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Scoprire che le statine potrebbero rallentare la demenza stimola ulteriori ricerche

Un nuovo studio guidato da ricercatori del Karolinska Institutet, e pubblicato su Alzheimer Research and Therapy, ha concluso che le statine abbassa-grassi nel sangue potrebbero rallentare la progressione del morbo di Alzheimer (MA), almeno per alcuni...

Studenti stanno sviluppando un visore per la diagnosi precoce di Alzheimer

UWF Students Capstone ProjectDocenti e studenti dell'Università della Florida Occidentale hanno sviluppato di recente occhiali a guida medica pulsata per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA).Al prodotto hanno collaborato il dott. Mohamed Khabou, professore del dipartimento...

Farmaco comune per il cuore disturba l'esame del sangue per l'Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Göteborg, in collaborazione con colleghi dell'Università di Glasgow, hanno presentato dati che l'Entresto (sacubitril/valsartan), farmaco comune per trattare l'insufficienza cardiaca, porta a una marcata riduzione del...

Rischio di demenza ad esordio precoce può essere ridotto puntando i fattori di stile di vita

Dei ricercatori hanno identificato una vasta gamma di fattori di rischio per la demenza ad esordio precoce, con scoperte che sfidano l'idea che la genetica sia l'unica causa della condizione, e gettando le basi per nuove strategie di prevenzione.Lo...

Scoperto effetto terribile della proteina tau tossica nell'Alzheimer

Nuclear lamina invaginations in human cortical AD neurons in vivoInvaginazione della lamina nucleare nei neuroni di Alzheimer (AD) del lobo corticale umano (temporale con ippocampo). Fonte: Sun et al.Ricercatori del morbo di Alzheimer (MA) dell'Università della Virginia hanno scoperto che proteine tau nocive...

Prevedere la demenza di Alzheimer nella vecchiaia più avanzata

Un nuovo studio, pubblicato su Neurology, indica che la gravità della deposizione di amiloide nel cervello - non solo l'età - può essere la chiave per determinare chi avrà benefici da nuove terapie anti-amiloide che ritardano la progressione del morbo di...

Evidenze preliminari che stimolare le onde gamma può trattare i disturbi neurologici

TAC vs TMS stimulationUna nuova vasta revisione di studi sostiene mostra ciò che è noto e ciò che resta da scoprire sul potenziale terapeutico della stimolazione sensoriale, elettrica o magnetica non invasiva dei ritmi cerebrali gamma.Stimolazione transcranica a corrente...

Sonno molto irregolare legato a un rischio più elevato di demenza

Una nuova ricerca, pubblicata il 13 dicembre 2023 su Neurology®, ha concluso che le persone che hanno schemi molto irregolari di sonno possono avere un rischio più elevato di demenza rispetto a quelli che hanno modelli più regolari. Lo studio non dimostra...

Saliva, un mezzo per rilevare il dolore nella demenza

Saliva testUna squadra dell'Università di Cordoba (UCO) ha identificato due biomarcatori del dolore e i relativi livelli nella saliva come strumento per diagnosticare il dolore, in modo efficace e non invasivo, nelle persone con demenza e difficoltà a comunicare.Il...

Attività fisiche e sociali promuovono l'invecchiamento sano del cervello

Ricercatori dell'Università di Zurigo hanno dimostrato che le attività fisiche e sociali in vecchiaia hanno un effetto protettivo sulla corteccia entorinale, un'area importante del cervello con un ruolo centrale nella memoria, compromessa nei pazienti con...

Infezione da batteri dello stomaco può aumentare il rischio di Alzheimer

GutBacteria2L'infezione con il batterio dello stomaco Helicobacter pylori potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA): negli over-50, il rischio a seguito di un'infezione sintomatica può essere in media dell'11% superiore e ancora di più...

Covid-19 altera la trascrizione genica delle cellule olfattive nell'Alzheimer

Olfactory mucosal cells alzheimer and covid19 Fonte: Shahbaz et al.Un nuovo studio ha identificato le alterazioni delle firme trascrittomiche nelle cellule della mucosa olfattiva umana negli individui con morbo di Alzheimer (MA) a seguito di infezione da SARS-CoV-2, che potenzialmente contribuiscono...
Featured

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

Zaretsky(A) Modello multicompartimento di scambio amiloide-beta e citotossicità che risolve due paradossi: alta probabilità di diagnosi di MA in pazienti con molti depositi di amiloide non tossica (segnale PET) e bassa concentrazione di amiloide-beta solubile...

Il fumo restringe il cervello: ecco perché è legato ad Alzheimer e demenza

Il fumo riduce il cervello, secondo uno studio di ricercatori della Washington University di St. Louis. La buona notizia è che smettere di fumare impedisce un'ulteriore perdita di tessuto cerebrale, ma la cattiva è che non riporta il cervello alle...

Animali domestici: aiutano davvero le persone a invecchiare con acutezza mentale?

Probabilmente hai visto annunci TV in cui un uomo o una donna anziani guardano nella telecamera e giurano che una dose giornaliera di Prevagen (un integratore alimentare) ha reso più facile per loro ricordare le cose. Non crederci. Nessuna ricerca solida...

Esercizio fisico può potenziare la salute del cervello

Uno studio internazionale di ricercatori del Pacific Brain Health Center ha rivelato un affascinante legame tra esercizio fisico regolare e salute migliore del cervello.La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Alzheimer's Disease e mostra che essere...

La terapia della luce può migliorare i sintomi dell'Alzheimer

La terapia della luce, o fototerapia, porta a significativi miglioramenti del sonno e dei sintomi psico-comportamentali per i pazienti con morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio pubblicato su PLOS One da Qinghui Meng della Weifang Medical...

Trovato il modo di prevedere quale dei nostri organi si guasterà prima

Un nuovo studio condotto da scienziati di Stanford dimostra un modo semplice di studiare l'invecchiamento degli organi, analizzando proteine distinte, o insiemi di esse, nel sangue, consentendo di prevedere il rischio di malattie degli individui.Come...

Scoperta proteina nel cervello legata alla demenza frontotemporale

Bernardino GhettiBernardino Ghetti MD, professore distinto alla IU, studia demenze neurodegenerative da 50 anni.Con uno studio pubblicato su Nature, un team internazionale di ricercatori che comprendeva esperti della Indiana University, ha scoperto una proteina nel...

Prevenire l'Alzheimer con indizi da donna geneticamente predisposta, ma senza la malattia

Rompere Il legame tra le fasi precoci e quele tardive della malattia può prevenire la demenzaIl morbo di Alzheimer (MA) colpisce da generazioni una grande famiglia colombiana, abbattendo la metà dei suoi membri nel pieno della vita. Ma una donna...

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Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

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Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

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Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

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L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

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17.04.2023 | Ricerche

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Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

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Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

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Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

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