Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I piatti gialli possono favorire il pranzo dei pazienti di demenza


Uno studio ha scoperto che l'uso di piatti giallo brillante ai pasti dà ai pazienti di demenza più probabilità di finire il cibo e di mettere su peso. Degli esperti hanno detto che queste stoviglie aumenteranno i tassi di nutrizione dei pazienti, molti dei quali sono anziani e fragili.


La ricerca ha dimostrato che i pazienti di demenza sperimentano difficoltà a vedere e percepire le cose e potrebbero non riuscire a riconoscere correttamente il cibo sui piatti bianchi. Ma i colori contrastanti, come ad esempio un piatto giallo su una tovaglia bianca, aiutano chi soffre a distinguere tra gli oggetti.


I pazienti con demenza spesso dimenticano di mangiare e bere, fatto che può aumentare il delirio e portare a una rapida perdita di peso.


Un progetto pilota riuscito nel reparto di demenza del Furness General Hospital di Barrow ha visto i pazienti mangiare 10 grammi in più del loro pasto quando era servito sui piatti dai colori vivaci, rispetto a quando era servito in modo più tradizionale. Tre ospedali hanno ora implementato il regime innovativo che usa la psicologia avanzata del colore per incoraggiare l'alimentazione.


Dianne Smith, direttrice di demenza negli University Hospitals Morecambe Bay NHS Foundation Trust, ha dichiarato:

"Le persone con demenza spesso sperimentano problemi visivi, compresa l'incapacità di distinguere tra diversi colori. Gli studi hanno dimostrato che questo può aggravare le difficoltà durante i pasti.

"Se le stoviglie sono di colore simile al cibo servito, una persona con demenza potrebbe non essere in grado di vedere il contrasto e riconoscere il cibo che è lì da mangiare".


I nuovi piatti e ciotole, della gamma «freedom», sono progettati appositamente per avere i bordi alti e facilitare il mangiare alle persone malate. Sono anche usati nelle mense pubbliche.


Sue Smith, infermiere capo dirigente del Trust, ha detto:

"Alcuni pazienti trovano il momento dei pasti più difficile rispetto ad altri, quindi le nuove stoviglie possono aiutare i pazienti che possono avere bisogno di ulteriore sostegno.

"L'uso del colore nelle stoviglie aiuta anche a stimolare l'interesse nei pazienti con demenza, migliora la presentazione del cibo, ma incoraggia anche l'appetito.

"A nome del Trust, vorrei ringraziare RVS (ndt: Royal Voluntary Service) per il loro dono incredibilmente generoso, che ci permette di continuare a migliorare il nostro supporto ai pazienti con demenza ed è un altro esempio del continuo impegno del nostro Trust a migliorare la cura del paziente".


Il contrasto dei colori è usato in alcuni reparti di demenza, nei quali i colori evidenziano gli oggetti, come ad esempio una porta del bagno e la seduta del water. La ricerca del Design Council e del Dipartimento della Sanità ha rilevato che gli aromi di pollo, di pesce e patatine e della torta Bakewell potrebbero essere diffusi nelle stanze dei malati di demenza per stimolare il loro appetito.

 

 

 


Fonte: Sara Smyth in Mail On Line (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.