Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio aiuta i medici a distinguere tra demenza da Alzheimer, da Parkinson e da Corpi di Lewy

Sapendo che molti medici hanno difficoltà a diagnosticare correttamente i pazienti con demenza da Corpi di Lewy, i ricercatori del Wexner Medical Center della Ohio State University si sono proposti di sviluppare un profilo clinico per questi pazienti.


I loro risultati sono stati pubblicati online sul Journal of Alzheimer's Disease.


Lo studio ha confrontato 21 pazienti con demenza da corpi di Lewy con 21 pazienti con Alzheimer e altrettanti con Parkinson. I pazienti sono stati accuratamente abbinati per età, sesso, istruzione, razza, grado di deterioramento cognitivo, e grado di compromissione motoria (fisica). Le coppie sono state confrontate attraverso misurazioni cognitive, funzionali, comportamentali e motorie.


"Molti medici hanno difficoltà a diagnosticare i pazienti affetti da demenza a Corpi di Lewy, spesso li confondono e formulano erroneamente una diagnosi di Alzheimer o Parkinson. I risultati del nostri studio hanno dimostrato che i profili clinici dei pazienti con demenza da Corpi di Lewy possono essere differenziati da quelli di Parkinson e Alzheimer", ha detto il dottor Douglas Scharre, direttore della divisione di neurologia cognitiva del Wexner Medical Center della Ohio State e primo ricercatore dello studio. "Dal momento che i trattamenti e la prognosi differiscono tra queste condizioni, è importante diagnosticare correttamente il paziente fin dall'inizio".


I ricercatori del Centro Disturbi Cognitivi e della Memoria della Ohio State hanno scoperto che la diagnosi è di «probabile demenza da Corpi di Lewy» se il paziente è caratterizzato da uno specifico profilo cognitivo (disturbi a recuperare i ricordi e deficit nei domini visuospaziali ed esecutivi), insieme al deterioramento della postura assiale (tronco / corpo) e all'instabilità/bilanciamento dell'andatura.


Rispetto ai malati di Alzheimer, i pazienti con demenza da Corpi di Lewy hanno più deficit esecutivi e visuospaziali e meno amnesia e disorientamento, e mostrano anche più sonnolenza diurna, più fluttuazioni cognitivo / comportamentali, allucinazioni e apnea ostruttiva del sonno rispetto ai pazienti con Parkinson o Alzheimer.


Sono state osservate correlazioni significative tra disturbi motori assiali, dell'equilibrio e dell'andatura e le funzioni esecutive, le abilità visuospaziali e i deficit cognitivi globali.


La demenza da Corpi di Lewy è caratterizzata da parkinsonismo (rigidità e difficoltà di andatura), perdita di memoria, e difficoltà di elaborazione visiva. Non sono infrequenti fluttuazioni e allucinazioni visive. Il degrado mentale progredisce come nelle persone con Alzheimer. La malattia di solito compare dopo i 60 anni.


I corpi di Lewy sono gruppi di proteine ​​(alfa-sinucleina) che si accumulano in modo anomalo nel cervello, non presenti in genere nell'Alzheimer, e sono depositati in parti diverse del cervello rispetto al Parkinson. Queste proteine ​​tossiche di alfa-sinucleina si accumulano gradualmente, impattano regioni specifiche del cervello portando alle tipiche manifestazioni cliniche e decorso di malattia, e i pazienti devono essere trattati e gestiti in modo diverso rispetto a quelli con Alzheimer o Parkinson.


"E' di vitale importanza che i pazienti siano diagnosticati correttamente in modo da prescrivere farmaci adeguati per aiutare a rallentare il decorso della malattia o per migliorare i sintomi", ha detto Scharre. La corretta diagnosi di demenza da Corpi di Lewy richiede la rilevazione e il trattamento di condizioni associate di solito coesistenti, come le condizioni disautonome, l'apnea del sonno, i disturbi del comportamento del sonno REM, le fluttuazioni di attenzione e di vigilanza, i disturbi dell'andatura e il rischio di caduta.

 

**********
Questa ricerca è sovvenzionata della Fondazione Mangurian. Gli altri ricercatori della Ohio State coinvolti nello studio comprendono Shu-Ing Chang, Haikady N. Nagaraja, Ariane Parco, Anahita Adeli, Punit Agrawal, Anne Kloos, Deb Kegelmeyer, Shannon Linder, Nora Fritz, Sandra K. Kostyk, e Maria Kataki.

 

 

 


Fonte: The Ohio State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Douglas W. Scharre, Shu-Ing Chang, Haikady N. Nagaraja, Ariane Park, Anahita Adeli, Punit Agrawal, Anne Kloos, Deb Kegelmeyer, Shannon Linder, Nora Fritz, Sandra K. Kostyk, Maria Kataki. Paired Studies Comparing Clinical Profiles of Lewy Body Dementia with Alzheimer’s and Parkinson’s Diseases. Journal of Alzheimer's Disease, 2016; DOI: 10.3233/JAD-160384

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)