Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stimolazione non invasiva dell'occhio è utile per demenza e depressione

Un team congiunto di ricerca della University of Hong Kong (HKU) e della City University of Hong Kong (CityU) ha scoperto che la stimolazione elettrica della superficie degli occhi può alleviare i sintomi di tipo depressione e migliorare la funzione cognitiva in modelli animali, pubblicando gli studi su Brain Stimulation e su Annals of the New York Academy of Sciences.

La depressione grave è il disturbo psichiatrico più comune e grave in tutto il mondo. Di recente, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che la pandemia di Covid-19 aveva scatenato un aumento enorme del numero di persone con ansia e depressione. Circa un quarto dei pazienti non risponde adeguatamente ai trattamenti disponibili.


Il dott. Lim Lee Wei, assistente professore alla HKU, aveva riferito nel 2015 che la stimolazione cerebrale profonda della corteccia prefrontale nel cervello degli animali potrebbe migliorare la funzione della memoria e alleviare i sintomi depressivi. Questi effetti terapeutici sono stati attribuiti alla crescita di cellule cerebrali nell'ippocampo, una regione del cervello nota per essere coinvolta nell'apprendimento e nella funzione della memoria.


Tuttavia, questa tecnica, nota anche come stimolazione cerebrale profonda, è invasiva e richiede un intervento chirurgico per impiantare elettrodi nel cervello, che possono causare effetti collaterali come infezioni e altre complicanze post-operatorie.

 

Risultati della ricerca e significato

Ora, un team di ricercatori guidati dal dott. Lim Lee Wei e dalla dott.ssa Leanne Chan Lai-Hang (CityU), ha cercato dei modi alternativi per trattare le malattie neuropsichiatriche.


Ha scoperto che la stimolazione non invasiva della superficie corneale dell'occhio (nota come stimolazione elettrica transcorneale), che attiva percorsi cerebrali, ha provocato effetti notevoli di tipo antidepressivo e ha ridotto gli ormoni dello stress in un modello animale della depressione. Inoltre, questa tecnica ha indotto l'espressione dei geni coinvolti nello sviluppo e nella crescita delle cellule cerebrali nell'ippocampo.


Negli esperimenti correlati, la dottoranda Yu Wing-Shan e altri ricercatori della HKU hanno cercato di capire se questo approccio può essere usato per trattare l'Alzheimer, un tipo comune di demenza senza cura definitiva. Hanno scoperto che questa stimolazione non invasiva nei topi migliora drasticamente le prestazioni della memoria, mentre nell'ippocampo riduce i depositi di amiloide-beta, uno dei tratti distintivi della malattia.


La dott.ssa Leanne Chan Lai-Hang, esperta di stimolazione elettrica su obiettivi cerebrali, visuali e non visuali, descrive così questa ricerca:

"La stimolazione elettrica transcorneale è un metodo non invasivo sviluppato inizialmente per trattare le malattie degli occhi, e sarebbe una grande innovazione scientifica se potesse essere applicato per trattare le malattie neuropsichiatriche".


Il professor Chan Ying-shing ha osservato:

"Questi risultati della ricerca aprono la strada a nuove opportunità terapeutiche per sviluppare cure per i pazienti che soffrono di depressione e demenza, e che sono resistenti al trattamento. Tuttavia, devono essere eseguiti altri studi clinici per convalidarne l'efficacia e la sicurezza".

 

 

 


Fonte: University of Hong Kong (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Wing Shan Yu, ...[+10], Lee Wei Lim. Antidepressant-like effects of transcorneal electrical stimulation in rat models. Brain Stimulation, 27 May 2022, DOI
  2. Wing Shan Yu, ...[+5], Lee Wei Lim. Transcorneal electrical stimulation enhances cognitive functions in aged and 5XFAD mouse models. Annals of the New York Academy of Sciences, 25 June 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.