, alla depressione e alle difficoltà cognitive.


Studi come questo hanno spesso molte interferenze, in particolare perché le persone sono così diverse, sia geneticamente che microbialmente. Ma il King's College ha un folto gruppo di gemelli che può usare per la ricerca, questo pulisce considerevolmente il segnale, eliminando la differenza genetica tra i soggetti. I gemelli hanno anche microbiomi intestinali che sono più simili tra loro, rispetto alle persone non legate da parentela.


Dando il prebiotico a un gemello e all'altro un placebo, i ricercatori sono stati in grado di ottenere risultati puliti. Questa non è stata una ricerca di grandi dimensioni, ma averla eseguita su dei gemelli la rende un po' più significativa. Lo studio è coerente anche con diversi altri studi che dimostrano che il consumo di fibre - dall'alimentazione e dagli integratori - è associata a migliori prestazioni cognitive.


Se un semplice integratore come la fibra può aiutare a prevenire la perdita cognitiva, possiamo immaginare un futuro pieno di speranze per la demenza e l'Alzheimer. Implica anche che potremmo trarre beneficia da cibi con più fibre. Ciò include verdure come asparagi, carciofi di Gerusalemme, lenticchie, cipolle e aglio. Per soddisfare i palati dolci, anche i lamponi, le fragole e i mirtilli sono buone fonti di fibra.


I produttori di cibi stanno ancora cercando di imparare questa lezione, ma per ora, la maggior parte degli alimenti trasformati ha un contenuto estremamente basso di fibra. E purtroppo, la maggior parte degli americani trae la metà delle calorie dal cibo veloce o trasformato.


Sapere è potere, e ora che sai come i tuoi microbi intestinali possono mantenere la tua cognizione a livello ottimale, cosa stai aspettando? Mangia verdura. Magari prova un integratore di fibra. Oggi è una buona giornata per iniziare.

 

 

 


Fonte: Scott C. Anderson in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • M Ni Lochlainn et al. Effect of Gut Microbiome Modulation on Muscle ... Nature Comm. 2024, DOI
  • K Berding et al. Going with the Grain: Fiber, Cognition, and the ... Exp Biol & Med, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.