Le persone in Scozia sono "all'oscuro", quando si tratta di assistere le persone con demenza, secondo una azienda sanitaria privata [ndt: e in Italia??].
Un sondaggio della Ipsos MORI per la Bupa Care Homes suggerisce che il 29% delle persone in Scozia non conosce il modo migliore per sostenere una persona con demenza e che il 31% non sa cosa aspettarsi quando i sintomi peggiorano.
Circa 800.000 persone in tutto il Regno Unito vivono con la demenza e questo numero dovrebbe salire ad almeno un milione entro il 2021, secondo la Bupa. I famigliari sono di solito i primi a identificare i sintomi della malattia e spesso cercano di prendersi cura dei loro cari il più a lungo possibile. La Bupa dice che molte persone lottano per trovare le informazioni di base e un orientamento per aiutarli.
In risposta al problema, la Bupa ha lanciato una serie di video che offrono consulenza alle persone che si trovano a prendersi cura di una persona con demenza. La Bupa Care Homes, che fornisce cure specialistiche per la demenza, ha collaborato con la coreografa di Arlene Phillips (nella foto Wikipedia) per fare i film per campagna della società "Capire la Demenza".
La signora Phillips, il cui padre aveva la demenza, ha detto: "So per esperienza personale quanto possa essere spaventoso quando qualcuno che ami vive con demenza. Volevo fare questi film per aiutare gli altri. Se avessi saputo quello che conosco ora, il mio rapporto con mio padre non sarebbe stato così teso e difficile".
Il Professore Graham Stokes, direttore di assistenza della demenza alla Bupa Care Homes, ha detto: "Quando le famiglie portano una persona cara alle nostre case di cura, spesso ci dicono come hanno lottato per molti anni per occuparsi di loro, a volte da sole con poco sostegno. Sostenere le famiglie e gli amici di coloro che vivono con demenza è importante, quindi sono felice che abbiamo deciso di lanciare il nuovo sito che può essere un posto unico dove trovare informazioni e consigli".
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Pubblicato da UKPress Association in Google.com il 24 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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