Farmaci antipsicotici, come un 'randello chimico', vengono dati a circa il 50 per cento in più delle persone con demenza rispetto alla precedente stima ufficiale, secondo un nuovo studio.
La ricerca indica che gli sforzi nazionali [in GB] per ridurre la prescrizione inappropriata di farmaci anti-psicotici, non funzionano così come si voleva.
I farmaci possono essere utili per ridurre le allucinazioni nei pazienti con la malattia degenerativa del cervello, ma troppo spesso sono utilizzati per sedare gli ospiti delle case di riposo per renderli più facili da gestire.
Due anni fa, i ministri si sono impegnati a ridurre di due terzi i circa 140.000 malati di demenza stimati ai quali vengono dati impropriamente [i farmaci]. Tale cifra rappresenta circa il 41 per cento delle 344 mila diagnosi di demenza in Gran Bretagna. In quel momento si riteneva che i farmaci portassero alla morte precoce di circa 1.800 persone l'anno.
I risultati di una rilevazione nazionale, rilasciata questa estate, suggerivano che l'obiettivo fosse stato superato. Si stimava che la percentuale di quelli con diagnosi di demenza, ai quali vengono somministrati i farmaci è scesa al 10,5 per cento nel 2011, pari a circa 36.000 persone.
Tuttavia, il nuovo studio, che ha esaminato le prescrizioni dell’area Medway, ha concluso che il tasso era più vicino al 15,3 per cento, 52.500 persone.
Il Dr Chris Fox, docente di psichiatria all'Università dell’East Anglia, ha affermato: "La rilevazione nazionale è stato un po' un miraggio, perché è riuscita a esaminare solo circa il 49 percento dei medici generici e ha esaminato solo le nuove diagnosi". Ha detto che il loro studio era "più consistente", perché ha interpellato quasi tutti gli studi dei medici di base (98 per cento) -anche se in una piccola area - ed ha incluso tutti i pazienti con demenza, e non solo quelli di nuova diagnosi.
Lo studio, effettuato nel corso del 2011, ha scoperto anche coloro che vivono in una struttura ha una probabilità più che tripla di ricevere anti-psicotici di quelli che vivono in casa. Il dottor Fox ha detto che lui e i colleghi universitari avevano dimostrato che era possibile ridurre o revocare i farmaci a oltre il 60 per cento dei pazienti, a seguito di una revisione da parte di un esperto di farmaci.
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***********************Pubblicato da Stephen Adams in Telegraph.co.uk il 19 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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