Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riconoscere i segni della demenza provocata dal fegato

Dimenticanza. Confusione. Difficoltà con la matematica.

Spesso, queste esperienze sono considerate solo parte normale dell'invecchiamento. Tuttavia, a volte, questi cambiamenti in realtà sono il segnale del corpo di un problema sottostante più significativo: la malattia del fegato.


In alcuni casi, questi sintomi possono essere segni dell'encefalopatia epatica (HE), una condizione cronica grave, che insorge quando il fegato non è più in grado di filtrare le tossine prodotte all'interno del corpo e permette a tali tossine (come l'ammoniaca) di raggiungere il cervello. Una volta che queste sostanze tossiche sono nel cervello, possono causare questi sintomi tipici della demenza.

 

Boomers e salute del fegato

Che tu faccia parte del baby boom (persone nate nel dopoguerra, tra il 1946 e il 1960) o che ti prenda cura di una persona di questa generazione, è importante mantenere la salute del fegato e comprendere i rischi associati alla malattia epatica. La consapevolezza dei rischi di condizioni epatiche specifiche, come la HE, può portare a discussioni preliminari con il proprio fornitore di assistenza sanitaria.


Per cominciare, fare parte del baby boom può dare un rischio più alto di epatite C, una condizione che è una delle cause principali di danni al fegato come la cirrosi (cicatrizzazione del fegato). La U.S. Preventive Services Task Force ha raggiunto la conclusione che tutti i figli del baby boom dovrebbero farsi esaminare per l'epatite C. Con l'aumento della prevalenza in questa fascia di età, l'epatite C potrebbe non mostrare sintomi fino a quando la condizione non è diventata una malattia grave del fegato.

 

Minaccia di epatite C

Si stima che il numero di pazienti con epatite C crescerà fino a circa 5 milioni per il 2020 [in USA]. Tra questi pazienti, ci sarà circa 1 milione di diagnosi di cirrosi. Queste statistiche non tengono conto della cirrosi alcolica, della steatosi epatica non alcolica (NAFLD) o di altre cause di cirrosi.


Circa sette persone su 10 con cirrosi svilupperanno qualche forma di HE. I sintomi della malattia possono iniziare lentamente e peggiorare gradualmente o possono verificarsi all'improvviso ed essere gravi fin dall'inizio. A seconda della gravità della malattia del fegato, le fasi di HE spaziano da lieve a grave. Quando i sintomi raggiungono un livello grave, la salute dei pazienti può declinare rapidamente, con possibili ricoveri prolungati e coma. Ecco perché può essere cruciale riconoscere i segni.

 

Sintomi di HE

L'encefalopatia epatica esibisce segni sia fisici che mentali. Di seguito ci sono i sintomi da lievi a moderati che si dovrebbero cercare se si sospetta di essere affetti da HE:

  • Confusione lieve
  • Capacità breve di attenzione
  • Sbalzi d'umore
  • Cambiamenti di personalità
  • Cambi dello schema di sonno
  • Biascicamento.


Se si nota uno qualsiasi di questi sintomi, in noi o in qualcuno sotto la nostra cura, è importante parlare con un professionista sanitario. È importante documentare i sintomi e condividerli con il proprio medico curante.

 

 

 

 

 


FonteDaily Herald  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.