Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Migliora la conoscenza dei processi cellulari di varie malattie

Nell'ambito di uno sforzo di ricerca congiunta con l'Università del Michigan, gli scienziati del campus della Florida del The Scripps Research Institute hanno per la prima volta definita la struttura di uno dei motori più fondamentali della cellula, che è necessario per la crescita cellulare, in quanto si assembla dai suoi componenti.

Lo studio rivela una serie di meccanismi ridondanti che garantiscono la produzione di queste strutture critiche evitando passi falsi che potrebbero portare alla loro distruzione o alla produzione di blocchi cellulare errati. Questi risultati gettano nuova luce su un processo che è integralmente coinvolto in una serie di stati patologici, tra cui il cancro e l'Alzheimer.

Lo studio, pubblicato l'11 agosto 2011, nell'edizione anticipata online della rivista Science, rivela la struttura del montaggio intermedio della piccola subunità ribosomiale. I ribosomi, che sono grandi macchine macromolecolari, richieste per la crescita cellulare in tutti gli organismi, catalizzano la produzione di proteine in tutte le cellule. Leggono il codice genetico portato dal RNA messaggero, e poi catalizzano o traducono quel codice in proteine all'interno delle cellule, assemblandole da aminoacidi.

Capire il processo di assemblaggio dei ribosomi (che coinvolge quasi 200 proteine essenziali conosciute come "fattori di assemblaggio", in aggiunta alle quattro molecole di RNA ribosomiale e alle 78 proteine che fanno parte del ribosoma maturo) è una zona potenzialmente feconda di ricerca a causa dell'importanza del assemblaggio del ribosoma per la crescita cellulare. Il legame tra difetti di assemblaggio dei ribosomi e il cancro indica chiaramente questo percorso come un nuovo obiettivo per i farmaci anti-cancro.

In questo studio, gli scienziati hanno usato un microscopio crio-elettronico (in cui i campioni vengono studiati a temperature di -150° C) per studiare l'immagine della struttura del ribosoma 40S. "Questo è l'assemblaggio intermedio ribosomiale più definito che abbiamo mai avuto con vere informazioni strutturali sulla posizione di ciascun fattore di assemblaggio", ha detto Katrin Karbstein, professore associato alla Scripps Florida e uno degli autori senior dello studio. "Sarà utile per determinare quello che sta succedendo in quello che è ancora un processo relativamente sconosciuto".

Mentre la maggior parte dell'assemblaggio dei ribosomi avviene nel nucleolo (una struttura dell'acido nucleico-proteico all'interno del nucleo), il processo di maturazione finale avviene nel citoplasma, il comparto "generale" cellulare, dove avviene la traduzione delle proteine. Nel citoplasma, queste subunità ribosomiale premature incontrano grandi gruppi di subunità mature, RNA messaggero, e vari fattori di conversione. Questo spezzatino cellulare presenta una sfida unica, soprattutto per evitare al processo di traduzione di agire prematuramente sulla subunità, il che porterebbe alla loro rapida degradazione o alla produzione di proteine assemblate in modo errato, entrambi i processi con esiti potenzialmente letali per la cellula.

Il nuovo studio dimostra che che i fattori legati al montaggio cooperano tra loro con un approccio altamente ridondante e su più fronti per prevenire tali eventi, sorvegliando le subunità pre-40S per impedire loro di cadere vittima all'apparato traslazionale. "Pensavamo che il ruolo dei fattori di assemblaggio fosse quello di contribuire a maturare questa forma intermedia del ribosoma", ha detto Karbstein. "Ma la nostra nuova ricerca ha dimostrato che questi fattori di assemblaggio prevengono anche una serie di cose indesiderate. Se una di queste forme intermedie si lega prematuramente ad un RNA messaggero, non potrebbe esserci produzione di proteina, o peggio, potrebbe essere prodotta una proteina sbagliata portando alla morte cellulare precoce. E' importante notare che questo è un singolo fotogramma della fase finale dell'assemblaggio. Sappiamo meglio come funziona il processo, ma questo non è affatto una dichiarazione finale".

I primi autori dello studio sono Bethany S. Strunk di Scripps Research, e Cherisse R. Loucks e Min Su della University of Michigan. Altri autori includono Harish Vashisth, Shanshan Cheng, Justin Schilling, Charles L. Brooks III, e Georgios Skiniotis della University of Michigan. Lo studio è stato sostenuto dai National Institutes of Health e dalla National Science Foundation.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Fonte: Materiale dello Scripps Research Institute.

Riferimento: BS Strunk, CR Loucks, M. Su, H. Vashisth, S. Cheng, J. Schilling, CL Brooks, K. Karbstein, G. Skiniotis. Ribosome Assembly Factors Prevent Premature Translation Initiation by 40S Assembly Intermediates. Science, 2011; DOI: 10.1126/science.1208245.

Pubblicato in ScienceDaily il 16 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)