Gli studi di farmaci per il morbo di Alzheimer (MA) hanno fallito ripetutamente, ma un nuovo studio di Dale Bredesen MD, che ha usato un approccio fondamentalmente diverso basato sulla scienza, ci ha dato il primo successo di una sperimentazione clinica: usando la medicina di precisione per identificare e puntare i fattori causali del MA o di pre-Alzheimer in ogni paziente.
Il dott. Bredesen e il suo team hanno pubblicato i risultati entusiasmanti e positivi su medRxiv, il sito supportato dall'Università di Yale per le scienze sanitarie.
Fino ad ora, lo sviluppo terapeutico per il MA è stato quasi uniformemente infruttuoso, con oltre 400 studi clinici falliti. I pochi 'successi' (es.: la memantina) non hanno offerto un miglioramento sostenuto. Ad esempio, la recente rivendicazione di un esperimento positivo per il farmaco candidato donanemab non ha mostrato un miglioramento cognitivo, nemmeno la stabilizzazione della demenza, ma ha semplicemente ridotto il tasso di progressione di circa un terzo.
Probabilmente, il più grande fallimento dei trattamenti medici registrato fino ad oggi è proprio nelle malattie neurodegenerative come il MA e la SLA; si stima che circa 45 milioni di americani moriranno di MA se non saranno sviluppati un trattamento e una prevenzione efficaci.
Pubblicato in medRxiv, lo studio ha usato immersioni più profonde nella genetica e nei biomarcatori di ciascun paziente per ricavare il protocollo medico di precisione personalizzato, ottimale per ogni individuo. Lo studio è stato guidato da tre medici integrativi, insieme al dott. Bredesen: i dott. Kat Toups, Ann Hathaway e Deborah Gordon.
Il loro esperimento prova-di-concetto includeva 25 partecipanti, da 50 a 76 anni, tutti con MCI (pre-Alzheimer) o demenza in fase precoce. Ogni paziente è stato valutato per diversi contributori potenziali (infiammazione, resistenza all'insulina, carenze nutritive e ormonali, agenti patogeni specifici, tossici e biotossine), nonché nella genetica, e quindi trattati con un protocollo personalizzato che è durato nove mesi.
Questo è lo stesso approccio usato alla Apollo Health, che ha sviluppato software e programmi per ottimizzare il protocollo di medicina di precisione per il declino cognitivo. Affrontare le cause presuntive alla radice del declino cognitivo con questo tipo di approccio di medicina funzionale aveva portato in precedenza alla pubblicazione di miglioramenti di 'casi di studio' aneddotici, compresa Reversal of Cognitive Decline: 100 Patients (Inversione del declino cognitivo: 100 pazienti), ma questo è il primo esperimento clinico prospettico.
I test cognitivi hanno rivelato che tra i partecipanti allo studio, 21 sono migliorati (84%), uno non ha mostrato alcun cambiamento (4%) e 3 hanno avuto un declino (12%). Le valutazioni cognitive includevano i test MOCA (Montreal Cognitive Assessment), CNS Vital Signs (una batteria neuropsicologica on-line, quantitativa, multi-dominio), BrainHQ (formazione e valutazione computerizzata del cervello), AQ-21 (questionario di valutazione del caregiver di MA) e AQ- 20 (scala di misurazione del cambiamento del caregiver).
Le scansioni MRI del cervello hanno integrato i test cognitivi e hanno dimostrato che non si è verificato il restringimento del cervello che avviene di solito con MCI e demenza.
Questi risultati fortemente positivi sostengono la visione che identificare e trattare i contributori del declino cognitivo per ciascun paziente, con un protocollo personalizzato, rappresenta un approccio di trattamento efficace per i pazienti con MCI o demenza.
La relazione ha concluso che è giustificata una sperimentazione controllata più ampia e randomizzata, e questo studio ulteriore è già in lavoro. I risultati riferiti dal gruppo offrono una speranza genuina a milioni di persone con demenza o con lieve deterioramento cognitivo, così come a quelli a rischio a causa di storie familiari di demenza.
Fonte: Apollo Health (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Kat Toups, Ann Hathaway, Deborah Gordon, Henrianna Chung, Cyrus Raji, Alan Boyd, Benjamin Hill, Sharon Hausman-Cohen, Mouna Attarha, Won Jong Chwa, Michael Jarrett, Dale Bredesen. Precision Medicine Approach to Alzheimer’s Disease: Successful Proof-of-Concept Trial. medRxiv, 11 May 2021, DOI
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