Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pressione alta a qualsiasi età, e per qualsiasi periodo di tempo, accelera il declino cognitivo

L'ipertensione, sembra accelerare un calo delle prestazioni cognitive sia negli adulti di mezza età che negli anziani, secondo una nuova ricerca pubblicata su Hypertension, una rivista dell'American Heart Association.


Quasi la metà degli americani ha la pressione alta, un fattore di rischio del declino cognitivo, che include cose come memoria, fluidità verbale, attenzione e concentrazione. La pressione sistolica (il numero superiore dei due valori) tra 120 e 129 mmHg, o oltre, è considerata elevata. Quando la pressione sistolica supera i 130 mmHg o quella diastolica (il numero inferiore) gli 80 mmHg, si parla di ipertensione.


L'autore senior dello studio Sandhi M. Barreto MD/MSc/PhD, professore di medicina all'Universidade Federal de Minas Gerais di Belo Horizonte in Brasile, ha detto:

"Inizialmente avevamo ipotizzato che gli effetti negativi dell'ipertensione sulla funzione cognitiva avrebbero dovuto essere più critici quando l'ipertensione inizia in età più giovane, però i nostri risultati mostrano un'accelerazione del declino nelle prestazioni cognitive simile, se l'ipertensione inizia in mezza età o in età avanzata.

"Abbiamo anche scoperto che trattando efficacemente la pressione alta a qualsiasi età adulta potremmo ridurre o prevenire questa accelerazione. Collettivamente, i risultati suggeriscono che, per preservare la funzione cognitiva, l'ipertensione deve essere prevenuta, diagnosticata e trattata efficacemente negli adulti di qualsiasi età".


Barreto e colleghi hanno analizzato i risultati di uno studio esistente che includeva informazioni sulla pressione sanguigna e sulla salute cognitiva di oltre 7.000 adulti in Brasile, la cui età media era di circa 59 anni all'inizio dello studio. I partecipanti sono stati seguiti per una media di quasi 4 anni, con test che includevano l'analisi della memoria, della fluenza verbale e della funzione esecutiva, che include attenzione, concentrazione, e altri fattori associati al pensiero e al ragionamento.


La loro analisi ha scoperto che:

  • una pressione sistolica tra 121 e 139 mmHg, o diastolica tra 81 e 89 mmHg, senza alcun farmaco antipertensivo è associata a un calo accelerato delle prestazioni cognitive negli individui di mezza età e in quelli anziani;

  • la velocità del calo della cognizione era indipendente dalla durata dell'ipertensione, implicando che la pressione alta per qualsiasi periodo di tempo, anche breve, potrebbe influire sulla velocità del declino cognitivo;

  • gli adulti con ipertensione non controllata tendevano a sperimentare un declino particolarmente veloce nella memoria e nella funzione cognitiva globale rispetto agli adulti che tenevano controllata l'ipertensione.


"Oltre ad altri benefici comprovati del controllo della pressione, i nostri risultati evidenziano l'importanza di diagnosticare e controllare l'ipertensione nei pazienti di qualsiasi età, per prevenire o rallentare il declino cognitivo", ha detto Barreto. "Il nostro studio rafforza anche la necessità di tenere bassi i livelli di pressione sanguigna per tutta la vita, poiché anche i livelli di pre-ipertensione erano associati al declino cognitivo".


Secondo Barreto, alcune delle limitazioni dello studio sono il periodo relativamente breve di analisi e che i partecipanti hanno auto riferito la diagnosi di ipertensione al basale.


"Sebbene i partecipanti del nostro studio siano adulti del Brasile, riteniamo che i risultati siano applicabili ad altre regioni. I precedenti studi hanno dimostrato che comportamenti malsani e fattori di rischio simili, che comprendono l'ipertensione, sono comuni nello sviluppo di malattie cardiovascolari in diverse popolazioni di tutto il mondo", ha concluso Barreto.

 

 

 


Fonte: American Heart Association (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sara Teles De Menezes, Luana Giatti, Luisa Campos Caldeira Brant, Rosane Harter Griep, Maria Inês Schmidt, Bruce Bartholow Duncan, Claudia Kimie Suemoto, Antonio Luiz Pinho Ribeiro, Sandhi Maria Barreto. Hypertension, Prehypertension, and Hypertension Control Association With Decline in Cognitive Performance in the ELSA-Brasil Cohort. Hypertension, 2020, PMID

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.