Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa viene dopo una diagnosi di Alzheimer?

Informati sul morbo di Alzheimer.


Jamie Huysman, co-autore di "Take Your Oxygen First" [prendi prima l'ossigeno], ha sempre fatto notare ai caregiver: "L'informazione è il modo meno offensivo e meno intrusivo per connettersi in modo significativo con i caregiver".


Assicurati che le informazioni che ricevi siano accurate poiché ci sono molte idee sbagliate sulla malattia. Il caregiver e la persona interessata dovrebbero tenersi informati in modo da sapere cosa aspettarsi nel progredire della malattia.


Contatta le associazioni della tua area, per conoscere programmi e servizi di supporto. Partecipa agli incontri informativi offerti dalle agenzie e dai fornitori di servizi sanitari (ndt: come i Cafè Alzheimer dell'Associazione Alzheimer onlus) su particolari argomenti riguardanti la malattia.


Un'altra buona idea è cercare altre famiglie e caregiver che hanno già iniziato il viaggio o che stanno attualmente sperimentando gli effetti della malattia, così da ricevere supporto e anche imparare di più sulla malattia.


Prendi in considerazione l'iscrizione a studi clinici; cercali in rete, tra ospedali e università e IRCCS.


Prendere decisioni sull'assistenza a lungo termine può essere un argomento delicato, ma è importante parlarne con la persona interessata. Inoltre, quella persona dovrebbe compilare le direttive anticipate e i documenti legali, come testamenti e trust [gestione fiduciaria del patrimonio immobiliare], all'inizio della malattia, quando ha ancora la cognizione per decidere.


Mantieni attive le routine quotidiane, poiché ciò dà alla persona con la malattia un senso di normalità, in un mondo interno caotico che sta vivendo con la malattia. È utile tenere orologi e calendari in giro per la casa all'inizio della malattia per orientare la persona con Alzheimer.


Un'altra cosa da considerare è la sicurezza domestica. Tenere oggetti affilati, detergenti e soluzioni tossiche e farmaci in armadi chiusi a chiave o fuori dalla sua portata. Se il wandering [vagabondaggio] diventa un problema, assicurati che le porte siano protette.


Non ignorare una buona alimentazione. Una dieta povera di grassi, ricca di frutta, verdura e acidi grassi omega-3, aiuta a proteggere le cellule cerebrali. E, insieme a una buona dieta, un regime di esercizio quotidiano è raccomandato sia per il caregiver che per la persona interessata.


Infine, la socializzazione è una componente chiave nel sostenere una buona qualità di vita e un senso di benessere. Trova i modi di socializzare con gli altri. Partecipa agli eventi sociali il più possibile. Invita amici e familiari a venirti a trovare. La socializzazione, in particolare per la persona con Alzheimer, è fondamentale per evitare l'isolamento totale, che può accelerare la progressione della malattia.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.