Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gene di rischio dell'Alzheimer mina isolamento del 'cablaggio' del cervello

Nei portatori della variante genetica di rischio ApoE4, un tipo cruciale di cellule cerebrali gestisce male il colesterolo necessario per isolare correttamente i neuroni, un altro segno che l'ApoE4 contribuisce alla malattia rompendo i lipidi nel cervello.

clear streaks of myelin in APOE3 carriers top and less with 1 copy of APOE4Nel tessuto cerebrale post mortem di portatori di APOE3 sono visibili chiare strisce di mielina (sopra), e nelle persone con una copia di APOE4 (sotto) la mielinizzazione è meno evidente.

È noto che essere portatori di una copia della variante e4 del gene APOE aumenta del triplo il rischio di morbo di Alzheimer e due copie lo aumentano di circa dieci volte, ma le ragioni fondamentali di ciò, e cosa si può fare per aiutare i pazienti, rimangono in gran parte sconosciute. Uno studio pubblicato il 16 novembre su Nature da un team del MIT di Boston fornisce alcune nuove risposte nell'ambito di una più ampia linea di ricerca che sta dimostrando le conseguenze dell'APOE4 su vari tipi di cellule nel cervello.


Il nuovo studio combina evidenze dal cervello umano post mortem, da cellule cerebrali umane in coltura e da topi modello di MA, per dimostrare che, quando le persone hanno una o due copie di APOE4, piuttosto che la versione APOE3 più comune e neutrale, le cellule chiamate oligodendrociti gestiscono male il colesterolo, non riuscendo a trasportare la molecola di grasso per avvolgere il 'cablaggio' dell'assone che i neuroni proiettano per stabilire connessioni nel circuito cerebrale.


La carenza di questo isolamento grasso, chiamato mielina, può contribuire in modo significativo alla patologia e ai sintomi del MA, perché senza adeguata mielinizzazione, le comunicazioni tra i neuroni si degradano. Studi recenti del gruppo di ricerca, guidato dalla prof.ssa Li-Huei Tsai, direttrice del Picower Institute for Learning and Memory e della Aging Brain Initiative del MIT, hanno trovato modi distinti con cui l'APOE4 rompe il modo in cui delle molecole di grasso (lipidi) gestiscono tipi di cellule cerebrali chiave come neuroni, astrociti e microglia.


Nel nuovo studio, così come nei precedenti, il team ha identificato composti che in laboratorio sembrano correggere questi problemi diversi, producendo potenziali strategie di trattamento con farmaci. Il nuovo studio estende il lavoro, non solo scoprendo come l'APOE4 rompe la mielinizzazione, ma anche fornendo la prima analisi sistematica tra i principali tipi di cellule cerebrali attraverso il sequenziamento dell'RNA a singolo nucleo (snRNAseq) per confrontare il modo in cui l'espressione genica differisce nelle persone con APOE4 rispetto all'APOE3.


"Questo studio mostra molto chiaramente dallo snRNAseq del cervello umano post mortem, in modo specifico per genotipo, che l'APOE4 influenza distintamente diversi tipi di cellule cerebrali"
, ha affermato la Tsai. “Vediamo che la convergenza del metabolismo lipidico è interrotta, ma l'esame di ulteriori dettagli sul tipo di percorsi lipidici disturbati in diversi tipi di cellule cerebrali, prova che sono tutti diversi. Sento che la disregolazione lipidica potrebbe essere la biologia fondamentale alla base di gran parte della patologia che osserviamo".


[...]

 

 

 


Fonte: Picower Institute at MIT (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JW Blanchard, ...[+26], Li-Huei Tsai. APOE4 impairs myelination via cholesterol dysregulation in oligodendrocytes. Nature, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.