Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza sta spingendo il cancro fuori dai riflettori medici

 

I media amano il cancro: cosa lo causa, come prevenirlo, chi lo ha. Il cancro è qualcosa che in potenza ci tocca tutti in modo drammatico, e quindi l'interesse pubblico è acuto. C'è molto investimento nel cancro, in particolare nel campo della diagnosi precoce. Un articolo del 26 maggio scorso su Toyo Keizai ha parlato dell'industria che circonda il rilevamento del cancro, che alcuni medici ora mettono in dubbio.


Sebbene la diagnosi precoce sia considerata vitale, una diagnosi errata o, ancora peggio, una "diagnosi eccessiva", è un problema serio, poiché porta a interventi chirurgici o trattamenti non necessari, che possono essere altrettanto dannosi della stessa malattia. Tuttavia, l'articolo dice che le agenzie di stampa giapponesi raramente, o mai, riferiscono di questi dubbi, che stanno diventando sempre più diffusi nella comunità medica internazionale.


Toyo Keizai riferisce che troppi medici, infermieri e tecnici sono coinvolti nel business dello screening per il cancro in Giappone. Esistono anche vari enti pubblici, tra cui la Japan Cancer Society, che "creano molto lavoro" che sarebbe a rischio se le persone non si sottoponessero a screening regolare per il cancro, che genera 90 miliardi di yen l'anno (circa 684 milioni di Euro).


L'istituzione della Japan Cancer Society fu supportata dall'Asahi Shimbun [quotidiano più diffuso in Giappone] nel 1958, e fino ad oggi il direttore del gruppo è sempre stato un dirigente di Asahi Shimbun. In altre parole, uno dei maggiori quotidiani del paese ha un interesse a proseguire e far crescere lo screening per il cancro.


A causa della reputazione del cancro come la star delle malattie, questa situazione non è destinata a cambiare, ma in un certo senso esso viene spinto fuori dai riflettori da un'altra malattia: la demenza. Le agenzie di notizie sono ora costrette a condividere il loro amore incondizionato con disturbi come l'Alzheimer. Alzheimer's Disease International stima che ci sono nel mondo 46,8 milioni di persone affette da demenza. Nel solo Giappone, nel 2012 c'erano 4,62 milioni di pazienti e si prevede che tale numero aumenterà fino a circa 7 milioni entro il 2025.


In un forum sulla demenza apparso su Asahi Shimbun il 4 luglio, il ricercatore medico Atsushi Nishida ha citato un articolo apparso sulla rivista medica britannica Lancet secondo il quale un terzo di tutti i casi di demenza potrebbe essere prevenuto se si affrontassero 9 fattori di stile di vita. Tra questi fattori c'è la mancanza di opportunità educative in gioventù e il deterioramento dell'udito in mezza età.


L'articolo è stato riferito ampiamente, ma secondo Nishida ci sono "prove limitate" che la rimozione di questi fattori avrebbe l'effetto desiderato. Tuttavia, è ampiamente assunto che uno dei fattori, la solitudine cronica, ha un effetto di incubazione sullo sviluppo della demenza.


"La gente pensa che l'isolamento sia una responsabilità individuale", dice Nishida, "e che quindi non sia un problema di salute pubblica". Tuttavia, il governo britannico, per esempio, ha creato un programma per affrontare l'isolamento sociale. Si spendono molti soldi per la ricerca sulla diagnosi precoce e sullo sviluppo di nuovi farmaci, ma Nishida pensa che si dovrebbe investire di più in strutture sociali che rafforzerebbero le capacità cognitive.


Nello stesso forum, Katsunori Kondo, professore di medicina preventiva all'Università di Chiba, raccomanda l'esercizio per combattere la demenza, e il governo è d'accordo. Tuttavia, Kondo sostiene che le attuali campagne promozionali non funzionano bene perché le persone che sono normalmente poco propense a fare esercizio non sono persuase a farlo per prevenire la demenza, quindi suggerisce di combinare l'esercizio con attività di coinvolgimento sociale. Tali programmi sono costosi, ma tali costi sarebbero compensati dai risparmi sul trattamento della demenza.


Il terzo partecipante al forum, Yuka Sekiguchi, non è un medico o un accademico. È una regista e non è d'accordo con gli altri due partecipanti, ma non perché pensa che le loro idee non funzionino. La Sekiguchi, che ha realizzato tre documentari che raccontano l'Alzheimer di sua madre, ritiene che le persone con demenza siano 'liberate' dalla malattia. Descrive sua madre come una buona moglie e un buon genitore, ma per adempiere a questi ruoli ha rinunciato a molte cose che avrebbero potuto renderla felice.


La Sekiguchi non è superficiale. Ogni caso di demenza è unico e non è utile "forzare" i pazienti in un programma di trattamento uniforme, come dimostrato dall'ambiente spesso abusivo che circonda l'assistenza istituzionale. La società afferma che la demenza è un "problema", ma è principalmente un problema per la famiglia e gli amici. Per la Sekiguchi, le condizioni della madre sono, nel peggiore dei casi, occasionalmente inopportune. Richiede regolazioni.


La Sekiguchi ha vissuto in Australia per 29 anni, ma alla fine è tornata a Yokohama quando sua madre, Hiroko, ha mostrato segni di deterioramento cognitivo. Con la famiglia di sua sorella, che vive al piano di sopra nella casa di Hiroko, prendersi cura di lei non è una seccatura grave, e i primi due film della serie "Everyday Is Alzheimer's", che coprono dal 2009 al 2013, sono quasi spensierati nel modo in cui affrontano le condizioni di Hiroko come un continuum di piccole eccentricità e grande dimenticanza, mentre la Sekiguchi tenta di attuare una cura "centrata sulla persona".


Nell'episodio ultimo e finale, la Sekiguchi espande la sua esplorazione della demenza alle considerazioni sul fine vita. La 61enne regista stessa subisce due interventi chirurgici di sostituzione dell'anca, costringendola a confrontarsi con la propria mortalità. Si reca nel Regno Unito per informarsi sulle cure palliative e in Svizzera per scoprire il suicidio assistito.


In questo contesto, l'Alzheimer è un ultimo passo sulla strada dell'oblio, che è il vero problema e quello che i media evitano quando sono ossessionati dalla prevenzione e dal trattamento del cancro e della demenza. "I medici parlano di curare la demenza, non la persona", dice una donna del film che gestisce una casa 'aperta' per le persone affette da demenza. I suoi pazienti "fanno quello che vogliono" e quando non possono più farlo, muoiono, naturalmente.


Nel frattempo, Hiroko continua ad andare avanti all'età di 87 anni. Alcuni potrebbero addirittura dire che è fiorente, nonostante la sua afflizione. Vive per mangiare, come spesso scherza la Sekiguchi e nessuno la ferma.

 

 

 


Fonte: Philip Brasor in The Japan Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.