Ecco perchè la stimolazione cognitiva è fondamentale: perché, anche se non si può misurare in termini di guarigione, permette al paziente con diagnosi di preservare le sue funzioni cognitive, ritardare i processi degenerativi, sviluppare nuove strategie di apprendimento, prolungare l'autonomia, continuare l'interazione sociale attraverso la riduzione dell'apatia e dei sintomi depressivi e dare una migliore qualità della vita.
Per una benefica stimolazione cognitiva, è importante svolgere attività che richiedono uno sforzo intellettuale come: coinvolgersi in giochi di società (Parcheesi, scacchi, domino, carte), apprendere o leggere in un'altra lingua, suonare uno strumento musicale, disegnare, ballare, o fare cruciverba e molti altri. Queste sono le attività che sta sviluppando la Almemories, la mia azienda.
Attualmente l'azienda ha già sviluppato strumenti nell'ambito di un servizio globale per migliorare la stimolazione cognitiva dei malati di Alzheimer in Colombia. Uno degli strumenti è un libro (Disfruta Recordando I), che contiene quattro capitoli di orientamento, di linguaggio, di calcolo e di memoria con esercizi che il paziente esegue, preferibilmente con il caregiver. Ci sono altri due libri attualmente in fase di sviluppo, due giochi di memoria e seminari incentrati su questo argomento, parte del modello di business della società. L'obiettivo primario di Almemories è fornire il servizio di migliorare la stimolazione cognitiva nei centri diurni di assistenza in diverse città della Colombia, affrontando i bisogni fondamentali dei pazienti di Alzheimer.
Come è ben noto, ci sono migliaia di parenti e caregivers nel mondo che soffrono insieme con i pazienti di Alzheimer. Con l'aggravarsi della malattia, si sentono soli, senza alcun supporto e in molti casi, si sentono impotenti e non sanno come trattare o agire con il paziente. Queste attività hanno lo scopo di raggiungere una popolazione più ampia che ha bisogno di incoraggiamento e di sostegno, così da sapere che non sono soli. Oggi ci sono molti strumenti che possono aiutare a convivere con questa condizione complessa. E' importante pubblicare i benefici della stimolazione cognitiva e l'importanza di una diagnosi tempestiva e appropriata, tenendo conto delle statistiche globali della malattia.
Secondo il World Alzheimer Report 2011, 28 dei 36 milioni di abitanti con demenza nel mondo, potrebbero essere senza diagnosi e quindi senza trattamento. In Colombia, ci potrebbero essere 300.000 di queste persone, come menzionato nel Marzo 2012 da David Calle nel giornale Unimedios dell' "Universidad Nacional". Questa malattia ha una alta incidenza nelle persone di età compresa tra 65 e 85 anni. E una domanda chiave è: quante di queste persone sono senza diagnosi?
Gli alti costi dei test specializzati per diagnosticare la malattia contribuiscono a queste statistiche allarmanti e peggiorano le cose. Molte famiglie consultano uno specialista quando la malattia è già molto avanzata, rendendo più difficile gestire il paziente. Pertanto, è molto importante identificare la differenza tra il normale invecchiamento e l'invecchiamento causato da malattie come la demenza (Alzheimer). Un altro fattore che influenza queste statistiche è la difficoltà della famiglia ad accettare la diagnosi iniziale. In molti casi, i parenti la negano, pensando che il paziente fa 'finta' o che si tratta di 'sintomi della vecchiaia' e decidono di mantenere il segreto. Personaggi pubblici come Winston Churchill e Ronald Reagan l'hanno reso pubblico, ma altri sono stati costretti a nascondersi e a soffrire da soli gli effetti di un deterioramento cognitivo doloroso e inevitabile.
Con l'esperienza di prima mano con questa malattia e dopo aver parlato con vari caregivers e familiari di questi pazienti, il nostro team alla Almemories crede fermamente che vi sia la necessità di un servizio e di un supporto che aiuti i pazienti ad evitare una fase di declino grave dei sintomi cognitivi e renda meno difficile in tal modo la vita non solo a se stessi, ma anche ai loro caregivers e parenti. Questa visione motiva il team di Almemories a svegliarsi ogni mattina e a lavorare a favore di questo obiettivo globale.
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Scritto da Elizabeth Ojeda Gomez, Psicologo
Pubblicato in Huffington Post il 27 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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