Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le persone con Alzheimer o demenza sono più propense a essere vittime di abusi finanziari?

Vari studi stimano che gli anziani negli Stati Uniti sono truffati in un qualsiasi modo per un valore da 3 a 37 miliardi di dollari all'anno. Tra il 2013 e il 2017, quelli di oltre 70 anni hanno perso una media di $ 41.800 per sfruttamento finanziario dell'anziano, secondo un'analisi dell'U.S. Consumer Financial Protection Bureau.


Molti individui con Alzheimer o altra demenza spesso si sentono isolati e bramano interazioni, quindi tendono a fare amicizia con truffatori che sono educati, disponibili e molto manipolatori. L'abuso è spesso sottostimato perché rilevarlo è complicato da vari fattori biologici, patologici, etnici e culturali.


Gli individui colpiti possono temere di perdere la loro indipendenza se viene scoperto l'abuso o sono riluttanti a rivelarlo perché temono la rappresaglia o di perdere il supporto della famiglia o degli amici.


La maggior parte dei truffatori incalza persistentemente le loro vittime attraverso telefonate e posta indesiderata. Possono dire che la persona ha vinto una falsa lotteria o un premio o chiedere all'individuo di inviare denaro per coprire le spese di gestione o le tasse prima che il premio possa essere inviato.


I truffatori possono giocare sui sentimenti di una persona chiamandola e dicendole che fanno parte di un'organizzazione caritatevole che ha bisogno di soldi per aiutare i bisognosi. Oppure possono presentarsi come tecnici delle utenze, andando direttamente a casa loro, offrendo una manutenzione domestica non richiesta. Procedono a sovraccaricare il costo del lavoro che non era necessario, eseguono un lavoro scadente o nessun lavoro, e persino svaligiano la casa dell'individuo.


I truffatori porta a porta, come i tecnici della manutenzione domestica non richiesti, vendono riviste o altre cose a prezzi gonfiati, e l'individuo è invitato a firmare per un contratto o per pagare abbonamenti mensili ricorrenti.


Più minaccioso è l'avvocato telefonico che chiama esprimendo urgenza e che cerca di ottenere informazioni confidenziali sull'identità, raccontando all'individuo che è necessario perché la sua carta di credito è stata violata o che un parente prossimo è in guai improvvisi e ha bisogno urgente di denaro.


Esiste anche l'abuso finanziario nell'arena di Medicare [assicurazione sanitaria pubblica USA] in quanto i truffatori tentano di 'vendere' un accordo su apparecchiature mediche o su prescrizioni scontate, o chiedono all'individuo interessato di verificare il suo numero ID Medicare per una carta sostitutiva.


Il caregiver di chi ha l'Alzheimer o altra demenza dovrebbe prendere precauzioni per garantire che la persona cara sia protetta. È una buona idea avere una segreteria telefonica, o il servizio che mostra il numero del chiamante, per filtrare le chiamate. Le informazioni private come la previdenza sociale o i numeri ID Medicare [o le credenziali di accesso all'home banking, o alla carta di credito] non dovrebbero mai essere date e le donazioni dovrebbero andare a organizzazioni no-profit con cui si ha familiarità e che hanno siti web protetti.


Segnala una frode o una truffa alla locale stazione dei carabinieri o alla Polizia Postale (per truffe online), di persona o online, oppure alla Polizia di Stato. Diversi grandi comuni hanno un servizio dedicato a queste truffe, e ci si può rivolgere a vari enti e patronati locali. Cerca in rete.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)