Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La sindrome 'neglect' nell'Alzheimer e nei disturbi correlati

"Mia madre ha difficoltà a vedere le cose dall'occhio sinistro. Sono preoccupata che abbia avuto un ictus". Questo è il messaggio che ho ricevuto. La mia paziente aveva 72 anni e una malattia di cuore, insieme all'Alzheimer. Certamente avrebbe potuto avere un ictus o forse un problema negli occhi. Ho detto alla figlia di portare subito la madre da me.


Ho visto la paziente camminare dalla sala d'attesa. Anche se il cammino era normale, si è girata verso la parete sinistra della sala, sbattendoci contro una volta. Nel momento in cui era nel mio ufficio, ero abbastanza preoccupato.


La paziente non si era accorta che qualcosa non andava. Era nella fase moderata dell'Alzheimer, quindi ciò non era necessariamente sorprendente. Nel parlare con sua figlia, ho capito che nessuno era sicuro di quando era iniziato esattamente il problema. Era insolito per un ictus, che di solito avviene in un istante e, anche se a volte non si nota per niente, se viene notato, di solito è immediatamente.


La maggior parte dell'esame neurologico della paziente era normale. Ho esaminato la sua visione separatamente in ciascun occhio. Aveva difficoltà a vedere le mie dita muoversi nella parte sinistra di entrambi gli occhi. Questa scoperta significava che il problema era nella parte destra del suo cervello, non nell'occhio sinistro. Alcuni test aggiuntivi mi hanno mostrato che, in effetti, poteva vedere le cose nella parte sinistra della sua vista.


Il problema era che non prestava loro attenzione. Quando ho agitato le dita sia a sinistra che a destra della sua visione, allo stesso tempo, lei ha visto solo le dita sulla destra. Ma quando agitavo le dita solo nella parte sinistra della sua vista, lei di solito le vedeva. Quando le ho chiesto di descrivere alcune foto, descriveva solo il lato destro - a meno che non le dicessi di guardare con più attenzione, per cui spesso scopriva cosa c'era sulla sinistra.


Era chiaramente una negligenza spaziale unilaterale (NSU), nota anche come eminattenzione spaziale o sindrome neglect o eminegligenza spaziale unilaterale, e poiché la NSU può essere causata da un ictus, ho ordinato una scansione MRI. Non ha mostrato un nuovo ictus. Era l'Alzheimer a causare la NSU.


La NSU insorge quando gli individui hanno un disturbo neurologico che ne altera la capacità di prestare attenzione ad un lato del corpo o del mondo. La NSU visiva è più diffusa, ma può anche influenzare la sensazione e il movimento. Sebbene la NSU possa verificarsi su entrambi i lati del corpo, si osserva più spesso a sinistra negli individui destrimani, a causa di un'asimmetria nel cervello.


Si scopre che per la maggior parte di noi, è l'emisfero destro quello dominante per l'attenzione. L'emisfero destro - in particolare il lobo parietale, la parte superiore e posteriore del cervello - presta attenzione ai lati destro e sinistro del nostro corpo e del mondo, mentre il lobo parietale sinistro presta attenzione solo al lato destro. Quindi, quando il lobo parietale sinistro è danneggiato, il lobo parietale destro sta ancora prestando attenzione a entrambi i lati sinistro e destro del mondo, e quindi non c'è NSU. Ma quando il lobo parietale destro è danneggiato, il lato sinistro rimanente presta solo attenzione alla parte destra, e nulla sta prestando attenzione alla parte sinistra del mondo, producendo la NSU sinistra.


La NSU può causare alcune stranezze. Le persone possono radersi o truccarsi solo su metà del viso. Altri possono mangiare cibo solo sul lato destro del piatto. Alcune persone con NSU grave possono negare che un braccio o una gamba sia davvero loro, e cercano di gettarlo fuori dal letto, cadendo in questo modo sul pavimento.


Il danno al lobo parietale destro e l'NSU conseguente possono essere causati da ictus, tumori, traumi e demenze, come l'Alzheimer, nonché da condizioni rare, che comprendono l'atrofia corticale posteriore e la degenerazione cortico basale. Perché si verifica nell'Alzheimer non è esattamente chiaro, ma può essere dovuto ad una deposizione asimmetrica della patologia dell'Alzheimer, che può accadere per caso.


La NSU non è mai normale, quindi se la noti in una persona cara, dovrebbe sempre essere esaminata. Quando la NSU deriva da un problema improvviso, come un ictus o un trauma, spesso migliora nel tempo. Sfortunatamente, quando proviene da una demenza, può essere persistente. Nei prossimi post, discuterò dei modi con cui si può gestire la NSU.

 

 

 


Fonte: Andrew E. Budson MD, professore di neurologia all'Università di Boston, e docente di neurologia alla Harvard Medical School.

Pubblicato in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Mesulam MM. Principles of Behavioral and Cognitive Neurology, 2nd Edition, New York: Oxford University Press, 2000.
  • Budson AE, O’Connor MK., Seven Steps to Managing Your Memory: What’s Normal, What’s Not, and What to Do About It, New York: Oxford University Press, 2017.
  • Budson AE, Solomon PR., Memory Loss, Alzheimer’s Disease, & Dementia: A Practical Guide for Clinicians, 2nd Edition, Philadelphia: Elsevier Inc., 2016.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.