Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Marcatori digitali quasi perfetti per prevedere la demenza per i guidatori anziani

Dei ricercatori hanno sviluppato un modello di apprendimento automatico altamente accurato per la diagnosi precoce del lieve decadimento cognitivo e della demenza nei guidatori più anziani.

Usando tecniche di apprendimento di insiemi (ensemble learning model) e i dati longitudinali di un grande studio di guida naturale, ricercatori della Columbia University hanno sviluppato un algoritmo nuovo, interpretabile e altamente accurato per prevedere il lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) e la demenza nei guidatori anziani.


I marcatori digitali si riferiscono a variabili generate dai dati acquisiti tramite dispositivi di registrazione nel mondo reale. Questi dati sono stati elaborati per misurare con un dettaglio eccezionale il comportamento di guida, le prestazioni e il modello tempo-spazio. Lo studio è pubblicato su Artificial Intelligence in Medicine.


I ricercatori hanno usato un metodo di classificazione basato sull'interazione per selezionare le variabili predittive nei dati. Questo modello di apprendimento ha raggiunto un'accuratezza del 96% nel prevedere MCI e demenza, superando le prestazioni dei modelli tradizionali di apprendimento automatico, come la regressione logistica e le foreste casuali, una tecnica statistica ampiamente usata nell'IA per classificare lo stato di malattia.


"Il nostro nuovo modello di apprendimento di insiemi basato su marcatori digitali e caratteristiche demografiche di base può prevedere MCI e demenza nei conducenti anziani con una precisione eccellente", ha affermato Sharon Di, prof.ssa associata di ingegneria civile e meccanica alla Columbia e prima autrice dello studio.


Gli investigatori hanno costruito 200 moduli variabili con i dati di guida naturale sul conducente, il veicolo e l'ambiente, presi da dispositivi di registrazione all'interno del veicolo, per 2.977 conducenti che partecipavano al progetto Longitudinal Research on Aging Drivers, uno studio di coorte prospettico condotto in 5 siti degli Stati Uniti e sponsorizzato dalla AAA Foundation for Traffic Safety.


Al momento dell'iscrizione, i partecipanti erano conducenti attivi di età compresa tra 65 e 79 anni, cognitivamente intatti. I dati usati sono arrivati dai primi tre anni dello studio, da agosto 2015 a marzo 2019. Durante quel periodo, 36 partecipanti hanno avuto la diagnosi di MCI, 8 la diagnosi di Alzheimer e 17 di altre cause di demenza non specificate.


I ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti di modellazione al computer e hanno scoperto che il nuovo modello di apprendimento di insiemi è più accurato del 6-10% rispetto alle foreste casuali e ai modelli di regressione logistica nella previsione dell'MCI e della demenza. Le due variabili di guida più influenti sono il rapporto di svolta destra-sinistra e il numero di eventi di frenata forte (definiti come manovre con tassi di decelerazione ≥ 0,4 g).

"Con l'avanzamento dell'età, i conducenti fanno relativamente meno svolte a sinistra e più svolte a destra, perché quelle a sinistra sono più rischiose", ha osservato la Di.


Guohua Li MD/DrPH, professore di epidemiologia e anestesiologia della Columbia e autore senior dello studio, ha affermato:

“Circa l'85% degli anziani negli Stati Uniti sono conducenti con patente. Come modalità preferita di trasporto personale, la guida ha un ruolo importante nel mantenere l'indipendenza, l'autocontrollo, la connessione sociale e la qualità della vita. Il funzionamento in sicurezza di un'auto richiede funzioni cognitive e fisiche essenziali.

"Il nostro studio indica che possiamo usare i marcatori digitali incorporati nei dati di guida di routine, con tecniche di apprendimento automatico innovative come intelligenza artificiale valida e affidabile per prevedere MCI e demenza. La diagnosi precoce di MCI/demenza potrebbe portare a valutazione tempestiva, diagnosi e interventi, che sono particolarmente salienti in assenza di terapie efficaci".

 

 

 


Fonte: Columbia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: X Di, ...[+10], G Li. Detecting mild cognitive impairment and dementia in older adults using naturalistic driving data and interaction-based classification from influence score. Artificial Intelligence in Medicine, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.