Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Prendi su quella racchetta da ping-pong: potrebbe ridurre il declino cognitivo

Il tennis da tavolo (ping-pong) ritarda l'insorgenza dell'Alzheimer?

PingPong

Il tennis da tavolo, noto anche come ping-pong, è uno sport ricreativo da interno che coinvolge da due a quattro giocatori, che fanno rimbalzare una palla leggera da una parte all'altra di un tavolo diviso da una rete, usando piccole racchette.


Le scansioni a risonanza magnetica condotte dai ricercatori della Bounce Alzheimer’s Therapy Foundation ha dimostrato che il tennis da tavolo può migliorare la memoria a lungo termine per coloro che hanno la malattia e aiuta a ridurre il declino cognitivo. Secondo i loro risultati, giocare regolarmente a tennis da tavolo può ritardare l'inizio del morbo di Alzheimer (MA) anche di 5 anni.


In uno studio pubblicato su Neurology il 17 giugno 2020, i partecipanti allo studio che hanno aderito ad almeno 4 o tutti i comportamenti sani cerebrali specificati (attività fisica, smettere di fumare, consumo leggero/moderato di alcol, dieta di alta qualità e attività mentalmente stimolanti) hanno dimostrato di avere un rischio inferiore del 60% di MA.


Mantenere il cervello attivo è importante per combattere la malattia e giocare al tennis da tavolo stimola la vigilanza e la concentrazione mentale e sviluppa l'acuità mentale.


Gli studi hanno scoperto che il tennis da tavolo, definito il gioco cerebrale più importante, aiuta a migliorare la funzione dei lobi frontali del cervello, che regolano il processo decisionale, la capacità di risoluzione dei problemi e i movimenti volontari, e aumenta l'attenzione e la concentrazione. Nelle prime fasi del MA, un individuo può sperimentare miglioramenti funzionali nei lobi frontali del cervello mentre gioca.


Inoltre, in uno studio della Mayo Clinic del 2012, i ricercatori, oltre al fatto ovvio che le sessioni frenetiche di tennis da tavolo richiedono concentrazione, coordinamento e precisione occhio-mano, hanno confermato che il gioco fornisce una preziosa attività aerobica, che è un efficace potenziatore del cervello e del corpo, e stimola la crescita delle cellule cerebrali, oltre a rafforzarle.


Dover calcolare la velocità, la rotazione e il posizionamento della palla da ping-pong, in un certo senso, mantiene il cervello pienamente coinvolto. Il gioco richiede pensiero tattico, creatività, coordinamento e agilità e promuove nuove connessioni tra le cellule nervose.


“Sappiamo che 30 minuti di attività aerobica di qualsiasi tipo 5 volte alla settimana sono associati a un rischio ridotto di declino cognitivo. Quindi è importante rimanere attivi spesso e il più presto possibile [nella vita]", ha notato nello studio Rodolfo Savica, un neurologo della Mayo Clinic.


In generale, giocare regolarmente ha dimostrato di aiutare a ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer di quasi il 50%. Per le persone che hanno già la diagnosi della malattia, giocare può aiutare a rallentare i progressi della malattia.


Impegnarsi in giochi conosciuti, e apprenderne di nuovi, mantiene la mente stimolata, il che aiuta la funzione della memoria e le funzioni cognitive come linguaggio, durata dell'attenzione e capacità spaziale, per continuare ad avere prestazioni ottimali.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.