Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova fase di comprensione 'illumina' i caregiver

Cosa è la fase di caregiving di 'nuova comprensione'?

La fase successiva del caregiving, 'nuova comprensione', è come arrivare a destinazione: dopo una diagnosi e un viaggio di Alzheimer, il caregiver sperimenta una sorta di illuminazione, sorpreso dalle sue intuizioni e dalle capacità crescenti di trascendere le sfide straordinarie e le barriere della situazione.


Attraverso la lotta, l'istruzione, il sostegno e l'attenzione del caregiver ai suoi bisogni, c'è all'orizzonte una guarigione e un riallineamento alla vita; una nuova normalità, per così dire. Il caregiver stabilisce nuove priorità, calibra le aspettative, osserva i confini e inizia a cercare a fare pace con tutti gli aspetti del suo ruolo.


In più, ci sono innumerevoli opportunità per i caregiver di approfondire il legame e formare connessioni con i loro cari attraverso l'assistenza compassionevole del paziente. Spesso anche le difficoltà possono sembrare superiori alle ricompense; tuttavia, i caregiver dovrebbero sempre riconoscere tutte le attività e le responsabilità che svolgono, anche nei giorni più difficili in cui nulla sta andando bene. La proverbiale 'pacca sulla spalla' dovrebbe essere una pratica continua per il caregiver, prima di andare a letto alla sera.


Il caregiver ora vede il valore di ciò che sta fornendo e realizza l'importanza dell'auto-cura. Questa fase di nuova comprensione ha portato il caregiver non solo a riconoscere i propri bisogni, ma anche fino a un punto di nuova fiducia e affermazione nella routine della cura.


Ha acquisito il 'linguaggio della demenza' con la pratica e conosce suggerimenti e strategie da mettere in atto nella gestione delle espressioni di comunicazione e comportamentali. I caregiver imparano a fidarsi di più delle proprie intuizioni e decisioni, e si sentono più a proprio agio con loro.


Durante questo periodo possono iniziare a svilupparsi le discussioni relative alle opzioni di assistenza a lungo termine per la persona cara, e i caregiver si sentono rassicurati e sicuri dei prossimi passi per merito di tutti i preparativi già fatti e delle conoscenze acquisite sulla malattia, oltre alle risorse e al supporto ricevuto, durante il viaggio.


In questa nuova comprensione nasce anche il cambiamento delle prospettive del caregiver. Tra le sfide e il lavoro ingrato del caregiving, ci possono essere momenti di gioia e di ricompense affermative della vita. L'atto stesso di prendersi cura di un individuo con Alzheimer collega il caregiver e chi riceve l'assistenza a un livello più profondo e spesso può aiutare a risolvere le differenze e a costruire una relazione più forte.


Cresce un senso di maggiore apprezzamento della vita; cambiano le priorità e i caregiver si concentrano maggiormente su cose che offrono più significato nella loro vita e in quella dei loro cari. Inoltre, il caregiver si sente necessario e apprezzato nel prendersi cura della persona cara, e acquisire maggiori conoscenze e abilità nel viaggio dell'Alzheimer può migliorare le capacità di risoluzione dei problemi del caregiver, e aumentare la fiducia.


E la partecipazione ai gruppi di supporto può ridurre l'isolamento percepito dai caregiver, oltre a consentire loro di formare relazioni nuove e gratificanti. Quando i caregiver identificano i componenti più positivi dei loro ruoli anziché quelli sfavorevoli, sperimentano meno onere, sviluppano salute e relazioni migliori e un maggiore supporto sociale. (Geriatric Psychiatry: 2002)

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.