Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quando una persona con demenza insiste che c'è uno sconosciuto nella stanza

Cara Carol: Ultimamente, mia madre che ha l'Alzheimer è terrorizzata a entrare nella mia camera da letto. Ha la sua stanza, ma ho un armadio più grande, quindi mi piace portarla al mio per vestirla. Questo è sconcertante, ma posso lavorarci. Un problema più grande è che indugia anche per andare al bagno. Uso una comoda per lei nella sua camera, insieme a pannoloni per incontinenza, ma abbiamo bisogno del bagno per la doccia. Scaldo il bagno e la metto in un accappatoio confortevole, ma quando entriamo dalla porta si blocca, dicendo che c'è uno sconosciuto lì dentro. Lavoro da casa e il mio tempo è limitato, quindi ti sto usando come scorciatoia. Hai suggerimenti?- AM

 

Cara AM: Questo è difficile, lo so, e a causa della sua demenza, ci sono diverse ragioni per la paura. Un motivo comune sono gli specchi. Perché? Probabilmente, la demenza di tua madre è progredita al punto in cui non riconosce il suo aspetto attuale. Potrebbe riconoscere se stessa in una foto scattata da bambina o addirittura da giovane adulta, ma il suo volto attuale non lo riconosce a causa della sua incapacità di creare nuovi ricordi.


Inoltre, probabilmente ha perso la capacità di distinguere tra un'immagine riflessa e una persona fisica. Ora, è possibile che tu lo sappia e che copri gli specchi più evidenti. Tuttavia, potresti non aver pensato a un piccolo specchio su un mobiletto o a qualsiasi altra superficie riflettente, persino in acciaio inossidabile. Ci sono vari modi di rivestire queste superfici, incluso l'uso di vinile adesivo.


Tuttavia, dal momento che dovrai accedere allo specchio e potenzialmente al mobiletto dei medicinali che c'è dietro, una tenda appesa a un'asta sembra una buona opzione. Usa tende con colori o stampe accesi poiché la malattia cambia la visione e la percezione, e una tenda scura potrebbe sembrare un buco per lei. Se vuoi continuare a vestire tua madre nella tua stanza, ti consiglio di coprire anche gli specchi che sono lì.


Il resto della casa potrebbe andare bene poiché ci sono altre distrazioni e non è lì per questi motivi personali. Detto questo, rimani sintonizzata sulle sue reazioni perché qualsiasi superficie riflettente come un tostapane potrebbe turbarla. Anche i portafoto con il vetro sopra.


Inoltre, chiudi gli scuri la sera presto e ogni volta che le condizioni all'esterno determinano riflessi o luci all'interno. Ciò può eliminare il riflesso dell'immagine che potrebbe contribuire al sundowning (sindrome del tramonto), un tipo frustrante, ma comune, di confusione, ansia e talvolta aggressività.


Sembri una caregiver dedicata ed esperta per le esigenze di tua madre. Solo il fatto di sapere quanto è utile una comoda accanto al letto di tua madre mostra che sei più informata di quanto pensi.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.