Nel sesto secolo, Papa Gregorio I compilò la notoria lista dei sette peccati capitali. Di questi sette, l'accidia è l'unico peccato che in inglese ha il nome di un animale: il bradipo. Ma questo animale curioso è veramente il simbolo del male?
I bradipi personificano la pigrizia nella cultura occidentale grazie alla reputazione di dormire molto (anche se in realtà dormono meno di 10 ore per notte in natura). In effetti, visto attraverso il sistema di valori del cattolicesimo medievale, questa creatura simpatica e pelosa deve essere davvero un demoniaco pachiderma per trascinare l'umanità in una dannata sonnolenza.
Ma l'accidia è veramente sbagliata? Se l'indolenza significa evitare responsabilità e non riuscire a raggiungere obiettivi importanti e significativi, allora molto probabilmente la risposta è sì. Ma se l'indolenza implica dormire più di 7 ore per notte, allora dobbiamo ripensare ai nostri valori.
Un sondaggio Gallup del 2013 ha rilevato che l'americano medio dorme 6,8 ore a notte, e il 40% degli americani dorme meno del minimo raccomandato di 7 ore. Secondo il Nationwide Children's Hospital, l'adolescente medio dorme un po' più di 7 ore per notte mentre in realtà ha bisogno di almeno 9 ore.
Eppure la società continua a funzionare ... anche se come un orologio fragile e non sincronizzato.
Secondo il neuroscienziato del sonno Matthew Walker, "il numero di persone che possono sopravvivere con 6 ore di sonno o meno senza una compromissione cognitiva misurabile, arrotondato all'intero, ed espresso come percentuale, è zero". In realtà, la maggior parte degli adulti ha bisogno di 7-9 ore di sonno per notte per essere in salute.
Non convinto? Per apprezzare davvero la sensibilità umana al sonno, prendi in considerazione l'ora legale. Ogni anno, milioni di persone perdono un'ora di sonno quando gli orologi sono "spostati in avanti" l'ultima domenica di marzo. Come un esperimento crudele, guardiamo le conseguenze per la salute di questo spostamento in avanti primaverile: attacchi di cuore e persino il picco dei suicidi la settimana seguente, quando il corpo è messo sotto stress dal cambiamento improvviso.
Sebbene possa sembrare che non stiamo facendo nulla quando dormiamo, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Durante il sonno, i ventricoli pieni di liquido nel cervello si aprono e consentono alle mortali tossine di essere drenate, proprio le placche di amiloide che causano l'Alzheimer.
Uno studio recente di scansione cerebrale condotto da Ehsan Shokri-Kojor, ricercatore dei NIH e dai suoi colleghi, ha misurato l'aumento della molecola amiloide-beta dopo la privazione del sonno nei volontari, marcando le molecole chiave con un radiotracciante, una molecola speciale che si attacca all'amiloide e emette radiazioni visibili sullo scanner cerebrale. In questo modo, la concentrazione di amiloide-beta in diverse regioni del cervello viene rivelata ai ricercatori con la tecnica chiamata tomografia ad emissione di positroni o PET.
I volontari che sono stati tenuti svegli per 31 ore consecutive hanno mostrato enormi picchi nella molecola collegata all'Alzheimer, rispetto ai partecipanti ben riposati! Le implicazioni sono chiare: non è affatto innocuo tirare una notte intera.
Oltre ad allontanare l'Alzheimer, il sonno rinforza il sistema immunitario e ci protegge dal cancro. Poiché il nostro ciclo del sonno quotidiano, o ritmo circadiano, sembra regolare molte funzioni biologiche, una notte di sonno scarso getta una chiave nell'ingranaggio della salute e del ringiovanimento.
Inoltre, spesso non prendiamo seriamente la privazione del sonno quanto l'intossicazione da alcool, anche se entrambi compromettono immediatamente il nostro comportamento e la nostra cognizione. Secondo Matthew Walker, "Dopo 20 ore di veglia, sei indebolito cognitivamente come se fossi legalmente ubriaco". Guidare dopo essere rimasti svegli per 24 ore di fila dà livelli di disturbi del sonno simili a guidare con una concentrazione di alcol nel sangue di 0,1, superiore a quello che è considerata guida in stato di ubriachezza in molte giurisdizioni.
Recentemente, Walker ha partecipato al podcast di Joe Rogan Experience per condividere la sua prospettiva sul sonno come neuroscienziato e per promuovere il suo nuovo libro, Why We Sleep: Unlocking the Power of Sleep and Dreams. Durante la conversazione, Walker e Rogan discutono di quella che è forse l'ironia più terrificante di tutte: i medici - proprio le persone che dovrebbero prendersi cura della nostra salute - sono spesso compiacenti nel creare la cultura della privazione del sonno di oggi.
I nuovi medici residenti hanno turni di 30 ore, e questa privazione del sonno colpisce non solo i medici residenti, ma anche i loro pazienti. Infatti, Walker afferma che "I residenti che lavorano con un turno di 30 ore hanno il 460% in più di probabilità di commettere errori diagnostici nell'unità di terapia intensiva rispetto a quando lavorano per 16 ore". La mancanza di sonno dei medici può letteralmente uccidere i pazienti.
Abbiamo un po' di problemi culturali negli Stati Uniti e in altri paesi. Dai boss, ai guru dell'auto-aiuto, agli amministratori scolastici, persone responsabili e altrimenti intelligenti che dovrebbero sapere, affermano che dormiamo meno e realizziamo di più.
Anche quando non ci viene detto esplicitamente di dormire di meno, il consiglio che spesso passa per saggezza lascia poco spazio per 8 ore di sonno. Considerate Jocko Willink, scrittore ex SEAL della marina USA, che incoraggia incessantemente i suoi seguaci a svegliarsi prima dell'alba. In effetti, svegliarsi alle 4:30 e andare in palestra può essere un'abitudine salutare, se vai a dormire tra le 20:30 e le 21:30. Lo stesso Willink va a dormire tra le 23 e la mezzanotte, ma ammette che più sonno fa meglio.
Come Walker dice a Rogan, "Siamo con il sonno dove eravamo con il fumo 50 anni fa. Avevamo tutte le prove sui ... problemi di malattia, ma il pubblico non sapeva niente, nessuno aveva comunicato adeguatamente al pubblico la scienza del fumo. Lo stesso penso sia vero per il sonno in questo momento".
Mentre procediamo incautamente durante la notte, tazza di caffè in una mano e smartphone nell'altra, imprechiamo contro il sonno mentre dormiamo in un senso più profondo, mentale. La vera pigrizia non è dormire 8 ore, ma è ignorare la nostra salute e assumere importanti responsabilità in uno stato di carenza di sonno. Mentre aggiorniamo i nostri valori basati su prove empiriche, potrebbe essere solo questione di tempo prima che la società debba apprezzare la vera saggezza della pigrizia.
Fonte: Joel Frohlich, dottorando in neuroscienze all'Università della California di Los Angeles.
Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.