Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Prescrizioni sociali: in Canada i medici possono prescrivere 'visite al museo'

museum as social prescriptionFoto: Nicholas McComber / iStock

I medici di Montreal possono ora prescrivere un viaggio al museo per i pazienti che potrebbero beneficiare di una giornata trascorsa ad ammirare l'arte.

"Siamo fermamente convinti che questa esposizione all'arte aiuterà ad alleviare i sintomi [di malattia] e l'ansia", ha detto Nicole Parent, direttrice generale dei Medici francofoni del Canada. L'associazione ha lanciato il progetto pilota in collaborazione con il Museo delle Belle Arti di Montreal.


L'esperimento fa parte di un crescente movimento verso le 'prescrizioni sociali', che consente ai fornitori di cure primarie di puntare i bisogni sociali dei pazienti attraverso interventi non farmacologici. L'anno scorso, il Regno Unito ha reso popolare l'idea nell'ambito di una strategia nazionale contro la solitudine.


I medici possono prescrivere l'ingresso gratuito al museo per un paziente e tre membri della famiglia. Secondo la Parent, i pazienti con problemi di salute mentale o fisica possono trarre benefici del programma. Ad esempio, studi hanno dimostrato che l'arte-terapia può migliorare il benessere emotivo e l'attenzione nei pazienti con Alzheimer.


Per i pazienti con malattie croniche o cancro, una visita al museo può essere un'opportunità per trascorrere del tempo di qualità con i parenti e "dimenticare per un momento tutta la tristezza e tutta l'ansia legata a una diagnosi", ha detto la Parent.


Nathalie Bondil, direttrice generale e curatrice capo del Museo di Belle Arti di Montreal, ha proposto l'idea all'organizzazione dei medici nel suo incontro annuale. La Bondil ha fatto della salute una priorità del museo, che ha un centro di arte-terapia che vede oltre 300.000 partecipanti all'anno, rendendolo il più grande impianto del suo genere in Nord America. Nel museo sono stati condotti 18 progetti di ricerca che misurano l'impatto dell'arte sulla salute dei pazienti con Alzheimer, disturbi alimentari, cancro al seno e altre condizioni mediche.


Andrew Wister, direttore di un centro di ricerca sulla gerontologia della Simon Fraser University, ha affermato che le prescrizioni sociali possono aiutare ad affrontare una crescente epidemia di solitudine in Canada. Secondo Wister, i dati suggeriscono che 1 canadese su 4 sperimenta un certo grado di solitudine.


Le persone che si identificano come LGBTQ, quelle con una malattia mentale, quelle che vivono in aree remote o quelle più anziane sono particolarmente vulnerabili. La ricerca ha anche collegato la solitudine a tassi di mortalità più elevati, spingendo alcuni a confrontarla con il fumo di un pacchetto di sigarette al giorno.


La solitudine nella società moderna potrebbe aumentare, ha detto Wister, a causa del cambiamento sociale e della maggiore dipendenza dalla tecnologia. Il problema sta anche guadagnando più attenzione del pubblico. Il Regno Unito, ad esempio, ha iniziato a discuterlo pubblicamente quando è stato nominato un ministro della solitudine all'inizio del 2018.


Le prescrizioni sociali arrivano anche in Ontario. L'Alliance for Healthier Communities ha ricevuto finanziamenti dal ministero della salute dello stato per attuare un progetto pilota della durata di un anno ispirato al modello del Regno Unito. Kate Mulligan, direttrice della politica e della comunicazione dell'alleanza, ha affermato che la solitudine e l'isolamento sociale sono le questioni chiave che il programma intende affrontare.


Le prescrizioni saranno personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche dei pazienti e delle comunità e potrebbero includere qualsiasi cosa, dalle lezioni di cucina ai gruppi attivisti. Il supporto potrebbe anche andare verso esigenze pratiche, come aiutare gli anziani nella dichiarazione delle tasse.


"Solo il cielo è il limite", ha detto la Mulligan.


Lo staff, i volontari e i clienti del Centretown Community Health Center di Ottawa, 1 degli 11 centri partecipanti, sta facendo nascere idee. Secondo Natasha Beaudin, promotrice sanitaria del centro, la lista corrente comprende un club di film e corsi di trucco per persone che passano da maschio a femmina.


Secondo la Mulligan, inquadrare le raccomandazioni sociali come prescrizioni renderà più facile per i medici collegare i pazienti a programmi potenzialmente utili. "Usiamo la loro lingua", ha detto la Mulligan. Può anche portare a pazienti che prendono più seriamente le raccomandazioni. Uno studio neozelandese ha rilevato che le prescrizioni di fare attività fisica andavano meglio nel convincere i pazienti a fare esercizio rispetto al solo consiglio verbale, suggerendo che le prescrizioni possono avere un peso psicologico.


I Medici francofoni del Canada valuteranno il successo dello studio pilota attraverso una ricerca. Per la Parent, la pronta ricezione dell'idea suggerisce che i medici sono sempre più interessati agli interventi non farmacologici. "La loro reazione è di grande entusiasmo", ha dichiarato la Parent. "Sono sempre più aperti a tutto questo".

 

 

 


Fonte: Caroline Mercer in CMAJ (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.