Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché gli esperti dicono che è ora di mollare l'ora legale

Da poco abbiamo spostato l'orologio indietro di un'ora, segnando la fine dell'ora legale per quest'anno. Molti di noi hanno apprezzato l'ora in più di sonno. Ma per milioni di persone, quell'aumento non bilancerà la perdita di sonno del resto dell'anno. Circa il 40% degli adulti dormono meno delle 7 ore minime raccomandate a notte.


Alcuni ricercatori sono preoccupati di come il doppio cambio annuale impatta la fisiologia del nostro corpo. L'American Academy of Sleep Medicine, la più grande organizzazione scientifica che studia il sonno, ora vuole sostituire l'ora legale con un tempo fisso per tutto l'anno. In questo modo, il nostro orologio circadiano interno non sarebbe disallineato per metà dell'anno. Ed eliminerebbe i rischi di sicurezza da perdita di sonno, quando si passa all'ora legale.


Sono neurologo dell'Università della Florida, ho studiato come la mancanza di sonno può mettere in pericolo il cervello. Nel 1940, la maggior parte degli adulti americani dormiva in media 7,9 ore ogni notte. Oggi sono diventate 6,9 ore. Per dirla in altro modo: nel 1942, l'84% di noi dormiva le 7/9 ore raccomandate; nel 2013, siamo stati solo il 59%. Ancora peggio, uno studio di gennaio 2018 da Fitbit ha riferito che gli uomini dormivano anche meno ore per notte rispetto alle donne: circa 6,5.

 

Il motivo per dormire

I problemi da carenza di sonno vanno oltre il semplice essere stanchi. Rispetto a coloro che dormono a sufficienza, gli adulti che dormono poco (meno di sette ore al giorno) hanno più probabilità di riferire 10 condizioni di salute croniche, che comprendono malattie cardiache, diabete, obesità, asma e depressione.


I bambini, che hanno bisogno di più sonno degli adulti, hanno di fronte ancora più sfide. Per promuovere una salute ottimale, i ragazzi da 6 a 12 anni dovrebbero dormire da 9 a 12 ore al giorno; quelli da 13 a 18 anni, da 8 a 10 ore. Ma un sondaggio della Sleep Foundation sui genitori dice che i bambini dormono sempre almeno un'ora di meno. E dei ricercatori hanno scoperto che la privazione del sonno anche di una sola ora può danneggiare il cervello in sviluppo di un bambino, danneggiando la codifica della memoria e l'attenzione a scuola.


Il sonno impatta ognuno dei nostri sistemi biologici. Il sonno di scarsa qualità provoca gravi conseguenze, ecco un breve elenco:

  • può aumentare la pressione arteriosa;
  • potrebbe salire il rischio di malattia coronarica;
  • il nostro sistema endocrino rilascia più cortisolo, l'ormone dello stress;
  • diventiamo più sensibili alla sindrome 'lotta o fuggi';
  • c'è una riduzione dell'ormone della crescita e della manutenzione dei muscoli;
  • c'è una maggiore probabilità di aumento dell'appetito e di aumento di peso;
  • il corpo ha meno tolleranza al glucosio e una maggiore resistenza all'insulina; nel lungo termine, ciò significa aumento del rischio di diabete di tipo 2.


La privazione del sonno è associata ad un aumento dell'infiammazione e a un numero ridotto di anticorpi per combattere le infezioni. Essa può anche causare una diminuzione della tolleranza al dolore, dei tempi di reazione e della memoria. Studi professionali mostrano che la perdita di sonno può causare prestazioni carenti al lavoro, compresi più giorni persi e più incidenti stradali.


Una ricerca recente suggerisce che il processo di rimozione dei rifiuti del corpo si basa sul sonno per sbarazzarsi delle proteine ​​dannose dal cervello, in particolare le varianti anormali dell'amiloide. Queste sono le stesse proteine ​​che sono in quantità maggiore nei pazienti di Alzheimer. Gli studi dimostrano che gli anziani che dormono meno hanno un accumulo maggiore di queste proteine ​​nel cervello.


Dall'altra parte, dormire a sufficienza aiuta il corpo in molti modi, proteggendo da alcuni di questi effetti dannosi e stimolando il sistema immunitario.

 

Il problema dell'ora legale

La maggior parte del rischio associato all'ora legale è presente in primavera, quando portiamo avanti l'orologio di un'ora e perdiamo un'ora di sonno. L'idea di un tempo permanente tutto l'anno ha supporto, ma non c'è accordo sul tempo da fissare: l'ora solare o quella legale.


Gli stati che propendono per l'ora legale permanente sono in genere quelli che si affidano al turismo. Gli ambientalisti, che favoriscono un minore consumo di energia da riscaldamento al mattino e da aria condizionata alla sera, spesso preferiscono il tempo standard permanente. Anche i gruppi religiosi, i cui tempi di preghiera sono legati al tramonto e all'alba, tendono a preferire il tempo standard permanente. Così fanno molti educatori, che si oppongono al trasporto dei bambini a scuola la mattina quando è ancora buio.


Nel ponderare quale sistema è migliore per una norma nazionale per tutto l'anno, considerare questo: l'American Academy of Sleep Medicine ha raccomandato di fissare il tempo normale permanente, il modo migliore per allinearsi con il nostro orologio circadiano naturale e minimizzare i rischi per la salute e la sicurezza.


E pensa: se andiamo sul tempo standard permanente, allora per la prima volta da decenni, non perderai un'ora di sonno ogni primavera.

 

 

 


Fonte: Michael S. Jaffee, vice preside del dipartimento di neurologia all'Università della Florida

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.