Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In GB ai pazienti di demenza avranno la cannabis per 'ridurre aggressività e angoscia'

Dei ricercatori britannici vogliono verificare se il trattamento al gusto di menta piperita può ridurre l'agitazione sperimentata da molti pazienti con la malattia.


Circa 850.000 britannici hanno attualmente demenza, e la cifra dovrebbe raggiungere il milione in un decennio. Attualmente non esiste una cura, sebbene alcuni farmaci possano limitare i sintomi. Oltre ai problemi di memoria e alla confusione, metà delle vittime di demenza sperimentano comportamenti difficili, come l'aggressività.

 

La medicina x sclerosi multipla testata nei pazienti con demenza

Alzheimer's Research UK ha finanziato con 300.000 sterline un esperimento per stabilire se il farmaco Sativex può contribuire a facilitare questi cambiamenti. Il farmaco a base di cannabis è attualmente autorizzato nel Regno Unito per il trattamento di pazienti con SM.


Gli scienziati del King's College di Londra stanno ora reclutando volontari con Alzheimer che vivono in case di cura e hanno sintomi di agitazione. I partecipanti prenderanno il farmaco per quattro settimane o un farmaco fittizio.

 

L'aggressività è un sintomo comune e angosciante

Il ricercatore Prof. Dag Aarsland, psichiatra geriatrico, ha dichiarato:

"Molte persone con Alzheimer possono diventare agitate o aggressive, e questo può porre delle difficoltà sia alla persona con la condizione che a quelli che stanno attorno.

"I trattamenti attuali per i sintomi comportamentali e psichiatrici della demenza sono molto limitati e abbiamo un disperato bisogno di sviluppare alternative.

"I medici a volte prescrivono farmaci antipsicotici e, anche se questi farmaci possono avere importanti benefici, questi ultimi devono essere confrontati con degli effetti collaterali molto gravi".


Il Sativex contiene due cannabinoidi chiave presenti nella droga illegale: delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD).

 

Speranza per migliaia di persone

Gli esperti hanno affermato che se questi primi test dimostrassero un successo, seguirà un esperimento clinico molto più ampio.


Il dott. David Reynolds, direttore scientifico di Alzheimer's Research UK, ha avvertito che non ci sono prove che fumare la cannabis possa alleviare i sintomi della demenza. Ha detto:

"In mancanza di nuovi trattamenti per la demenza per oltre 15 anni, è fondamentale testare una vasta gamma di approcci per trovare modi efficaci per aiutare le persone che vivono con questa condizione.

"Mentre uno dei principali obiettivi della ricerca sulla demenza è lo sviluppo di farmaci che rallentano o arrestano la progressione dei processi fisici che causano la demenza, ciò che conta davvero è che un medicinale dia vantaggi nella vita quotidiana delle persone.

"L'esperimento apre le porte a un trattamento che può aiutare ad alleviare una serie di sintomi estremamente difficili".

 

 

 


Fonte: Nick McDermott in The Sun (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.