Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo test di Alzheimer online

Mai avuto la preoccupazione di scivolare nell'Alzheimer?

Io ce l'ho di sicuro, ogni volta che entro in una stanza e dimentico perché sono lì, o sogno ad occhi aperti e dimentico di fare quello che è in cima alla mia lista delle cosa da fare da giorni.

Un nuovo test online è perfetto per quelli come noi che si preoccupano che la nostra memoria non sia più quella che dovrebbe essere.

 Il servizio chiamato MemTrax può inviare ogni mese un test di tre minuti che dà un punteggio immediato e permette di sapere se si ha motivo di preoccuparsi. Disponibile sia come applicazione su cellulare che su un sito web (a pagamento), il test mensile può allertare precocemente se la propria memoria si avvia al declino.

Ho fatto un esempio del test, disponibile gratuitamente sul sito web MemTrax, ed mi sono sentita sollevata dal punteggio quasi perfetto. Il test è veloce e quasi divertente: viene mostrata una serie di foto in rapida successione e basta cliccare quando un'immagine era già stata vista in precedenza.

Il test Memtrax sono stati creati sulla base di 10 anni di ricerca del Dott. Wes Ashford, presidente del Memory Screening Advisory Board della Alzheimer's Foundation of America e redattore medico del Journal of Alzheimer Disease. "A differenza di altri test di memoria, questi testano i problemi di memoria interrotta nell'Alzheimer. Utilizzare immagini, invece di parole, sembra essere il modo migliore per attingere alla memoria complessa".

I test saranno rassicuranti per la maggior parte delle persone che li eseguono. "Non importa qual è il livello di istruzione, le persone normali vanno abbastanza bene su questi test", dice. "E se non si riesce, non vuol dire che si ha l'Alzheimer, potrebbe indicare problemi di vista o deficienza della tiroide, Parkinson, o qualche altro problema che danneggia le prestazioni", dice. "Ma se ottiene ripetutamente un punteggio inferiore all' 85% o si ha un tempo di reazione più lento di 1 secondo, è il sintomo di un qualche tipo di problema, e ci si dovrebbe far esaminare da un medico".

Anche se l'Alzheimer non è curabile, la diagnosi precoce è estremamente utile. "Ci sono farmaci che aiutano a ricordare meglio, e a rallentare molto la malattia", dice Ashford. "Danno più tempo per mettere in ordine i propri affari, sembrano ridurre i problemi comportamentali e ritardare il ricovero in casa di cura".

Ashford dice che i medici generici spesso non chiedono alcunchè agli anziani sulla memoria, e potrebbero non reagire di fronte alle preoccupazioni del paziente su tale problema. "I medici non sempre sanno cosa fare con queste informazioni", dice. "Se si è preoccupati, cercare un esperto tipo geriatra o neurologo".

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato da Celeste Perron in LifeGoesStrong il 28 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)