Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le perdite della demenza sono dolorose, ma concentrati su ciò che è ancora possibile

Cara Carol: alla mia brillante moglie ha avuto la diagnosi di demenza a 62 anni. L'ha affrontata con il coraggio che la caratterizza. Ho seguito consigli su come gestire varie circostanze e penso che sto andando bene per la maggior parte del tempo. Il mio problema è che non sto andando bene per me stesso. Dentro di me, sono così devastato da ogni ricordo che lei non ha più e da ogni compito che non riesce più a completare che non mi piace più come è ora. Non puoi risolverlo, lo so, ma ho dovuto provare a esprimere come mi sento e sapevo che avresti risposto in un modo o nell'altro. Grazie.- KL


Caro KL: la tua lotta è comprensibile. Mi dispiace tanto per le perdite di tua moglie e per le tue, e hai ragione sul fatto che questa situazione triste non si può riparare. Prova a sentire questo dolore senza colpa. Se la situazione fosse invertita, probabilmente lei avrebbe fatto lo stesso per le tue perdite.


Provare dolore è difficile, ovviamente, ma è sulla strada per accettare ciò che è. Accettazione non significa che ti piace ciò che sta accadendo, ma fornisce una base per costruire una vita basata sulla tua situazione attuale. Ricorda che la tua accettazione di questa realtà vacillerà e, a volte, sembrerà fuori portata, quindi sii paziente con te stesso.


Alla fine, giungerai a un punto in cui potrai rimpiangere il passato e desiderare che le cose fossero diverse anche se ti concentri su ciò che tua moglie può ancora fare. Concentrati su ciò che le dà piacere nel momento. Comprendi che una persona non deve necessariamente ricordare un'esperienza per goderla.


La sua incapacità di ricordare una uscita che hai fatto insieme di recente continuerà a farti soffrire, ed è normale. Non sottovalutare il fatto che lei ha avuto momenti di gioia mentre lo faceva, e questo deve essere sufficiente.


Inoltre, pensa a nuovi interessi che voi due potete condividere. L'arte in qualsiasi forma, che si tratti di pittura, musica o artigianato, ha aiutato molti anziani a scatenare la loro creatività durante la demenza. Quando i partner di cura si uniscono, molti scoprono anche il proprio talento.


Bringing Art to Life: Reflections on Dementia and the Transforming Power of Art and Relationships (Portare l'arte alla vita: riflessioni sulla demenza e sul potere trasformante dell'arte e delle relazioni) è un libro meraviglioso di Daniel C. Potts MD che esplora questo concetto. Inoltre, puoi cercare nei negozi online (come www.alzstore.com) o persino su Amazon per trovare giochi e attività che potrebbero divertirvi entrambi.


Tu e tua moglie state ancora vivendo la vostra vita. Sì, le sue abilità sono diverse e sicuramente più limitate, ma ha ancora la capacità di divertirsi e puoi sentirti meglio nel tuo ruolo di suo partner quando la aiuti a farlo.


Arriverà il momento in cui avrà ancora più difficoltà di adesso e continuerai a lamentare le perdite. Tuttavia, concentrarti su ciò che è ancora possibile e adattarti alle sue circostanze attuali ti aiuterà a rendere importante ogni giorno con lei. Potresti anche scoprire che nel percorso la tua vita si è ampliata.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.