Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I sei modi con cui la demenza modifica come si pensa

La demenza è una parola spaventosa che ha dietro una realtà spesso più spaventosa.


Capire l'esperienza della demenza, o come viene ora chiamata clinicamente Disordine Neurocognitivo (NCD), può aiutare a spostare la nostra prospettiva.


Come ho detto nel primo messaggio di questa serie: «Conosco e vedo ogni giorno le sfide e la sofferenza che la demenza può portare. Conosco anche e vedo ogni giorno le belle gioie e le conoscenze che può portare, a chi la vive e a quelli che si occupano di loro. La mia percezione della demenza comprende sia le sfide che la gioia, perché non si escludono a vicenda».


Nel DSM (la guida psicologica mondiale per la diagnosi) sono definiti i sei domini della cognizione che dipingono il quadro della demenza. Spiegherò cosa sono i cosiddetti «deficit» di ogni dominio.


Vi sfido a pensare a queste «carenze» come a degli insegnanti. C'è di più nel quadro della demenza che non la sola cognizione. Ricordo che la cognizione, o il pensiero, è l'aspetto più facile da misurare del fenomeno demenza e quindi è la base della diagnosi.

 

  1. Complesso Attenzione: Ci si distrae più facilmente e si ha difficoltà a prestare attenzione e a fare multitasking (eseguire contemporaneamente più compiti). Nel nostro mondo inondato dai media a ritmo incalzante, questo può essere molto impegnativo. Può essere molto utile creare uno spazio dove poter andare al proprio ritmo, e dove le distrazioni sono limitate (per quelli con e senza una diagnosi).


  2. Funzionamento Esecutivo: Diventa più difficile svolgere dei compiti, compreso pianificarli, organizzarli e prendere decisioni. Semplificare il contesto può essere molto confortante. Può essere di grande aiuto lavorare insieme sui progetti. Al diminuire del funzionamento esecutivo, nascono opportunità di semplificare, imparare a concentrarsi su una cosa alla volta, e l'interdipendenza.


  3. Memoria: Questo è il cambiamento cognitivo più noto. In alcuni ambienti la demenza è chiamata anche dimenticanza. Questo è anche il cambiamento più semplice da descrivere, visto che ognuno di noi ha dimenticato qualcosa una volta o l'altra. Nelle modifiche alla memoria provocate dalla demenza, il cervello non ricorda più le cose come un tempo, né può imparare le cose allo stesso modo. I ricordi recenti tendono a svanire prima e la dimenticanza retrocede nel tempo da lì. Il tempo diventa più fluido e i dettagli specifici si scambiano e perdono il loro peso. Quando la memoria non è ferma e lineare, l'unica verità diventa il momento. Quando ci dimentichiamo, possiamo imparare ad vivere di più nel momento.


  4. Linguaggio: Il linguaggio cambia in tre modi. I primi due sono lo yin-e-yang del linguaggio, i cosiddetti linguaggi espressivo e ricettivo.
    1. Linguaggio espressivo: Fondamentalmente la capacità di richiamare la parola che si desidera in un dato momento. Quando il linguaggio espressivo declina, possono essere usate parole disponibili al momento, piuttosto che la parola più corretta. Per esempio, un ascensore può diventare «sù e giù, sù e giù».
    2. Linguaggio recettivo: L'opposto; descrive il capire quale concetto è collegato ad una parola che sentiamo. Per esempio: la parola forchetta non si connette nel cervello all'oggetto forchetta. Questi due tipi di utilizzo della lingua non cambiano altrettanto. Qualcuno può avere grandi cambiamenti nel linguaggio espressivo e nessuno in quello recettivo o viceversa.

      Il terzo modo in cui cambia il linguaggio è nella grammatica e nella sintassi.

      Questi cambiamenti nel linguaggio molte volte sono percepiti tragicamente come una perdita della capacità di comunicare. Al contrario, sono un cambiamento nel modo di comunicare. Come ho visto spesso nella mia esperienza, non avere la parola esatta a portata di mano, o dover descrivere le cose in modo più poetico, offre una rappresentazione più vicina rispetto alla pura comunicazione, aggiungendo al messaggio strati di personalità e affezione. Se si potessero ascoltare con orecchie metaforiche, sarebbero possibili bei momenti di collegamento, piuttosto che solo frustrazione.


  5. Percettivi - Motori: Questo significa capire ciò che si vede, e ha a che fare con il modo in cui il cervello e gli occhi parlano tra di loro. Per esempio; si può essere incapaci di collegare una spazzola per capelli allo spazzolare i capelli vedendo semplicemente l'oggetto. Questo può essere particolarmente frustrante sia per la persona che sperimenta il cambio che per coloro che le sono attorno. Questa frustrazione proviene soprattutto da una mancanza di comprensione. E' imperativo usare la curiosità per cercare di capire l'esperienza e quanto è diversa dalla persona con cui si sta.


  6. Cognizione-Sociale: Con il fenomeno della demenza arriva spesso un cambiamento nel comportamento sociale. Questo può andare dalla percezione delle emozioni degli altri, ad una minore inibizione. Con il cambiamento nella cognizione sociale c'è meno filtro tra pensieri, sentimenti ed azioni. Tutti gli esseri umani hanno pensieri e sentimenti che non sono socialmente accettabili. Questi sono spesso fugaci e la maggior parte di noi ha imparato a non esprimerli. Come cambia la cognizione sociale, e questo filtro viene rimosso, si agisce su questi lampi di emozione. La bellezza di questo è che, tenendo sempre presente dove stanno, c'è una cincerità brutale. E' importante ricordare che, poiché loro sono nel momento, lì è dove dovrebbero stare.

    Con la stessa rapidità con cui possono cambiare i nostri pensieri e sentimenti interiori, così avviene per i comportamenti sociali quando qualcuno cambia nella cognizione sociale. Quando si dimostrano arrabbiati, sono arrabbiati, quando esprimono dolcezza e felicità, sono dolci e felici. Il declino nella cognizione sociale offre uno specchio per osservare il proprio paesaggio emotivo interiore; loro offrono anche comportamenti che possono essere molto eloquenti dei bisogni insoddisfatti.


Nel fenomeno della demenza questi sei domini del pensiero cambiano a un ritmo diverso per ogni persona. Sia per la persona che sperimenta la demenza, sia per quelli che si prendono cura di loro, è importante capire questi cambiamenti.


Quando siamo in grado di dare un significato ai comportamenti, possiamo alleviare l'ansia e la sofferenza.


Tutti questi [comportamenti] possono essere percepiti come «deficit», ma possono anche essere percepiti come cambiamenti. Con questo punto di vista più delicato, c'è spazio perchè le difficoltà associate a questi cambiamenti siano impegnative, eppure feconde.


I deficit richiedono di essere corretti. I cambiamenti richiedono di essere accolti e compresi.

 

 

 

 

 


Fonte: Kyrie Sue Carpenter in The Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.