Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Wandering e demenza: cosa dovrebbero sapere i caregiver

L'Alzheimer's Association stima che almeno il 60% delle persone con demenza ha episodi di wandering (vagare e perdersi). Questo è innocuo se si tratta solo di andare in giro senza meta in casa o in una struttura assistenziale, ma può diventare mortale in questo periodo dell'anno se gli anziani vanno fuori da soli e diventano disorientati.


La settimana scorsa, abbiamo letto di un incidente mortale che ha coinvolto una donna che vagava dal suo appartamento di vita indipendente a nord di Filadelfia in una fredda notte di marzo 2017. Ora, vediamo come i caregiver possono proteggere gli anziani che tendono a vagare, dopo averne parlato con degli esperti di caregiving di demenza.


Segni di wandering potenziale

Alcuni segni comuni includono agitazione e movimento continuo, incapacità di mantenere un programma, perdersi o avere difficoltà a percorrere percorsi familiari all'esterno o persino nella propria casa, o di andare in luoghi del passato.


Stai attento quando le persone con demenza dicono cose come: "Voglio andare a casa. Dov'è l'autobus? Devo essere al lavoro" ha detto Paula Lester, geriatra della Stony Brook University.


Le persone hanno più probabilità di vagare dopo un cambiamento di routine o un trasloco. Anche l'extra di eccitazione data dalle visite dei parenti nelle feste può essere un fattore scatenante.


"La maggior parte delle persone", ha detto la Lester, "ha episodi minori prima di avere episodi importanti".

 

Perché lo fanno?

Il danno cerebrale causato dalla demenza influenza la capacità delle persone di pensare razionalmente, di tenere conto del tempo, di vedere correttamente, di ricordare le indicazioni stradali e, probabilmente la più importante, di valutare il rischio.


Un comportamento problematico può anche essere una forma di comunicazione. Le persone possono essere malate o avere effetti collaterali da un nuovo farmaco. Gli anziani sono inclini a sviluppare deliri quando hanno infezioni o altri problemi medici. Potrebbero anche essere affamati, assetati o bisognosi di un giro in bagno. Le persone con demenza possono essere frustrate dalla loro crescente disabilità.


"Quello che stiamo vedendo è una reazione umana al cambiamento", ha detto Molly Fogel, direttrice dei servizi sociali e di informazione dell'Alzheimer’s Foundation of America.

 

Come si comportano le persone con demenza quando si perdono?

Le persone affette da demenza non producono nuovi ricordi, così perdono facilmente traccia di dove sono quando sono fuori da soli, ha detto Robert Koester, esperto di ricerca e recupero specializzato in pazienti di demenza. La demenza causa la visione a tunnel, che tende a far camminare i malati in linea retta. Possono allontanarsi da sentieri o strade curve e intrappolarsi nella boscaglia. "Vanno avanti finché non si bloccano", ha detto.


Qualsiasi ricerca dovrebbe iniziare nell'edificio in cui vivono. I ricercatori devono guardare dietro ogni porta, compresi gli armadi. A volte le persone con demenza entrano nell'ascensore e lo spengono. In una casa di cura, spesso si trascinano nel letto sbagliato.

Non si rendono conto di essere in pericolo e spesso hanno paura degli estranei, ha detto Koester. Solo l'1 o il 2% chiede aiuto o risponde alle chiamate degli altri.

 

Cosa può essere di aiuto?

Il primo passo è assicurarsi che la persona con demenza non sia agitata a causa di un disagio. Gli esperti dicono di controllare se la persona sta soffrendo, ha un'infezione o ha fame.


Dopo di questo, essi cercano i modi per cambiare il comportamento. Tengono impegnato chi vaga con attività ed esercizio fisico. Cercano di ridurre al minimo i sonnellini diurni in modo che dorma meglio di notte, quando potrebbe essere più facile scivolare fuori senza che il caregiver se ne accorga.


Se la persona con demenza è incline a cercare di scappare nel tardo pomeriggio, come molti, allora tieni la persona distratta con altre cose da fare. Rendi non usabile la macchina.


Se qualcuno dice "Voglio andare a casa", è un errore rispondere, "È questa la tua casa". Lascia invece che la persona ricordi e prova a conversare in modo positivo sul posto che le manca. La Fogel ha detto che incoraggerebbe un'anziana a "raccontarmi di questa bella casa in cui hai vissuto per 60 anni".


Julie Thomas, direttrice associata di servizi clinici del Capitolo Delaware Valley dell'Alzheimer’s Association, ha detto che a volte può aiutare mettere la persona in macchina e guidare fino a quando non si calma.


Tieni presente che una persona che ha camminato dopo cena per un'intera vita vorrebbe continuare a farlo. Le persone con Alzheimer "non dovrebbero essere fuori da sole a camminare", ha detto Betty Robison, gerontologa della University of Pittsburgh. "Trova qualcuno che cammini insieme", suggerisce Jennifer Tapner, CEO di Watermark at Logan Square, casa di riposo di Philadelphia.


Le strutture dovrebbero fornire luoghi sicuri agli ospiti con demenza perché possano uscire. "Penso che ci sia qualcosa da dire sul wandering sicuro e non di quello pericoloso", ha detto Danielle Snyderman, geriatra che frequenta le case di riposo. "Il wandering può essere un segno che qualcuno ha bisogno di esercizio", ha detto Tama Carey, responsabile operativa di una casa di riposo.


Anche la tecnologia, sia di base che alta, può aiutare. Se la persona cara è ancora a casa, puoi mettere delle serrature aggiuntive alla porta - quelle scorrevoli semplici vanno bene - sotto o sopra la linea di vista. A causa del rischio di incendio, puoi farlo solo se qualcun altro è sempre in casa. Puoi mettere semplici allarmi su porte, finestre e tappeti.


Esistono orologi non rimovibili e bracciali, ciondoli e dispositivi per caviglia che possono attivare gli allarmi, aiutare a rintracciare gli individui o almeno identificarli se vengono trovati. Strutture sicure come unità di memoria o case di cura spesso usano dispositivi che attivano gli allarmi se i pazienti si avvicinano a porte o ascensori. È possibile inserire un grande segnale di stop in velcro sulla porta principale o nasconderla con una tenda.


Joy Shore, vice presidente di cura assistenziale del Abramson Center for Jewish Life, ha detto che i caregiver devono stare attenti al pericolo di wandering e prepararsi per questo. "Le famiglie e i caregiver devono davvero concentrarsi sulla sicurezza e assicurarsi che presto, nel corso della malattia, siano messi in atto dei sistemi", ha affermato. "In realtà non sai quando qualcuno con problemi cognitivi sta per vagare". [...]


Dove dovrebbe vivere chi tende a perdersi?

Gli esperti hanno convenuto che le persone a rischio di wandering, e in particolare quelle che l'hanno già fatto, hanno bisogno di una supervisione costante. Possono tranquillamente rimanere nella loro casa con un aiuto in loco. "Non sono mai al sicuro a casa da soli. Mai", ha detto Betty Robison.


Le famiglie spesso vogliono tenere le persone con demenza a casa, ma non è sempre pratico, ha detto.

Se chi si perde deve essere bloccato - il settore preferisce la parola "sicuro" - l'unità di memoria dipende dalla gravità della loro disabilità. Ma gli esperti hanno detto che tali unità sono progettate per persone con demenza e il loro personale riceve una formazione speciale.


Anche se il wandering può verificarsi in qualsiasi stadio della demenza, di solito non è il primo sintomo dei cambiamenti cerebrali. La Snyderman ha detto che le persone che vagano, spesso hanno problemi con altre cose, come la gestione di farmaci o le finanze. Hanno già bisogno di aiuto addizionale.


La Tapner ha detto che i traslochi spesso mettono in crisi gli anziani e peggiorano la loro demenza. Lei pensa che sia meglio far partire qualcuno in un'unità di memoria, se è quella a cui appartene, piuttosto che provare prima un livello di assistenza più indipendente.


Gli esperti hanno affermato che le persone con demenza possono occasionalmente riuscire a superare quasi ogni tipo di sicurezza: "Non esiste un sistema infallibile", ha detto la Lester.

 

 

 


Fonte: Stacey Burling in Inquirer/Philly.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.