In seguito ad altri risultati negativi del farmaco biologico anti-amiloide bapineuzumab, la Pfizer e la Janssen hanno dichiarato che stanno fermando lo sviluppo del prodotto, che avrebbe dovuto puntare all'Alzheimer lieve / moderato.
Tutti gli studi in corso con il farmaco, un anticorpo monoclonale che mira a rompere le placche della proteina beta amiloide, saranno interrotti, secondo una dichiarazione rilasciata dalla Pfizer. Ciò include l'approfondimento di precedenti studi clinici randomizzati.
La decisione è arrivata dopo che lo studio di fase III controllato con placebo condotto dalla Janssen, noto come studio 301, non è riuscito a raggiungere gli obiettivi intermedi co-primari che coinvolgevano le prestazioni cognitive e funzionali nei pazienti senza il genotipo APOE4.
Alla fine di luglio, la società ha detto che anche uno studio parallelo chiamato Studio 302 non è riuscito a raggiungere i suoi endpoints principali. Lo studio 302 aveva solo pazienti con il genotipo APOE4. Tuttavia la dichiarazione delle ditte avevano lasciato la porta aperta allo sviluppo del farmaco per l'Alzheimer preclinico, che molti ricercatori ritengono sia un obiettivo più appropriato in ogni caso, per i farmaci anti-amiloide.
Pfizer e Janssen hanno dichiarato risolutamente che tutti gli sforzi di sviluppo sono stati interrotti. Nel momento in cui si evidenziano i sintomi, questa la ragione scientifica, la progressione del declino cognitivo potrebbe essere troppo avanzata per essere influenzata con l'arresto o l'inversione dell'accumulo di placche beta-amiloidi. Recenti studi di imaging con traccianti specifici dell'amiloide hanno indicato che le placche si sviluppano molto prima della comparsa dei sintomi. Altre strategie anti-amiloide hanno prodotto risultati deludenti negli studi clinici condotti su pazienti con Alzheimer.
La Pfizer ha dichiarato che i risultati di entrambi gli studi saranno presentati in una riunione di neurologia in Europa in settembre.
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John Gever, Senior Editor, si occupa di biomedicina e tecnologia medica da 30 anni.
Pubblicato in MedPage Today il 6 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto ECONM REUTERS/Jeff Christensen
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