Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Brevettato dispositivo a onde radio che potrebbe aiutare con l'Alzheimer

Un inventore del Connecticut ha appena brevettato un dispositivo, basato su una teoria delle onde radio, che egli spera possa aiutare nella lotta contro l'Alzheimer.


Eric Knight è inventore e imprenditore «seriale» [inventa qualcosa, fonda l'azienda, la assegna a qualcuno per la gestione e passa a un'altra idea], ingegnere ed ex-alunno della Università del Connecticut, che vanta invenzioni nel commercio elettronico e nella scienza missilistica tra i suoi successi con la società Remarkable Technologies.


"Mi piace affrontare i problemi e le sfide che sono ancora irrisolti", ha detto Knight. Ma nulla nella sua carriera lo ha motivato tanto quanto questa ultima sfida. "Come tutti, conosciamo persone che hanno avuto l'Alzheimer, ed è qualcosa che ci ha toccato".


Mentre rimuginava sul problema nel 2010, Knight si è imbattuto nella ricerca di un team della University of South Florida pubblicato sul Journal of Alzheimer. Essa mostrava che il trattamento con un campo elettromagnetico sembrava invertire il deterioramento cognitivo nei topi che erano stati appositamente allevati per avere l'Alzheimer.


"I topi e un trasmettitore radio erano in una gabbia e due volte al giorno, per un'ora totale, il trasmettitore era acceso. E lo hanno fatto ogni giorno per sette mesi", ha detto Knight.


I topi che ricevevano questo trattamento hanno cominciato a mostrare segni che le loro funzioni cerebrali stavano migliorando, come trovare la strada più facilmente in un labirinto di test. Quando sono stati sezionati, si è trovato che erano inibite, o addirittura invertite, le placche di amiloide-beta nel cervello, un segno distintivo della malattia.


Anche se non ha una formazione medica, Knight ha competenza nelle comunicazioni radio e nell'avionica, avendo lavorato in una squadra che ha inviato il primo razzo finanziato privatamente nello spazio. "Pensando di nuovo alle antenne che avevamo usato sul nostro razzo, ho avuto una intuizione: invece di farle trasmettere verso l'esterno del razzo, potevamo capovolgerle e fare in modo che queste antenne sottili potessero trasmettere verso l'interno del cervello di un paziente", ha detto Knight.


Questo è quello che ha portato all'invenzione di Knight. E' un dispositivo portato sulla testa del paziente, che può inviare una dose di radiofrequenza controllata al cervello, senza interferire con altri dispositivi elettronici nella stanza dove è usato.


Proprio la scorsa settimana, Knight ha ottenuto l'approvazione dall'ufficio brevetti degli Stati Uniti.


"Sono stato molto sorpreso di sentir parlare del suo brevetto, ma lo applaudo per il lavoro meraviglioso che ha fatto nel metterlo insieme", ha detto il dottor Gary Arendash, l'autore principale dello studio originale sui topi. Anche lui si è dato da fare per commercializzare la sua ricerca, e ha fondato una società denominata Neuro EM Therapeutics con sede a Phoenix in Arizona.


Dopo che la nostra emittente WNPR ha avvicinato Arendash per un commento sull'invenzione di Knight, i due si sono messi in contatto per la prima volta. "Penso che abbia una prospettiva notevole e può certamente aggiungere a quello che abbiamo già fatto qui, per quanto riguarda la progettazione di antenne e per migliorare il dispositivo reale che alla fine viene utilizzato", ha detto Arendash.


Ora potrebbe essere in vista una collaborazione, che potrebbe potenzialmente portare a test clinici sull'uomo. Arendash ha detto di avere pazienti disposti a partecipare, e l'esperimento è già progettato. Ma deve ancora ottenere finanziamenti per quella che potrebbe essere un'impresa costosa. Vengono riversati milioni nella ricerca di Alzheimer in tutto il mondo, ma la maggior parte del denaro è per nuovi trattamenti farmaceutici. E non c'è garanzia che questo percorso alternativo sarà un vincitore.


"Concettualmente, è un approccio interessante", ha detto il dottor George Kuchel, cattedra di Geriatria e Gerentologia all'Università del Connecticut. Egli non può commentare l'efficacia dell'utilizzo dei campi elettromagnetici, ma crede che l'idea generale di puntare le placche amiloidi sia valida. "Potrebbe essere interessante l'approccio che in qualche modo aumenta l'eliminazione, la capacità del cervello di sbarazzarsi dell'amiloide tossica, nelle fasi iniziali, prima che la malattia avanzi molto, e fare in modo che non diventi tossica".


Kuchel però ha espresso una nota di cautela: egli ha detto che i pazienti che hanno sviluppato i sintomi dell'Alzheimer, e hanno avuto la diagnosi, sono già molto avanti nella malattia; non c'è ancora un modo per capire la partenza dell'Alzheimer. Ciò che funzionava nei topi negli studi precedenti, ha detto, di solito ha fallito nella sperimentazione umana, forse perché i topi sono relativamente giovani, mentre per gli esseri umani il processo di invecchiamento complica la malattia.


"I modelli animali di Alzheimer sono stati per un verso incredibilmente utili per comprendere alcuni aspetti meccanicistici di queste malattie", ha detto Kuchel. "Il problema è innanzitutto, in termini semplici, che i topi non sono persone, in particolare a livello del cervello".


Ma l'inventore Eric Knight spera ancora che il suo lavoro si rivelerà valido. "Ci sono ora 5,3 milioni di persone negli Stati Uniti, e 44 milioni di persone in tutto il mondo, con questa terribile, terribile malattia", ha detto. "Mantenere la loro salute nel lungo periodo è l'obiettivo di questa invenzione".

 

 

 


Fonte: Harriet Jones in WNPR.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.